

Durante Real Madrid-Juventus, Prime ha lanciato per la prima volta in Italia Prime Vision, la modalità che trasforma la partita in un’esperienza tra videogame e telecronaca analitica. Ecco come funziona e perché potrebbe cambiare la TV sportiva.
Amazon ha voglia di guardare avanti e si vede, così porta la rivoluzione anche sul campo da calcio da guardare sullo schermo. Fa il passo a lato quasi quando meno te lo aspetti e ti trasforma quella che può essere una partita come altre, in qualcosa di diverso. Il riferimento va a Real Madrid–Juventus della fase a gironi di Champions League giocata ieri sera (22 ottobre), la prima trasmessa in Italia con il servizio Prime Vision, una modalità di visione alternativa su Prime che aggiunge dati, grafica, intelligenza artificiale e insight tattici in tempo reale.
Un debutto che – non ci giriamo attorno – è destinato a segnare un passaggio epocale nella televisione sportiva italiana: non più solo guardare il calcio, ma leggerlo, interpretarlo e viverlo in chiave digitale.
Già sperimentata negli Stati Uniti per la NFL, Prime Vision arriva ora in Europa come versione dedicata alla Champions League. E per gli spettatori italiani, Real-Juve è stata la prima occasione di testare un tipo di diretta che sembra uscita da un videogioco di ultima generazione.
Ma nello specifico, di che si tratta? Entriamo nel dettaglio.
Come funziona Prime Vision
Prime Vision è un feed alternativo disponibile accanto alla trasmissione tradizionale. L’utente, dal menu della partita, può selezionare l’opzione “Prime Vision” direttamente da Smart TV, Fire Stick, console o app mobile. Non serve nessun abbonamento aggiuntivo: è una funzione già inclusa nell’abbonamento Prime Video, compatibile con la maggior parte dei dispositivi e con una semplice connessione stabile.
Una volta attivata, la visione cambia completamente. Sul campo appaiono overlay dinamici: linee tattiche, nomi dei giocatori, mappe di movimento, suggerimenti di passaggio e dati statistici che si aggiornano in tempo reale. Dietro queste grafiche – manco a dirlo – lavora un sistema che combina intelligenza artificiale, machine learning e player tracking, ovvero la rilevazione continua della posizione di ogni giocatore. Le grafiche tendono a non essere un disturbo, né un’invasione sullo schermo.
Altro esempio? Pensate ai più comuni videogiochi come EA FC26, con la sostanziale differenza che la realtà supera il game, ma su questo paragone ci torneremo tra poco.
Le componenti chiave di Prime Vision
Le funzioni principali che rendono Prime Vision un’esperienza totalmente diversa da una diretta standard sono:
- Mappa tattica interattiva – visualizza in tempo reale le posizioni dei 22 giocatori, restituendo schemi, pressing e spazi occupati. È come avere la lavagna tattica di un allenatore integrata nella diretta.
- Momentum Bar – un indicatore visivo che mostra quale squadra ha “l’inerzia” della partita, calcolata in base alle azioni pericolose, al possesso e al pressing.
- Statistiche avanzate (xG, velocità, distanza percorsa) – tutti i dati aggiornati istantaneamente e sovrapposti in modo chiaro e non invasivo.
- Previsioni di passaggio – la vera chicca: l’IA calcola, in base alla posizione del giocatore e degli avversari, le tre opzioni di passaggio più probabili, tracciandole con linee colorate.
- Etichette dei giocatori – ogni volta che un calciatore tocca il pallone, appare il suo nome, utile per chi segue squadre meno conosciute.
- Classifiche live e aggiornamenti del girone – integrati nel flusso della diretta, senza bisogno di cambiare schermata.
Tutte le grafiche sono generate in tempo reale, al massimo c’è qualche secondo di ritardo rispetto al feed principale, ma c’è da comprendere: la quantità di dati elaborati sono tanti. D’altronde stiamo parlando, di fatto, di un compromesso tra TV e software.
L’esperienza dell’utente dentro una nuova regia
Prime Vision nasce per offrire una doppia lettura: chi vuole godersi la partita in modo classico può continuare a farlo, mentre chi è appassionato di tattica o analisi può entrare in una dimensione più tecnica e immersiva. Non a caso, molti spettatori l’hanno descritta – sensatamente – come “una via di mezzo tra un match e una simulazione da videogame“.
Amazon ha puntato su un’interfaccia visiva pulita e futuristica, che ricorda i broadcast americani: niente caos, ma una presentazione fluida, pensata anche per un pubblico giovane, abituato a dashboard e app di analisi sportiva.
Dietro la telecamera, Prime Vision rappresenta una nuova grammatica televisiva. La regia diventa ibrida: non più solo scelta di inquadrature, ma gestione di livelli informativi. In altre parole, ogni azione di gioco è arricchita da un secondo strato narrativo, fatto di numeri, proiezioni e modelli predittivi. È un passo avanti nella cosiddetta tv aumentata: un linguaggio che non sostituisce la diretta tradizionale, ma la potenzia di informazioni e curiosità, trasformando il commento sportivo in una lettura analitica.
Il futuro dello sport in streaming
Prime Vision è sì una novità tecnologica, ma inevitabilmente una visione strategica, ovvero “il passo a lato” sorprendente citato all’inizio dell’articolo. Amazon ha aperto la strada a un nuovo modo di guardare il calcio, qui dunque la domanda nasce spontanea: sarà pure un modello che potrebbe presto essere adottato da altri network?
DAZN, ad esempio, potrebbe integrarlo con il suo sistema di dati “in-app”, mostrando live heatmap o percentuali di pressing. Sky Sport (tra le prime a portare l’interattività live negli eventi sportivi) ha già iniziato a sperimentare grafiche avanzate con Sky Sport Tech Room, ma Prime Vision segna un salto ulteriore: l’integrazione dei dati dentro la partita, non solo nel post-match.
E lo stesso concetto potrebbe estendersi anche ad altri sport: tennis, formula 1, basket, lì dove la lettura analitica in tempo reale ha un grande potenziale narrativo.
La prospettiva è chiara: lo spettatore diventa parte attiva dell’esperienza. Non subisce difetti né fastidi, ma sceglie come guardare la diretta di una partita di calcio, quali informazioni visualizzare e come interpretarle. È il passaggio da televisione lineare a televisione personalizzata, dove ogni utente costruisce la sua partita ideale.
La nuova era
Con Prime Vision, Amazon porta nel calcio l’idea di una TV ‘intelligente’, capace di fondere spettacolo e analisi, intrattenimento e tecnologia. Un esperimento – in via di affinamento – che non sostituisce la magia del gioco, ma la amplifica. E dopo questo debutto, non è azzardato dire che, proprio come accadde per il VAR, anche qui potremmo essere davanti a una piccola rivoluzione culturale nel modo di guardare lo sport.

















