Giorgia e quella credibilità come cantante e conduttrice: la meritata rinascita di un’artista al passo con i tempi
Giorgia cantante X Factor

Dopo il successo di “La cura per me”, per Giorgia è iniziato un nuovo capitolo di successo della sua lunga carriera discografica. E, negli ultimi due anni, la cantante ha saputo conquistare (e convincere) pubblico e critica alla conduzione di X Factor. Una rinascita sulla quale lei stessa ha riflettuto…

Rimarrà nelle teche Rai per anni e anni il momento in cui il pubblico in sala reagiva con fischi e disaccordo per il sesto posto di Giorgia nella finale del Festival di Sanremo. Rivedremo quella scena insieme agli spartiti lanciati dall’orchestra nell’edizione condotta da Antonella Clerici alla vista del risultato finale di quell’anno. E forse sono proprio quei minuti, insieme alla standing ovation e alle lacrime della cantante,  tornata sul palco per ritirare un altro premio, a indicare l’inizio del nuovo amore ritrovato tra Giorgia e il pubblico. “La cura per me” è una delle canzoni simbolo dell’ultima edizione del Festival, tra i brani più trasmessi in radio e più venduti, per settimane ai primi posti della classifica Fimi.

E Giorgia, oltre al meritato e ritrovato successo professionale, è anche una delle pochissime artiste in grado di ricoprire ruoli diversi senza perdere di credibilità. Era stato forse proprio Pippo Baudo a vedere in lei quella scintilla e quella spontaneità adatte ad essere anche conduttrice e non solo cantante. E il suo ingresso a X Factor – confermato per il secondo anno con l’edizione attualmente in corso – ha confermato questa duplicità capacità di essere sia cantante che volto del piccolo schermo. Anche in una ipotetica co-conduzione del Festival di Sanremo nel 2026 accanto a Carlo Conti, Giorgia potrebbe stupire e confermare ancora una volta di più il suo estro. Ha i tempi giusti, sa essere ironica e serie nei momenti che lo richiedono, sempre senza mai “sedersi alla cattedra”. La sua umiltà, sia in campo musicale che in quello televisivo, è una caratteristica vincente che la fa apparire vicina al pubblico che la segue.

Proprio a conferma di questa sua onestà intellettuale, in una recente intervista su Vanity Fair, Giorgia ha ammesso il periodo difficile vissuto e anche il ritorno sul palco del Teatro Ariston nel 2023 con un pezzo che – per molti – non era “adatto” al suo grande e atteso comeback:

È tornata, sì, ma dopo aver fatto un grande atto di umiltà con me stessa: mi sono messa a testa bassa e mi sono rimessa a lavorare, a mettermi in gioco dopo il Sanremo 2023 che era stato pesante. Ero arrivata su quel palco dopo un periodo di grande confusione, non sapevo neppure più come dovevo cantare, era tutto cambiato: la scrittura, il canto, l’industria. Non avevo idea di come posizionarmi

Alla domanda se è stato un errore presentarsi con “Parole dette male” dopo anni di assenza dalla competizione canora, la cantante ricorda i momenti vissuti ma anche tutto il percorso che l’ha portata a riagguantare il suo successo:

Se me lo avesse chiesto lì per lì, avrei detto che forse avevamo sbagliato, ma oggi penso che sia stato tutto perfetto: senza quel Sanremo, non avrei avuto la spinta per mettermi in discussione. Ho cambiato gruppo di lavoro, mi sono rimessa a lavorare come a 20 anni

E quando le parlano di “rinascita” riflette:

Mi fa un po’ sorridere perché di rinascite ne ho avute tante, ma mi fa piacere essere un esempio di come ricominciare a 50 anni. Lo dico anche ai miei collaboratori: dovreste fare un manualetto su come si fa, sulle strategie. Sono riusciti in un’impresa che non è mai stata fatta prima. Ne sono fiera. La mia più grande paura è sempre stata quella di non stare al passo coi tempi

E giustamente sottolinea – e ci ricorda – come viviamo tutti in un’epoca dove tutto deve essere raccontato e narrato “al massimo”. Anche sui social, tutti sono simbolo di successo, di avventure elettrizzanti, di conferme e non c’è più l’immagine della vita reale, fatta di momenti sereni ma anche difficili:

È una deriva di questo sistema che si basa sull’immagine e che deve sempre comunicare un successo dietro l’altro. È un inganno verso il pubblico: senza la fiducia si sgretola tutto.

Cosa bisognerebbe fare? “Un passo indietro, tutti quanti. Questa mentalità fa male a tutti“.

Come darle torto?

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