

Dal totonomi all’annuncio: tutto quello che devi sapere sul Festival di Sanremo 2026, che si terrà dal 24 al 28 febbraio, e la lista completa annunciata da Carlo Conti.
Sanremo 2026: i big in gara, annuncio il 30 novembre 2025
Il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2026, Carlo Conti, ha comunicato ufficialmente i nomi dei Big in gara nel corso dell’edizione del TG1 delle ore 13:30 di domenica 30 novembre.
I 30 cantanti in gara al Festival di Sanremo 2026 sono:
– Chiello
– Ditonellapiaga
– Fedez e Marco Masini
– Leo Gassmann
– Sayf
– Arisa
– Tredici Pietro
– Sal da Vinci
– Samurai Jay
– Malika Ayane
– Luchè
– Raf
– Ermal Meta
– Nayt
– Elettra Lamborghini
– Michele Bravi
– J-Ax
– Enrico Nigiotti
– Maria Antonietta & Colombre
– Francesco Renga
– LDA e AKA 7even
– Dargen D’Amico
– Levante
– Eddie Brock
– Patty Pravo
Sanremo 2026: la visione all-in di Carlo Conti
Il ritorno di Carlo Conti alla guida del Festival, dopo il quinquennio rivoluzionario di Amadeus, non è una semplice “restaurazione” ma un’operazione di sintesi complessa. Se Amadeus aveva avuto il merito storico di abbattere il muro tra l’Ariston e la generazione Z, portando la trap e l’urban in prima serata, Conti è trovato a dover gestire un’eredità pesante: mantenere quei numeri di streaming vertiginosi senza alienare il pubblico tradizionale di Rai1, che reclama ancora melodie più rassicuranti. Incassato il successo del 2025 – l’edizione più vista dal 1995 e il terzo Festival più seguito da quando esiste la misurazione Auditel – la strategia di Conti per il 2026 appare chiara: l’abbondanza.
Di fronte a una mole di proposte senza precedenti — oltre 230 brani ricevuti per la categoria big — il conduttore toscano ha optato per rompere gli argini del regolamento. La norma scritta prevedeva 24 o 26 artisti, ma le ultime dichiarazioni di Conti confermano una deroga strutturale: “Non credo di riuscire a stare nei 26 Big come richiesto dal Regolamento”, ha detto “ma di arrivare a 28. O anche a 30”. Questa non è indecisione, è una mossa di mercato. Allargare il cast a 30 nomi significa saturare ogni nicchia di mercato, garantendo che ogni etichetta discografica, dalle tre major (Universal, Sony, Warner) alle indipendenti più agguerrite, abbia la sua rappresentanza.
Sanremo 2026: il totonomi
L’analisi dei rumors alla data del 29 novembre 2025 ci permette di costruire una mappa quasi completa del cast ipotizzato fin qui. Utilizzando un incrocio di dati provenienti da leaks giornalistici, movimenti discografici e logiche di copertura demografica, esaminiamo i profili degli artisti in lizza.
Sanremo 2026: i giganti del pop e le certezze radiofoniche
In questa fascia rientrano gli artisti che garantiscono il successo su Spotify e la rotazione massiccia su RTL 102.5 e Radio Italia.
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Elodie: È il nome più caldo. Dopo aver dominato le classifiche estive e autunnali, un ritorno a Sanremo servirebbe a consolidare il suo status di “Pop Queen” italiana. I rumors la danno in gara, forse con un brano scritto da autori di punta o in una collaborazione a sorpresa. La sua presenza garantisce glamour, performance visive di alto livello e viralità social.
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Tommaso Paradiso: L’ex frontman dei Thegiornalisti è un “eterno promesso sposo” del Festival. Dopo anni di successi radiofonici come solista, il 2026 sembra l’anno giusto per il debutto in gara. La sua scrittura nazional-popolare si adatta perfettamente al gusto di Conti.
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Tananai: Dopo l’ultimo posto diventato cult nel 2022 e il successivo trionfo con “Tango”, Tananai è oggi una certezza. Il suo ritorno porterebbe quel mix di ironia e profondità emotiva che il pubblico adora.
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Madame: Una delle artiste più apprezzate dalla critica. Il suo ritorno all’Ariston è dato per molto probabile. Madame rappresenta il punto di incontro tra la scrittura cantautorale alta e le sonorità moderne.
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Blanco: La sua presenza sarebbe il vero “colpo di teatro” di Conti. Dopo la vittoria con Mahmood e il famigerato incidente delle rose, un ritorno in gara (magari con un brano più intimo) segnerebbe la sua definitiva riabilitazione televisiva e un picco di share garantito.
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Pinguini Tattici Nucleari: Sebbene riempiano gli stadi da soli, un passaggio a Sanremo non è mai da escludere per lanciare un nuovo progetto discografico massiccio, anche se le probabilità sono più basse rispetto ai solisti.
Sanremo 2026: l’onda urban e rap: la conquista del pubblico giovane
Conti sa che non può ignorare le classifiche FIMI, dominate dalla trap e dall’hip-hop.
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Tedua: Sarebbe la partecipazione più rilevante per il mondo rap. Tedua, con la sua “Divina Commedia”, ha raggiunto uno status di culto. Portarlo in gara significherebbe legittimare definitivamente il genere in un contesto “alto” come Sanremo, molto più di quanto fatto in passato.
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Luchè: Il rap napoletano è la forza motrice del mercato attuale. Dopo il fenomeno Geolier, Luchè è il candidato perfetto per rappresentare questa scena. Storico membro dei Co’Sang, la sua carriera solista è solidissima. La sua presenza garantirebbe il voto massiccio della Campania e del sud Italia.
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Rkomi: Già rodato sul palco dell’Ariston, è un nome sicuro per unire il pubblico pop e quello rap. La sua versatilità lo rende un “jolly” perfetto per il cast.
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Bresh: Cantautore “urban” genovese, molto amato dalla Gen Z per i suoi inni generazionali (come “Guasto d’amore”). La sua partecipazione coprirebbe la quota “indie-pop” emotivo.
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Anna: La regina delle classifiche 2024/2025. Se partecipasse, porterebbe sul palco l’energia della nuova trap femminile, un segmento ancora poco esplorato al Festival.
Sanremo 2026: la quota indie e cantautorato
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Venerus: Musicista eclettico, porterebbe sonorità soul, jazz ed elettroniche che mancano spesso all’Ariston. Il suo nome nei rumors suggerisce la volontà di Conti di includere pezzi di “qualità” musicale indiscutibile.
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Fulminacci: Vincitore della Targa Tenco, rappresenta il cantautorato romano ironico e intelligente. È pronto per il grande salto mainstream.
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Frah Quintale: Un altro nome che unisce indie e pop, perfetto per le radio.
- Brunori Sas: Da anni invocato come il vero erede della tradizione cantautorale. La sua partecipazione darebbe un peso specifico culturale enorme al Festival, come già avvenuto nel 2025
Sanremo 2026: le leggende e i grandi ritorni (quota over)
Per tenere incollato il pubblico tradizionale di Rai 1, servono nomi storici.
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Patty Pravo: La Diva per eccellenza. Si parla di un brano “testamento” o comunque di grande impatto emotivo. Conti, alla domanda su di lei, ha risposto “Magari”, un codice che nel linguaggio sanremese spesso anticipa una conferma.
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Massimo Ranieri: Un cavallo di razza che non delude mai in termini di interpretazione vocale.
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Marcella Bella: Rumoreggiata per portare quel tocco di pop anni ’70/’80 che scatena l’effetto nostalgia e i meme sui social.
Sanremo 2026: variabili e sorprese
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I The Kolors: Potrebbero tornare per consolidare la loro posizione di hitmaker europei.
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Annalisa: Nonostante i rumors di un rifiuto , rimane una delle artiste più desiderate. Se non in gara, potrebbe essere super-ospite.
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Alessandra Amoroso: Dopo il debutto nel 2024, potrebbe tentare il bis per cercare la vittoria sfumata.
Sanremo 2026: grandi rifiuti
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Tiziano Ferro: Ha già smentito categoricamente. “Non ho la canzone, quindi non ci sarò”. Una dichiarazione onesta che chiude le porte a speculazioni, a meno di colpi di scena clamorosi dell’ultimo minuto.
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Olly: Ha annunciato che non parteciperà nel 2026, concentrandosi verosimilmente sul tour o su nuovi progetti dopo il successo del 2025.







