

I palinsesti televisivi sono sempre più ricchi di programmi basati sulle interviste. Quelli registrati scelgono di comunicare soltanto gli ospiti oppure di diffondere le dichiarazioni testuali più significative di chi è intervenuto o addirittura foto e video dei momenti “cult”. Quali sono i pro e i contro di queste strategie?
I programmi registrati basati sulle interviste oggi possono scegliere due strade prima della messa in onda: comunicare soltanto gli ospiti oppure scegliere di diffondere le dichiarazioni testuali più significative di chi è intervenuto o addirittura foto e video dei momenti “cult”.
Una strategia quest’ultima che ha l’unico scopo di alimentare attesa per la trasmissione. Ma che a volte può diventare controproducente. Analizziamo perché.
BELVE E GLI SPOILER SU TUTTE LE INTERVISTE
Belve (ogni martedì su Rai2) in questo momento è il talk show di prima serata più premiato dai dati Auditel. Il merito va riconosciuto a Francesca Fagnani e alla sua capacità di aver costruito un tipo di interviste “pop” incalzanti (6-7 domande fisse e in tutto 100-120, alcune delle quali tratte da vecchie dichiarazioni, per più di 40 minuti) a personaggi diversissimi tra loro.
La trasmissione, come è noto, non è live e la conduttrice ha raccontato a Tv Talk dell’1 novembre su Rai3:
Io la vivo come una diretta, anche se il programma è registrato: c’è un montaggio, certo, taglio ripetizioni o lentezze, ma non altero mai l’arco narrativo, non ci fermiamo mai per cercare di dare l’impressione della diretta. Anche se sbaglio una parola lascio l’errore: l’imprevisto anima e ti dà un senso di verità, anche in un programma registrato. Questo me l’ha insegnato Gianni Minoli.
Di sicuro il programma punta molto sugli spoiler. Non soltanto sui nomi di chi interviene, annunciati circa 2-3 giorni prima della puntata, ma anche sulle rivelazioni che faranno discutere, già rese pubbliche 24 ore prima. In che modo? Sul canale YouTube della Rai e sulla pagina Instagram di Rai2 vengono rilasciate brevi clip “a effetto” mentre ai giornali e ai siti Internet sono concessi i virgolettati più controversi o più clamorosi.
Il risultato è contrastante. Se da un lato si rischia di fare il balzo dalla sedia per i contenuti “choc” o per i meme, destinati a diventare subito virali, dall’altro si rischia di arrivare alla puntata integrale con un effetto di “già visto” o, peggio, con la sensazione che, tolte le anticipazioni, sia rimasto ben poco di “memorabile” per il resto dell’intervista ancora inedito.
Non a caso Aldo Grasso, recensendo sul Corriere della Sera la prima puntata, ha scritto:
Quando ho visto la trasmissione avevo già letto le ampie agenzie sulle tre persone intervistate, rilanciate da tutti i siti, e in diretta sono stato soggiogato dalla sensazione del déjà vu. Mi sembrava di aver già sentito tutto, nessuna sorpresa. Capisco che ora si fa così, la promozione è stata capillare e forse non tutti si prendono la briga di leggere.

CIAO MASCHIO E LE ANTICIPAZIONI SULLE INTERVISTE A DIFFERENZA DI VERISSIMO
Ciao maschio, da quest’anno in onda il sabato pomeriggio su Rai1 (in precedenza andava in onda lo stesso giorno ma in terza serata), ha scelto di fornire ai mass media alcune anticipazioni sui botta-e-risposta più significativi tra l’intervistatrice, Nunzia De Girolamo, e l’intervistato di turno.
E così già prima della puntata, in onda alle 17.05, si conoscono i momenti più interessanti.
L’obiettivo (non dichiarato) è di provare a crescere l’hype, considerato peraltro che in contemporanea su Canale 5 c’è un’altra trasmissione basata sulle interviste, Verissimo con Silvia Toffanin. Quest’ultima, però, mentre fino a qualche anno fa rilasciava ampi comunicati stampa con i virgolettati più significativi di quello che poi sarebbe andato in onda, negli ultimi tempi ha scelto di rendere noti solo i nomi degli ospiti e il tema (presentazione di un programma e/o racconto di una vicenda che li vede protagonisti). Può “permetterselo” perché gli ascolti garantiscono una leadership incontrastata (anche la domenica quando contro ci sono altre interviste, ma in diretta, su Rai1: quelle di Mara Venier a Domenica in e Francesca Fialdini a Da noi… a ruota libera).
STORIE DI DONNE AL BIVIO E LE ANTICIPAZIONI SULLE INTERVISTE
Storie al bivio viene trasmesso il sabato alle 15.30 su Rai2 con Monica Setta. Gli spoiler su cosa sarà detto sono stati rilasciati soprattutto in occasione della promozione del programma in prima serata quando il programma era intitolato Storie di donne al bivio e le agenzie di stampa riportavano ampi stralci delle chiacchierate delle vip con la conduttrice.
VIDEONEWS E LE IENE E LA STRATEGIA DEI COMUNICATI STAMPA PRIMA DELLA MESSA IN ONDA
A Mediaset c’è una strategia ben definita. In occasione di interviste eclatanti a personaggi coinvolti in casi di cronaca (soprattutto nera) i comunicati stampa della vigilia riportano integralmente domande e risposte. Accade soprattutto per Quarto grado, trasmesso il venerdì sera su Rete 4 con Gianluigi Nuzzi.
Discorso analogo per Le Iene, in onda la domenica e il martedì (in quest’ultimo caso nella versione Show con Veronica Gentili) su Italia 1.
In questo modo i fedeli telespettatori hanno un motivo in più per sintonizzarsi sulla “loro” trasmissione e al tempo stesso giornali e siti Internet possono “coprire” l’argomento trovando già “la pappa pronta”.













