Ballando con l’IA: come MIlly Carlucci ha portato il futuro nel sabato sera di Rai 1

Dal promo in moto per il centro di Roma alla photo animation, senza dimenticare l’innovativa tenda di luce e l’utilizzo della realtà aumentata. Milly Carlucci e Ballando con le Stelle hanno fatto del varietà tradizionale del sabato sera di Rai 1 un territorio di sperimentazione delle nuove tecnologie

Che la televisione italiana stia iniziando a fare i conti con l’intelligenza artificiale non è più solo una curiosità tecnologica. L’AI non è più un argomento da panel o da post social: è ormai parte della messa in scena televisiva. Lo sdoganamento giunge niente meno che dalla tv di Stato, capace in questi mesi di coniugare la tradizione degli spettacoli con cui intrattiene il pubblico generalista alle nuove tecnologie a disposizione anche del comparto visivo.

Lo abbiamo visto di recente con il promo di Sanremo Giovani, interamente realizzato utilizzato l’IA; prima di Carlo Conti e Gianluca Gazzoli, però, ci sono stati Milly Carlucci e il suo Ballando con le stelle. Il dance show di Rai 1, quest’anno, ha portato l’intelligenza artificiale direttamente in prima serata su Rai 1, e lo ha fatto in maniera intelligente e non invasiva.

Il promo di Ballando 2025: Milly in moto per Roma

Il primo segnale era arrivato già dal promo di lancio dell’edizione numero 20, attualmente in onda: un video interamente realizzato con l’intelligenza artificiale in cui la conduttrice, con tanto di casco e tuta di pelle nera, sfreccia a bordo di una moto per il centro Roma, raggiungendo una terrazza dove ammira dei fuochi d’artificio che svelano i concorrenti. Un esperimento dichiarato, una prova di linguaggio più che di effetto speciale. Ma Milly, attenta alle novità del mondo dei media, non si è fermata qui.

Le clip di Ballando con le Stelle con l’IA

La vera sorpresa, anticipata in parte durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione, è infatti arrivata dentro il programma. Le clip che introducono le esibizioni dei concorrenti – quei brevi filmati che raccontano il loro percorso prima di scendere in pista – hanno iniziato a utilizzare, in alcuni casi, immagini “vive” ricreate con l’IA.

Si parte da una foto reale, spesso d’archivio o personale fornita dal concorrente, che grazie a un software di photo animation si trasforma in un breve video in movimento: lo sguardo che si muove, un sorriso accennato, una testa che si volta. Uno degli esempi più recenti è quello della clip di Rosa Chemical per la sesta puntata: mentre il cantante racconta la sua infanzia, vediamo alcune sue foto da bambino che prendono vita.

Un risultato straniante e suggestivo al tempo stesso, che è piaciuto allo stesso Rosa, come da lui dichiarata durante i colloqui di Ballando Segreto (su RaiPlay). Questo utilizzo dell’IA crea un effetto sottile ma capace di aggiungere emozione e racconto, come se la memoria si risvegliasse per qualche secondo.

Altro caso ha visto protagonista Simone Di Pasquale, il maestro della concorrente Signora Coriandoli (al secolo Maurizio Ferrini). Approfittando di una piccola gaffes della concorrente che in diretta ha sbagliato nome del suo maestro, la clip della settimana successiva ha giocato con questo scambio di nomi, immaginando che la Signora Coriandoli avesse avuto in passato un incontro fugace con un uomo simile a Di Pasquale.

L’intelligenza artificiale entra in gioco nel creare un volto a questo fantomatico personaggio: utilizzando il volto di Simone Di Pasquale, sono stati creati due mini-clip di un uomo, di professione camionista, che in realtà non esiste. La produzione avrebbe potuto chiedere al maestro di ballo di realizzare lui stesso le clip, affidandosi all’arte del trucco e parrucco.

Così facendo, però, si sono ottimizzati i tempi, consentendo a Di Pasquale di lavorare solo sulla coreografia e alla produzione di affidare a un computer un lavoro che, altrimenti, avrebbe tolto tempo e sforzi ad altre necessità più urgenti.

L’intelligenza artificiale come aggiunta a una narrazione che deve guardare anche al pubblico delle ultime generazioni: ecco perché Carlucci ne fa uso -con moderazione- anche sui propri canali social. Per ricordare al pubblico che la puntata dell’11 ottobre 2025 sarebbe andata in onda dopo la partita della Nazionale Italiana di calcio contro l’Estonia, la conduttrice ha condiviso un video generato con l’AI in cui si trasforma lei stessa in calciatrice, pronta a fare gol (a porta vuota) per il suo programma.

O, ancora, durante la stessa puntata ha giocato sull’autoironia, pubblicando un contenuto che l’associa a una Barbie, riprendendo i simpatici commenti fatti a proposito del suo abito tutto rosa. Nuovi strumenti per comunicare a nuovi pubblici: anche così si spiega la longevità di un programma in onda da vent’anni.

Non solo IA: la tenda di luce e la realtà aumentata

Carlucci ha sempre fatto di Ballando con le Stelle un terreno di sperimentazione digitale che s’intreccia con alcuni elementi cardine del programma. A cominciare dalla scenografia (nelle ultime edizioni curata da Claudia Sammicheli): la grande sala da ballo che accoglie concorrenti e ballerini per una notte si è evoluta nel corso delle edizioni, diventando sempre più spaziosa e aggiungendo, di anno in anno, piccoli dettagli innovativi rispetto al passato.

Una delle protagoniste da qualche edizione a questa parte è la tenda di luce che compare durante le performance e rapidamente scompare al loro termine. Una vera e propria tenda video attraversabile, composta da strisce LED morbide con rivestimento in gomma siliconica, morbide, che danno l’effetto di una tenda di cristallo. Tramite questi LED sono proiettate immagini che creano le atmosfere richieste dalle coreografie, stravolgendo la scena di volta in volta.

Il suo utilizzo, associato al mega display sul pavimento che cambia anch’esso a seconda delle esigenze, permette di avere dei quadri scenici che aiutano a “raccontare” l’esibizione dei concorrenti, il tutto in uno spazio non eccessivamente grande.

Più recente, invece, la decisione di utilizzare la realtà aumentata nelle intro che anticipano il ballo: grazie a delle precise inquadrature della regia, lo studio accoglie elementi virtuali che s’incastrano nella scenografia, creando anche in questo caso contesti ad hoc per ogni concorrente. Così facendo, il percorso di ogni ballerino vip viene accompagnato anche da un racconto per immagini che ne enfatizza il messaggio.

I nuovi linguaggi, da minaccia a opportunità

E così l’IA, e con essa tutte le innovazioni della tecnologia a disposizione della televisione, da minaccia o curiosità valevoli per un dibattito da talk show del pomeriggio, diventano linguaggio e strumento. Un modo nuovo di guardare la memoria, oppure di sfruttare gli spazi scenici e di creare una narrazione più in linea con le nuove generazioni, senza rinunciare al calore dell’immagine umana ma solo aggiungendo, tra i fotogrammi e le inquadrature, un tocco di futuro che è già presente.

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