

Ancora non si sanno i nomi dei Big, degli ospiti o dei co-conduttori/co-conduttrici del Festival di Sanremo 2026 ma la recenti parole di Carlo Conti aprono già i primi ‘varchi di luce’ sull’edizione 2027. Ecco perché…
Mentre si attendono e si scrutano indiscrezioni sul Festival di Sanremo 2026, arriva una notizia che riguarda direttamente l’edizione 2027, in programma fra più di un anno e mezzo. E apre un argomento che, per mesi e mesi, occuperà le prime pagine di siti, riviste e quotidiani: chi sarà il conduttore. Eh già, perché nelle scorse ore è emersa una dichiarazione di Carlo Conti, rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, che sembra mettere la parola punto, da parte sua, alla gestione della kermesse musicale:
No, non lo rifarei l’anno successivo. La direzione artistica? No, quella è la parte più complicata, il lavoro grosso
Il presentatore chiude quindi le porte ad un possibile tris di conduzioni di fila sul palco del Teatro Ariston. Dopo l’edizione 2025 e 2026, Conti non sarebbe intenzionato a portare avanti il suo impegno.
Arrivare a cinque a me sembra già un bel numero
E con Sanremo 2026, arriverebbe proprio a 5. Dopo le tre edizioni di successo del 2016, 2016 e 20017, Carlo Conti era poi tornato nel 2025, dopo il boom avuto da Amadeus (spesso insieme al suo socio e amico Fiorello) che aveva guidato il Festival dal 2020 al 2024, eguagliando il numero di edizioni presentate da Nunzio Filogamo, conduttore della primissima edizione del 1951 e delle successive edizioni dal 1952 al 1954 e nel 1957.
In attesa di scoprire il successo che avrà il Festival dal 24 al 28 febbraio 2026, sicuramente le parole di Carlo Conti agitano le acque dopo la responsabilità che aveva scelto di prendersi pochi mesi fa. I rischi erano altissimi dopo il grande successo di Amadeus e molti conduttori avevano fatto un passo indietro all’idea di prendersi una simile ‘patata bollente’. Alla fine, Carlo Conti aveva detto di Sì, sapendo di ritrovarsi – automaticamente – in un territorio non semplice. Ma, fin da subito, aveva evitato (saggiamente) qualsiasi paragone o confronto, cambiando anche formula e partendo da una riduzione della durata del suo Festival e dal ritorno del DopoFestival.
I risultati, invece, sono stati sorprendenti, bel oltre ogni più rosea aspettativa. L’edizione si è conclusa con la media del 66,38% di share ed è risultata essere la più vista dal 1995. In termini di share è stato il terzo Festival maggiormente seguito da quando è in funzione l’Auditel mentre il numero medio degli spettatori, pari a circa 12 milioni, è stato il più alto degli ultimi 25 anni.
Nel contratto di Carlo Conti c’era la conduzione di un biennio del Festival di Sanremo ma, in molti, davano per certo un prolungamento, anche in ottica del riscontro ottenuto quest’anno. Eppure, il passo indietro c’è stato. Conti potrebbe cambiare pensiero? Un eventuale altro successo dell’edizione 2026 ed eventuali pressioni e inviti potrebbero portare il conduttore toscano a rivedere la sua decisione.
Ad oggi è ancora presto fare pronostici o pensare chi potrebbe essere la persona adatta per la conduzione del Festival di Sanremo 2027. Ma, per lui/lei/loro, non sarà sicuramente un’impresa facile. Perché dopo “l’ombra” di Amadeus con i suoi record, qualcuno/a potrebbe ritrovarsi a dover ‘non sfigurare’ davanti a ben due conduzioni diverse ma dagli ascolti stupefacenti.
Prepariamoci, da marzo, a possibili mesi di balletti di news tra indiscrezioni, rifiuto o auto-candidature.
Sempre che Carlo Conti non ci ripensi…









