

Il prossimo anno, il marchio Zelig festeggerà due importanti anniversari, celebrati anche dal libro Zelig Republic.
Il 2026 sarà un anno importante per Zelig. Il famoso locale cabaret di Viale Monza 140 a Milano, infatti, festeggerà i 40 anni dalla sua apertura. E anche per quanto riguarda la tv, Zelig raggiungerà cifra tonda visto che Zelig, 10 anni di cabaret, speciale andato in onda su Italia 1 che celebrò il decennale del locale e primo programma in assoluto a marchio Zelig, andò in onda, appunto, nel 1996.
Per l’occasione, è stato pubblicato anche un libro, Zelig Republic: storia del cabaret più famoso d’Italia, scritto da Giangilberto Monti, con prefazione di Giobbe Covatta e interviste di Vito Vita, che ripercorre l’ascesa, il declino e la rinascita del locale milanese attraverso documenti inediti e testimonianze dirette.
Zelig: la storia televisiva
Come già accennato, Zelig non nacque come format televisivo. Prima di sbarcare sul piccolo schermo, infatti, Zelig ebbe una sorta di vita “pre-televisiva” durata dieci anni, dal 1986 al 1996. Questo periodo si rivelò fondamentale per consolidare il brand, affinare il metodo di scouting e creare un pool di talenti solido.
Zelig, nel corso della propria storia televisiva, passò da programma di nicchia a vero e proprio evento televisivo in prima serata.
Nella prima fase della sua storia, iniziata nel 1996 con il precitato speciale e durata pressoché fino al 2002, il programma andò in onda principalmente su Italia 1 e veniva realizzato nell’ambiente nativo del locale di Viale Monza. Fu un periodo di sperimentazione anche nelle conduzioni, che videro alternarsi Claudio Bisio, Simona Ventura, Massimo Boldi e Michelle Hunziker. Fino al 2000, Zelig utilizzò il sottotitolo Facciamo cabaret per sottolineare la connessione diretta con il genere teatrale.
Il 2003 segnò il punto di svolta. Il programma cambia titolo (Zelig Circus) e ambientazione (un tendone da circo situato a Sesto San Giovanni) e il grande successo ottenuto dalla prima edizione ne favorì il trasferimento sulla rete ammiraglia Mediaset, Canale 5. In questo periodo, Zelig divenne un fenomeno di massa, capace di attrarre un pubblico vasto e variegato. Dopo un’edizione condotta dalla coppia Bisio-Hunziker, la showgirl svizzera fu sostituita, l’anno successivo, da Vanessa Incontrada. La coppia Bisio-Incontrada guiderà lo show praticamente per un decennio non consecutivo.
Dopo il picco di successo, negli anni ’10, il marchio entrò in una fase di sperimentazione per rinnovare la formula. Si tentò di rompere la routine con conduttori a rotazione (come avvenne nell’edizione 2014) e si assistette ad un’espansione del brand in format paralleli con gli spin-off Zelig Off (dedicato ai nuovi talenti) e Zelig 1. Venne anche lanciato un canale televisivo tematico dedicato, Zelig TV, in collaborazione con Smemoranda.
Dopo una pausa e la pandemia di COVID-19, Zelig tornò su Canale 5 nel 2021 e questo ritorno fu concepito più come evento che come programma seriale. La strategia è chiara: si puntò soprattutto sulla nostalgia, richiamando la coppia storica Bisio-Incontrada e si scelse anche una sede teatrale di prestigio, il Teatro degli Arcimboldi. L’ultima edizione, la ventiduesima per la precisione, è andata in onda quest’anno, dal 15 al 29 gennaio.
Zelig: la storia del locale
Le radici di Zelig, nel periodo antecedente al suo debutto televisivo, affondano nel fertile terreno teatrale milanese di metà anni ’80.
L’evento catalizzatore fu, nel 1985, il successo della pièce teatrale Comedians, scritta da Gino Vignali e Michele Mozzati (meglio conosciuti come Gino e Michele, insieme a Giancarlo Bozzo, ideatori e autori di tutte le edizioni televisive di Zelig) e diretta da un giovane Gabriele Salvatores (nel 2021 uscì anche il film omonimo, sempre diretto dal regista premio Oscar).
Questo spettacolo, oltre ad essere un successo, aggregò un gruppo di attori e artisti emergenti legati al Teatro dell’Elfo, nucleo artistico che includeva nomi che avrebbero poi fatto la storia dello spettacolo italiano: Paolo Rossi, Claudio Bisio, Bebo Storti, Silvio Orlando, Antonio Catania, Gigio Alberti, Lella Costa e Angela Finocchiaro.
Nel 1986, Gino e Michele, insieme a Bozzo, diventarono proprietari e co-direttori del neonato Zelig Cabaret in Viale Monza. Il gruppo formatosi con Comedians fu il primo a cui lo Zelig propose di calcare il loro piccolo palco.
Lo Zelig (il nome è una citazione del titolo dell’omonimo film del 1983 di Woody Allen) divenne così un punto di ritrovo per le serate di cabaret a Milano. Sul palco dello Zelig, trovarono spazio anche comici che, fino a poco tempo prima, si esibivano al Derby Club, un altro storico locale milanese chiuso un mese prima dell’apertura dello Zelig.
I comici lanciati da Zelig
Da Zelig, sono emersi sostanzialmente quasi tutte le figure di spicco della comicità italiana degli ultimi tre decenni.
Tra i pionieri, ossia il gruppo originale proveniente da Comedians e dal Teatro dell’Elfo, già citati in precedenza, troviamo Paolo Rossi, Claudio Bisio, Antonio Albanese, Silvio Orlando, Gene Gnocchi, Luciana Littizzetto, Aldo Giovanni e Giacomo ed Elio e le Storie Tese.
La generazione del boom televisivo, invece, è composta principalmente da Ale e Franz, Ficarra e Picone, Checco Zalone, Teresa Mannino, Geppi Cucciari, Katia Follesa e Valeria Graci, il Mago Forest, Paolo Migone, Leonardo Manera, Gabriele Cirilli, Fabrizio Fontana, Paolo Cevoli, Annamaria Barbera, Beppe Braida, Flavio Oreglio, Giuseppe Giacobazzi, Antonio Ornano e altri.
Tra i talenti lanciati negli anni ’10, invece, possiamo citare Maurizio Lastrico, Giovanni Vernia, Max Angioni e Vincenzo Comunale.






