

Numero sconosciuto: uno scandalo di cyberbullismo è una storia vera. La recensione del docu-crime disponibile in streaming su Netflix e la spiegazione del finale.
Su Netflix è disponibile un documentario – con interviste e commenti degli stessi protagonisti – intitolato “Numero sconosciuto: uno scandalo di cyberbullismo“. Si tratta di una storia vera incentrata su quanto accaduto a Lauryn Licari, appena tredicenne e studentessa in un piccolo paesino del Michigan. La ragazzina aveva iniziato una storia d’amore con Owen McKenny, un suo compagno di scuola, ed erano tra le coppie più popolari dell’istituto. E proprio loro si sono ritrovati al centro di un vero e proprio incubo.
Verso la fine del 2020 alla ragazzina sono arrivati alcuni messaggi da un numero anonimo con lo scopo di instillarle il dubbio della fedeltà da parte del suo giovane compagno: “Ciao Lauryn, Owen ti sta lasciando” E ancora “Non gli piaci più e non gli piaci da un po’, è ovvio che desidera me“. Da quel momento sono passati mesi e sembrava che tutto fosse rientrato, nonostante quei giorni di preoccupazione e interrogativi.
Ma è circa un anno dopo che qualcuno ricomincia a scrivere e mandare messaggi sia a lei che a lui. Gli sms sono molto aggressivi e hanno un linguaggio scurrile, anche molto s3ssuale. Parla di tradimenti certi, programmati, di quello che lo sconosciuto avrebbe fatto con Owen o che avevano già fatto, millantando incontri e tradimenti. I messaggi arrivano a decine, anche una cinquantina al giorno, rendendo sempre più complicato il legame tra i due adolescenti. Le rispettive famiglie iniziano a preoccuparsi e contattano sia il preside che la polizia locale. Chi scrive sembra conoscere nel dettaglio i movimenti e le azioni dei due ragazzini e questo spaventa sia i loro cari che gli stessi teenager coinvolto.
Il caso scuote la pacifica cittadina americana e porta anche al coinvolgimento dell’Fbi. Il problema principale sullo scoprire l’identità dello stalker è che utilizza una app che permette di utilizzare sempre numeri diversi e non intestati a qualcuno. Dopo una serie di indagini accurate e di sospettati che si rivelano innocenti, viene finalmente scoperto il nome del colpevole. Ed è una notizia sconvolgente. Non procedete con la lettura se volete evitare spoiler.
Numero sconosciuto: uno scandalo di cyberbullismo – Spoiler e recensione
Con immagini di repertorio e documenti reali, la polizia si presenta a casa dei genitori di Lauryn e punta il dito contro la madre della ragazzina. A mandare tutti questi sms osceni e offensivi (soprattutto nei confronti della ragazzina, invitata anche a togliersi la vita…) era stata proprio Kendra che, turbata, ammette la verità anche davanti alla giovane. Tra le due avviene un abbraccio reale che inquieta anche lo spettatore. La reazione della ragazzina, dopo un’iniziale incredulità, è quella del silenzio e di un conforto proprio nei confronti della donna.
Il padre di Lauryn era all’oscuro di tutto e, una volto convocato dalle forza dell’ordine, intima alla moglie di andarsene e ammette di avere bisogno di tempo lontano da lei. C’è un processo che vede Kendra colpevole e condannata ad una pena detentiva, nel 2023. Uscirà dalla prigione nell’agosto 2024, scrivendo una serie di email indirizzate alla figlia, chiedendole il perdono ed esprimendo amore assoluto nei suoi confronti.
La rivelazione dell’identità dello stalker ha sconvolto l’intera città e le famiglie coinvolte che non riescono a capire cosa abbia spinto una madre ad essere così crudele e spietata nei confronti della figlia. Nel docu-crime, Kendra attribuisce i suoi comportamenti ad un trauma subito quando aveva l’età della figlia, un’aggressione. E la regista dichiara: “Parla di quanto fosse spaventoso vedere la sua unica figlia crescere, questo l’ha spinta a inviare quei messaggi“. Si è parlato anche di una sorta di versione digitale della sindrome di Munchausen per procura.
E il finale di questo documentario provoca un ulteriore disagio quando Lauryn ammette di non poter vedere la madre solamente perché alla donna è stato impedito di avvicinarsi a lei. Ma ammette di volerla incontrare prima o poi e sembra non essere pronta a voler spezzare quel legame genitoriale. Lauryn sembra comprendere la madre, prova ancora affetto (e non paura) nei suoi confronti. Un amore figlia/madre che va oltre alla razionale o empatica comprensione. Di tutti.
Il nemico che l’ha fatta piombare in un lungo e sconvolgente incubo era la stessa persona che la consolava e fingeva di cercare il colpevole. Un doppio tradimento che però, ad oggi, non sembra scalfire un rapporto ancora esistente.



