

In certe situazioni, il palco del Teatro Ariston può trasformarsi in una stretta di mano o un abbraccio virtuale tra il pubblico e l’artista. Un avvicinarsi. E un ritrovarsi, in altri casi.
In queste settimane il Festival di Sanremo è al centro dell’attenzione mediatica non per gli artisti che saliranno sul palco a fine febbraio bensì proprio per la città che sembra(va?) a rischio con altre opzioni di città sul tavolo per ospitare la prossima edizione della kermesse. Oggi, però, vi riportiamo un rumor legato al cast e riportato da Vanity Fair: Carlo Conti sarebbe interessato ad avere sul palco Tiziano Ferro con il suo debutto – in gara – al Festival. Il cantautore di Latina – che ora risiede a Los Angeles da anni – ha partecipato come ospite e come co-conduttore, senza mai cedere al fascino (e al rischio) della competizione. Sarà l’edizione 2026 quella giusta per assistere al suo debutto?
Il suo disco di debutto – Rosso Relativo – risale al 2001 ed è stato un trampolino di lancio per la sua carriera, esplosa anche a livello internazionale. Il 2026 rappresenta anche l’anno che rappresenta i suoi primi 25 anni di professione. Esibirsi a Sanremo potrebbe raffigurare anche il modo migliore per celebrare questo importante traguardo.
Se il nome di Tiziano Ferro non ha bisogno di presentazioni (molti dei suoi singoli sono già diventati veri e propri classici per varie generazioni), è da tempo, però, che i fan attendono un progetto forte come i suoi primi lavori. L’ultimo album risale al 2022 ed è “Il mondo è nostro” che ha conquistato il disco di platino (con oltre 50.000 copie in Italia) ma che non ha (s)travolto come altri suoi lavori. Un’accoglienza discreta, lontana però dal furore degli anni passati. Poi ci sono stati altri singoli: “Destinazione mare” nel 2023 (disco d’oro ma non oltre la posizione 69), “Abbiamo vinto già” con J-Ax (alla 79 il picco) e nel 2024 il duetto con Elodie in “Feeling” (nono gradino della chart Fimi). Risultati che impallidiscono rispetto ai traguardi e ai numeri che furono.
L’esempio più recente di Giorgia
“A un certo punto ho sentito di aver bisogno della conferma che ci fosse ancora il mio posto nella musica italiana. Per come è andata, ho capito che c’è“. A pronunciare queste parole è stata Giorgia, poche settimane fa, durante l’incontro con la stampa in occasione del concerto sold out al Teatro Greco di Siracusa. E il riferimento è proprio al Festival di Sanremo 2025 che l’ha vista tornare in gara con “La cura per me”, brano che definire ‘vincitore morale’ di questa edizione è un eufemismo, quasi sminuire il risultato. La canzone è, ancora oggi a distanza di mesi, tra le più trasmesse in radio, cantate, ascoltate e apprezzate. Ancora indelebile è il ricordo dell’indignazione del pubblico per il suo sesto posto nella classifica finale.
Giorgia stessa ha ammesso che per lei si è aperto una sorta di nuovo capitolo, ha avuto la conferma dell’affetto del pubblico nei suoi confronti e certe conferme servono a tutti, anche agli altri più navigati e che – sulla carta – non avrebbero nulla più da dimostrare.
Non sto dicendo che anche Tiziano Ferro debba avere una reazione da parte del suo pubblico o che debba chiedersi se c’è ancora un posto nella musica italiana per lui. Di diritto dovrebbe esserci, per la voce e per quanto ci ha emozionato e può ancora emozionarci.
Ma, in certe occasioni, il palco del Teatro Ariston rappresenta e si trasforma in una stretta di mano virtuale tra il pubblico e l’artista. Un avvicinarsi. E un ritrovarsi, in altri casi.
Sanremo è rinato e non è più l’ultima spiaggia…
Molti anni fa, se qualcuno di veramente famoso accettava di mettersi in gioco sul palco del Festival di Sanremo era letto come una sorta di arresa, di ‘ultima spiaggia‘. Difficilmente artisti quotati e in classifica avevano “bisogno” di quella vetrina. Chi, invece, decideva di partecipare, era visto come un tentativo di farsi ricordare dal pubblico. “…Chi eravamo e che potremmo ritornare“, per citare proprio Tiziano Ferro.
Così non è più da anni. Ormai in competizione ci sono artisti che – solo grazie al loro nome – hanno una prima posizione assicurata. Da Blanco a Mahmood, per fare solo alcuni esempi. Ci sono cantanti che hanno partecipato quasi per gioco (vedi Gianni Morandi con “Apri tutte le porte” scritta da Jovanotti) e chi voleva – e ci è riuscito – conquistare i più giovani (“Ma non per tutta la vita” dei Ricchi e Poveri).
Le motivazioni sono varie e tutte valide. Tiziano Ferro, con la canzone giusta (passaggio fondamentale…), potrebbe festeggiare i suoi 25 anni di carriera tornando in Italia, dopo un periodo difficile legato al divorzio col marito Victor Allen, e dare lustro al suo anniversario lavorativo con la più meritevole vetrina disponibile. Basta non leggere questa partecipazione come un passo “obbligato” di rilancio.
Semplicemente il brano giusto, in certi casi e in certi tempi, merita anche la giusta attenzione mediatica. Non importa il risultato finale, Giorgia ne è l’esempio lampante.
Alla fine, oggi, anche Sanremo… è una cosa semplice. (cit.)



