La Ruota della Fortuna: 10 motivi del successo in un primo bilancio

Un classico senza tempo che diventa fenomeno pop della Tv del 2025. Tanti dettagli, piccoli e grandi, contribuiscono a determinare il successo eclatante di un format che fece storia con Mike Bongiorno e che oggi con Gerry Scotti e la sua squadra ha segnato un cambiamento epocale per Canale 5

Alla vigilia della sfida con il colosso Affari Tuoi, nessuno pensava che La Ruota della Fortuna potesse superare il fascino popolare del gioco di Stefano De Martino. Non era nemmeno questo l’obiettivo iniziale di Mediaset, che puntava ad aumentare l’ascolto di 4 punti rispetto a Striscia la notizia, dal 14% medio di share ad almeno il 18%. È trascorso quasi un mese dall’inizio dello scontro tra game show della stessa casa produttrice (EndemolShine Italy) e si può trarre un primo bilancio più che positivo per la squadra di Gerry Scotti: dal 2 al 28 settembre, la Ruota ha superato sistematicamente il diretto competitor e può vantare una media di 4.515.000 telespettatori pari al 24,5% di share.

Affari Tuoi nello stesso periodo, ma con alcune puntate in meno per via del calcio e di Ballando con le stelle, ha ottenuto una media di 3.968.000 telespettatori pari al 21,6% di share. La Ruota della Fortuna ha approfittato della fidelizzazione estiva: infatti se analizziamo i dati registrati tra il 14 luglio e il 1° settembre scopriamo che la media share è stata molto alta (26,5%), favorita dalla controprogrammazione debole (su Rai1 c’era Techetechetè ed era assente Lilli Gruber con Otto e mezzo su La7). Una media di 3.960.000 spettatori seguiva già Scotti nei mesi più caldi dell’anno. Solo 2 punti di share medi sono stati persi con il ritorno di Affari Tuoi, con cui però esiste un divario di 3 punti a favore di Scotti.

Ma quali sono le ragioni di questo successo inaspettato? Ne abbiamo individuate ben 10.

1. Mai vista a quell’ora

Dopo 37 anni di dominio incontrastato di Antonio Ricci nell’access prime time di Canale 5, La Ruota Della Fortuna ha rappresentato per il pubblico di quella fascia oraria e di quella rete una novità assoluta, mai vista a quell’ora. Il segno di un cambio epocale, senza più Paperissima sprint e, finora, Striscia la notizia. Complice uno studio ultramoderno da Tv statunitense, uno dei più belli mai realizzati per un programma di Gerry Scotti, e complice la scintillante scenografia di Marco Calzavara, quella delle grandi occasioni con i colori allegri e la fotografia di Andrea Mantovani, è stato come passare di colpo dalle atmosfere catodiche degli Anni 90 a quelle del 2025. Un altro contributo alla freschezza del prodotto è arrivata dalla regia dinamica di Giancarlo Giovalli.

2. Il format senza tempo

Anche se La Ruota della Fortuna nasce in America nel 1975 e viene portata al successo in Italia da Mike Bongiorno a partire dal 1989, il format risulta essere senza tempo e si è perfettamente adeguato all’epoca moderna con le ultime tecnologie a disposizione. Già con l’edizione in preserale del 2024, in una veste meno lussureggiante, la Ruota aveva dato prova della sua forza innata, mettendo in difficoltà per alcuni giorni L’Eredità. Il ritorno in Tv del programma si deve al centenario della nascita di Mike Bongiorno e al re dei telequiz andranno sempre i meriti.

3. Lo zio Gerry

La Ruota della Fortuna ha fatto scoprire un Gerry Scotti più brillante che mai, ringalluzzito evidentemente sia dal successo del gioco sia dalla promozione in access prime time, una fascia non inedita per la sua conduzione in solitaria (in pochi ricorderanno alcune puntate di Passaparola piazzate nel 2008 di domenica alle 20:30). Conduzione che è accogliente, familiare, calorosa, e che non disdegna il dialetto lombardo (“ocio”, “s’ciopon” alcune delle espressioni usate).

Lo zio Gerry, così da anni rinominato grazie anche al ruolo di giudice in Tu si que vales, ha fatto ridere bambini e adulti con la buffa imitazione delle giraffe e ha commosso tutti quando ha pianto per i concorrenti che hanno vinto i premi più alti in palio, dimostrando ancora una volta la sua empatia con le storie della gente. “Noi non dovremmo emozionarci perché è il nostro mestiere, ma ringrazio Dio di regalarmi un lavoro che ogni sera mi fa vivere le emozioni delle persone comuni”, ha detto in lacrime Scotti nella puntata del 28 settembre in cui un’operaia specializzata e artista nel tempo libero, Veronica Succo di San Pietro al Natisone (Udine), ha vinto oltre 200.000 Euro.

4. La virale Samira

Samira Lui non è la semplice valletta addetta ad accendere le lettere sul tabellone, ruolo di cui alcune versioni all’estero della Ruota hanno fatto a meno perché considerato anacronistico. Samira ha una personalità forte, degli spazi riservati in trasmissione per le curiosità da spiegare, scambia battute con Scotti, controlla la regolarità del gioco. Ma, soprattutto, la sua discesa dalla scala a inizio puntata (degna di quelle sanremesi) è diventata subito virale sui social.

 

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A tempo di musica, ritmata, pazzerella. Dalla più famosa “Follia mediterranea” di Baby K alla meno nota “Canzoncina” di Margherita Vicario che proprio la coreografia di Samira ha fatto riscoprire se non proprio scoprire al pubblico. Insomma, ci sa fare… grazie anche alle precedenti esperienze da prof de L’Eredità e da concorrente a Tale e Quale Show. Samira è diventata talmente popolare che, oltre ad essere associata alla lettera S dai concorrenti (più della S di Scotti), si è guadagnata anche una citazione a Domenica In. Ufficialmente sdoganata.

5. Una band coprotagonista

Le discese di Samira non sarebbero complete senza l’apporto della band musicale in studio. Un elemento che in altri programmi potrebbe rappresentare un punto debole, penalizzante, invece qui si prende la scena grazie all’introduzione, al Round Musicale e all’ultima fase del Triplete che si conclude puntualmente con una canzone. La musica dal vivo ha tutto un altro suono rispetto a una base registrata. Il merito va anche a chi ha scelto la band di giovani talenti: la vocalist Nicla Ozenda, il tastierista e vocalist Marco Galeone, il chitarrista Alessandro Viglio, il batterista Diego Fornaciari (nipote di Zucchero) e il bassista Alessio Norelli.

6. Fantasia e dinamicità

Il gusto vivace della Ruota arriva con la spinta sulla dinamicità. Rispetto al meccanismo lineare di Affari Tuoi, il gioco di Canale 5 può invece fregiarsi di una lunga sequenza di manche sempre diverse. Se ne contano 7. La Ruota del Tempo è un round veloce introduttivo su una curiosità legata a un periodo della storia. Il Round Musicale richiede la conoscenza dei testi, dei significati e degli artisti dietro grandi brani. Il Mistero permette di pescare uno spicchio che può nascondere un gran premio. Il Cruciruota gioca con l’enigmistica, facendo incastrare diverse parole all’interno del tabellone. L’Express è sia un rischio sia un’opportunità, perché permette al concorrente che vi accede di risolvere il tabellone poco a poco azzeccando le giuste lettere, ma un errore costa tutto il denaro accumulato con la bancarotta. Il Triplete è un round molto veloce che richiede intuizione e prontezza, con il tabellone che si riempie in autonomia e scandisce il tempo. L’Ultimo Round vede Gerry girare la ruota e il premio è maggiorato di 1000 Euro, a meno che non si sia fermata sullo spicchio dei 5000 Euro. La fantasia che c’è nel gioco è il punto più forte del format. Come ha scritto Walter Veltroni sul Corriere della sera, “è il fascino di una giostra”.

7. L’italiano a cena

Non c’è dubbio che tra tutti i giochi andati in onda nell’access prime time, inclusi quelli di Rai1, La Ruota della Fortuna sia l’unico negli ultimi 15 anni ad avere messo al centro l’abilità nella lingua italiana e nella cultura generale. Alle 20:30 la Rai ha sempre favorito giochi semplici e sfiziosi, di puro intrattenimento (pacchi da aprire, identità da indovinare). Nove ha il quiz musicale Don’t forget the lyrics e più di recente The Cage richiede altro genere di abilità (intuito, velocità). TV8 faceva indovinare le età, i sondaggi o faceva rispondere ai vip. Non si può dare dunque torto a Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato Mediaset, quando ha affermato: “Noi qui stiamo riportando nelle case degli italiani l’amore per la lingua italiana e un gioco che oltre ad essere divertente, è anche istruttivo”. Tutta la famiglia partecipa al gioco durante la cena.

8. Fior fior di premi

La fantasia di cui parlavamo poc’anzi si riscontra anche nei tanti premi in palio alla Ruota, una caratteristica innata del format: le auto si assegnavano anche durante le primissime edizioni di Mike Bongiorno. Molti ricorderanno poi la famosa pelliccia al centro di una polemica fuori onda nel 1996, con l’allora valletta Antonella Elia che si complimentò con una signora che rifiutò il peloso premio in quanto obiettrice di coscienza. “Che brava!”, disse euforica Antonella. La risposta di Mike: “Senti Antonella, tu sei pagata fior di milioni. Non vieni qua a sfo*tere lo sponsor!”.

A proposito di sponsor, in quest’edizione Gerry Scotti ha assegnato crociere e vacanze alle Maldive. Non solo semplici vincite in denaro. I super premi aggiuntivi attirano lo spettatore facendo leva sui sogni ma anche sulla concretezza. La percezione è che la Ruota regali un fiume di premi, ma le statistiche dicono che le vincite sono di poco sopra a quelle di Affari Tuoi. Dal 2 settembre il gioco di De Martino ha assegnato 849.021 Euro in 24 puntate (per una media a episodio di 35.375 Euro). Invece il game di Scotti ha assegnato 829.300 Euro in 27 puntate (media a episodio di 30.714 Euro) cui vanno sommati i valori di un’automobile, tre crociere ai Caraibi e due vacanze alle Maldive.

9. Il gioco finale

Introdotto appositamente per la versione in access prime time, il gioco finale della Ruota delle meraviglie coi suoi tre tabelloni da risolvere è un crescendo. Prima il giro della ruota più piccola, il momento puramente ludico per determinare le tre buste dorate contenenti i premi da aggiudicarsi. Poi il momento della concentrazione, su tre diversi tabelloni da risolvere con varie modalità (il tabellone classico con 6 consonanti e 2 vocali, il Testacoda con solo le lettere iniziali e finali di una parola, il Rubasecondi che sottrae tempo per ogni lettera chiamata non presente per la soluzione). Quindi il momento della tensione, per conoscere quale delle buste diventate verdi (tante quanti i tabelloni risolti) conterrà il premio più alto. Chi riesce a prendere lo spicchio dell’auto durante la puntata, a diventare campione e a rendere verdi le tre buste, porta a casa il super premio.

10. La cura speciale

La Ruota della Fortuna oggi non sarebbe un successo così eclatante senza la squadra autoriale attuale che circonda Gerry Scotti. A occuparsi del programma in qualità di curatore per EndemolShine Italy c’è Edmondo Conti: con Scotti ha fatto già coppia professionale per Caduta Libera e The Wall e i due si conoscono dai tempi di Passaparola. “Credo che la Ruota sarà il coronamento di un sogno, una delle più belle avventure della mia vita professionale”, diceva Edmondo Conti a TeleSette, nel gennaio 2024. Gli autori dell’edizione in onda sono: Alvise Borghi, Riccardo Di Stefano, Davide Cottini, Stefania De Finis, Guglielmo Fiamma, Anna Gori, Angelo Mandelli, Niccolò Pellicano, Daniele Piccinini, Cecilia Tanturri, Marko Voštan.

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