

Venerdì 24 ottobre, su Cielo, è andato in onda il capolavoro con Emma Stone, vincitore di quattro Oscar e del Leone d’Oro.
Venerdì 24 ottobre 2025, in prima serata su Cielo, è andato in onda Povere Creature!, il capolavoro di Yorgos Lanthimos con Emma Stone che, grazie alla sua interpretazione di Bella Baxter, ha ricevuto il suo secondo Oscar come Miglior Attrice Protagonista.
In concomitanza con l’uscita nelle sale di Bugonia, il nuovo film del regista greco che vede sempre protagonista Emma Stone, Cielo, il secondo canale free-to-air di Sky, proporrà per questo mese una rassegna di pellicole firmate Yorgos Lanthimos: dopo Povere Creature!, infatti, andranno in onda, ogni venerdì fino al 14 novembre prossimo, La Favorita, Il Sacrificio del Cervo Sacro e The Lobster.
La messa in onda in prima serata in sordina (con tutto il rispetto per Cielo) di un film come Povere Creature!, premiato complessivamente con il Leone d’oro a Venezia 2023, quattro premi Oscar e due Golden Globe e non solo, spinge ad una riflessione riguardante la famosa pratica dell’attendere trepidamente la messa in onda in chiaro di un successo cinematografico che, ormai, fa parte di un’epoca decisamente lontana.
Lo sviluppo delle piattaforme e l’evoluzione delle modalità di fruizione dei film hanno segnato inevitabilmente uno spartiacque e, tranne rare eccezioni e pellicole sempreverdi che non invecchiano mai (Pretty Woman e Una poltrona per due, due esempi al volo), il cinema, ormai, non è più garanzia di alti ascolti e, tornando a Povere Creature!, anche il fatto che non sia stata scelta TV8 (il canale generalista principale in chiaro di Sky) per la trasmissione del film di Lanthimos può essere una controprova.
Un tempo, a separare la sala cinematografica dal piccolo schermo, vi era solamente la tv satellitare (Tele+, D+, oggi Sky), che aveva prezzi più proibitivi rispetto alle piattaforme di oggi ed era oggettivamente un privilegio riguardante pochi.
Oggi, con le tante piattaforme a disposizione (Netflix, Prime Video, Paramount+, Disney+, Mubi e non solo), con i prezzi altamente accessibili e anche la facilità di disdire e riprendere i vari abbonamenti in base ai contenuti di interesse per l’utente, il passaggio del “filmone” sulla tv in chiaro non è più obbligatorio, perché sostanzialmente tutti l’hanno già visto.
In quest’epoca, quindi, il passaggio in tv di un capolavoro avvenuto nella quasi totale indifferenza può rivelarsi un fatto assolutamente normale.







