

Ogni anno il destino della televisione passa anche dal MipCom, una delle grandi fiere europee di audiovisivo in cui tutte le maggiori figure si ritrovano per negoziare diritti, lanciare format e discutere strategie di mercato. Ecco cosa ha riservato la 41ª edizione dell’evento e ciò che ci attende sul piccolo schermo
Dove si costruisce il futuro della televisione italiana? Le tradizionali presentazioni dei palinsesti delle reti fotografano la realtà di un presente che sta per concretizzarsi, quello che potremmo chiamare il “domani”: accordi già presi con le società di produzione che hanno acquisito format da trasformare presto o tardi in una trasmissione.
Ma per guardare più lontano nel tempo, per comprendere le tendenze, anticipare i palinsesti, uno dei principali teatri della genesi televisiva sono le fiere specializzate come il MipCom, che si tiene ad ottobre a Cannes. Qui vi si ritrovano le figure necessarie per dare vita a quella magia che accende il piccolo schermo. Creatori, produttori, distributori, acquirenti, dirigenti e broadcaster, la filiera tutta è concentrata per negoziare diritti, lanciare format e discutere strategie di mercato.
Andata in scena dal 13 al 16 ottobre 2025, la 41esima edizione del MipCom si può dire sia stata “aperta” su molti fronti, alcuni già battuti, altri innovativi. Innanzitutto, non si interrompe la linea di comunicazione con il Giappone. LOL – Chi ride è fuori, nell’ambito dell’intrattenimento, ha fatto da apripista e le società continuano a guardare ad Oriente per valutare le ultime novità del settore. Un mondo tradizionalista nelle sue radici, quello nipponico, eppure rivolto anche verso profonde innovazioni che siano in grado di sposarsi e coesistere con “sistemi” e “codici” già noti.
La via nipponica
Dal Giappone arriva Inside the Grid, un game show nato su Yomiuri Tv in cui uno studio si trasforma pian piano in una sorta di labirinto futuristico. Quattro giocatori si trovano all’interno di un’area composta da 25 caselle quadrate; ognuno di loro può scegliere se avanzare di casella o costruire attorno delle barriere. I partecipanti si muovono all’interno di una griglia, muniti di tablet per effettuare le loro decisioni strategiche. L’obiettivo è non restare intrappolati dai muri in un vicolo cieco. I muri dei giocatori ostruiscono infatti le visuali ed è facile non rendersi conto di essere finiti in trappola. Inside the Grid è un game di intrattenimento che richiede logica visiva e astuzia e ricorda molto un videogioco. I diritti a livello globale sono ora di Fremantle, che per Rai2 ha prodotto Freeze, un altro format di origine giapponese, senza però raggiungere ascolti soddisfacenti. La via nipponica applicata all’Italia è hit or miss.

Sempre legato al Giappone e a Fremantle, che lo ha acquistato per la Danimarca tramite la Strong Productions, c’è un altro game d’intrattenimento e con una componente sociale: VS School – The Ultimate Hide and Seek. In patria va in onda su Fuji TV, l’emittente che molti associano a One Piece, e si può riassumere in una grande gara a nascondino in cui 8 celebrità si nascondono nei posti più disparati e tutti gli studenti di una scuola si impegnano a cercarli. Dal 2022 ad oggi VS School è stato ospitato in più di 30 scuole e sono arrivate oltre 100.000 richieste di partecipazione da parte di istituti scolastici, anche dall’estero.
Game show al centro
I giochi sono sempre più ricercati a livello mondiale. Purtroppo, in Italia, il game show resta un genere sottovalutato e fin troppo incasellato: preserale o access, considerato il loro ambiente naturale da cui non si schiodano, oppure la prima serata, fascia oraria dove le novità non sono abbastanza sviluppate e tutelate (un esempio è Chi può batterci?) e i dirigenti spesso preferiscono speciali di giochi già in onda (L’Eredità, per restare in compagnia di Marco Liorni).
In attesa di capire se Canale 5 darà davvero seguito alla prima edizione italiana di The 1% Club, gli stessi produttori (BBC Studios e Magnum Productions) hanno creato il quiz Wisdom of the crowd, venduto in Spagna proprio a Mediaset per Telecinco e in Germania a RTL. Pensato per il prime time, il format vede singoli concorrenti confrontarsi con un gruppo di 200 partecipanti in studio, rispondendo a domande basate su numeri. Se la risposta di un concorrente supera la media del pubblico, vince un premio in denaro. In caso contrario, il denaro va a formare un jackpot condiviso con tutto lo studio, trasformando il pubblico in giocatori attivi e potenziali vincitori.

Il pubblico italiano è affamato di game show, visto il successo della sfida tra La Ruota della Fortuna e Affari Tuoi, e le emittenti hanno bisogno di novità da sperimentare sul lungo periodo. Deve essere stato questo il pensiero prima di giungere a Cannes per Blu Yazmine, società che si è presa i diritti di The Auction. È un programma in cui si gioca con le aste e, ovviamente, con la sorte, e a questo format abbiamo dedicato un articolo a parte.
I reality del mistero
L’altro filone che si è potuto riconoscere al MipCom 2025 è quello dei reality game ricchi di tensione psicologica. La rete spagnola Antena3 ha acquistato da ITV Studios A party to die for, che riprende un classico della letteratura: una festa in cui gli invitati sono tutti sospettati di un omicidio. Applicato alla televisione, il concetto così si trasforma: un gruppo di celebrities partecipa a un party, qualcuno “muore” e tutti devono collaborare alla raccolta di indizi per scoprire l’assassino e la verità. Il programma è di origine olandese, dove va in onda col titolo Moordfeest, e ne è già stato tratto un adattamento per il canale francese M6.
Altri assassini, altri misteri. Proprio dalla Francia arriva Werewolves, in sostanza un reality in cui tra alcuni abitanti di un villaggio si nascondono tre lupi travestiti da uomini; lupi che ogni notte, ovviamente, fanno fuori qualcuno. Il format è stato già acquistato da Banijay e potete leggere un approfondimento a questo link.
Si può, inoltre, parlare di Montecristo-mania: dopo le produzioni che abbiamo visto lo scorso anno in Italia – la miniserie Rai con Sam Claflin, il tv movie in due parti di Mediaset con Pierre Niney – la società Mediawan intende sfruttare l’universo narrativo de Il Conte di Montecristo per costruirci sopra un reality game in cui alcuni concorrenti entrano in un castello, affrontano sfide fisiche e cercano di risalire al tesoro nascosto di cui si parla nel romanzo di Dumas. Intitolato Gli eredi di Montecristo, sarà la rete francese M6 a trasmetterlo per prima.
I traguardi dei famosi
Non solo novità al MipCom, ma anche tante conferme. Idee nate nelle scorse edizioni che hanno poi trovato la via della gloria e del successo globale. The Floor continua a conquistare altri Paesi: andrà in onda nei Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, e soprattutto raggiungerà per la prima volta l’Asia con un adattamento in Giappone, su Nippon TV. Il percorso inverso rispetto a quanto accennavamo a inizio articolo.

Pensavate poi che il Grande Fratello avesse raggiunto tutte le televisioni del mondo? Vi sbagliavate… perché debutterà con un adattamento locale in Uruguay, su Canal 10, la prossima estate. Non è invece ancora giunto in Italia, ma continua ad espandersi nei mercati (17 quelli conquistati), il format britannico Taskmaster, vincitore di Bafta e Rose d’Or, che sbarcherà presto nei Paesi Bassi, in Estonia e Islanda. Si tratta di uno show in cui cinque comici vengono messi alla prova in astuzia e saggezza attraverso sfide surreali.
Non solo intrattenimento
Ampio spazio è stato dedicato anche alla serialità. La notizia principale che avete trovato ovunque riguarda la dizi turca The Nightfall che Mediaset non si farà mancare nei suoi ciclici palinsesti soap. La Rai ha invece preso The Couple Next Door – Deadly Attraction, serie antologica di Channel 4 (Regno Unito) che sfrutta torbide storie da vicinato. Probabilmente per il suo portale streaming.
A Cannes si è affacciato poi un famoso quattro zampe. Con Rex – Vienna Calling si torna lì dove il famoso cane commissario della tv era nato, in Austria. I diritti internazionali di distribuzione sono di Beta Films che notoriamente fa accordi con la Rai, che ha ospitato per decenni il franchise. Ancora non ci sono conferme. Lo stesso The Couple Next Door citato poc’anzi è nel catalogo Beta Films.

Luca: Seeing Red è il documentario di Fremantle su Luca Montezemolo ai tempi di quando era alla guida del cavallino rampante. “Non sarà solo sulla Ferrari, non sarà una fiction e non riguarderà la mia vita privata” ha detto Montezemolo a Variety. Dunque un doc sul mondo dell’auto e sull’Italia. In qualche modo arriverà anche sui nostri schermi.
Su Sky probabilmente si vedranno la serie Crystal Lake, prequel della saga Venerdì 13; poi le docuserie Matthew Perry: A Hollywood tragedy, sulla tragica fine dell’attore di Friends, e Real Madrid: How Could I Not Love You, per i fan del club calcistico spagnolo. I tre prodotti riguardano accordi che fanno capo a Peacock negli Stati Uniti e a Sky UK/Europe.
Non ancora acquistata da nessuno, ma sulla carta molto interessante, la coproduzione olandese-belga Grand Hotel by the Sea, un period drama ambientato tra il 1912 e il 1919 con una donna che sogna di trasformare il suo piccolo albergo sul mare in un luogo che riesca ad attrarre l’élite europea del tempo, con tutti i suoi intrighi. Infine, Mattel sta lavorando insieme al regista M. Night Shyamalan a una serie thriller-soprannaturale sul giocattolo Magic 8 Ball.
L’Italia come esportatore
Il ruolo dell’Italia come Paese esportatore di format nel mondo è molto marginale e al MipCom lo si nota. Paese di poeti, di santi, di navigatori, ma evidentemente non di creatori di programmi d’intrattenimento originali in grado di sfondare.
La colpa non è da attribuire alle società di produzione. La maggioranza dei dirigenti dei broadcaster italiani mancano di coraggio, fantasia o semplicemente visione, oltre ai soldi da investire s’intende, per commissionare o concordare qualcosa di nuovo. Si limitano a giudicare le mode estere, importare ciò che già si considera un successo altrove evitando di rischiare. Magari anche copiando, risparmiando. Senza capire che alla fine il successo estero non corrisponde sempre a un successo italiano, e allora il rischio del format confezionato è pari a quello da costruire da zero.

Nel deserto di intrattenimento made in Italy, dove spicca solo la menzione di Roast in peace in un panel di Virginia Mouseler dedicato alle novità più gradite, fa meglio la serialità grazie principalmente a RaiCom. È la Tv di Stato che muove davvero questo settore. Ha destato particolare interesse la fiction intergenerazionale Prima di noi, che sarà presentata in anteprima il 23 ottobre alla Festa del Cinema di Roma ed è già stata venduta in diversi mercati esteri. Da considerare anche le serie Lux Vide, società di Fremantle, e quindi Hotel Costiera con Jesse Williams e Sandokan con Can Yaman.
Uno sguardo ai creators YouTube
Prima di concludere la lettura, e per tagliare in bellezza il traguardo delle 10.000 battute, è doveroso parlare del fenomeno dei creators di YouTube che, pur non realizzando televisione a livello professionale, riescono a convincere il pubblico del web con la potenza delle loro idee. Utenti che hanno un nuovo modo di pensare la tv, non più attraverso i canali tradizionali, ma con il tocco “smart” di chi costruisce il palinsesto in autonomia facendosi aiutare dagli algoritmi o andando in cerca di videoproduzioni con tematiche anche di nicchia.
Cresce in parallelo la tendenza dei format testati su YouTube e poi “promossi” al vecchio sistema, per coloro che invece preferiscono essere coccolati dalle reti cui sono affezionati, senza troppo perdersi nei meandri di piattaforme gratuite e a pagamento. Esemplare è l’olandese Let’s play ball. Qui due squadre di comici si sfidano in una gara per trasportare una grande palla a destinazione, passando per diverse ambientazioni dalla campagna rurale alle strade delle città. Trasporto non semplice, perché in contemporanea i giocatori dovranno superare ostacoli di ogni genere. Dopo il test su YouTube deciso dalle società Banijay e Talpa, Let’s play ball è stato trasmesso da Sbs6 e tenterà l’assalto ai mercati televisivi di Regno Unito e USA.








