Claudia Gerini e le critiche a Samira Lui: ma davvero esiste ancora la figura della valletta?

L’attrice romana, intervistata nel podcast Tintoria, ha criticato l’immagine della donna a La Ruota della Fortuna.

Claudia Gerini, che a breve sarà presente nelle sale cinematografiche con il film Fuori la verità, pellicola diretta dall’autore televisivo Davide Minnella, è intervenuta nel corso dell’ultima puntata in ordine di tempo di Tintoria, podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone.

Parlando di Non è la Rai, programma storico di Gianni Boncompagni a cui prese parte nel 1991, l’attrice romana ha sostanzialmente criticato la figura della valletta, trovandola legata ad un tipo di televisione e soprattutto ad un’epoca ormai lontani anni luce:

“Non è la Rai era scabroso, poi sono arrivate le Letterine, le Meteorine… Ancora oggi che sono passati cento anni, vedo il presentatore e la bella ragazza che va a girare la lettera. Secondo me è una cosa anacronistica, non si può più guardare ‘sta cosa. Io accendo la tv e vedo ancora la ragazza che va a girare la letterina tutta nuda. Noi non eravamo nude innanzitutto, per me non era una rampa di lancio. Io sono proprio scappata perché volevo fare cinema”.

Ma davvero le cose stanno ancora così? E soprattutto la figura della valletta esiste ancora nella tv odierna?

Samira Lui e le altre co-conduttrici

Parlando di Samira Lui, citata implicitamente da Claudia Gerini nelle sue dichiarazioni, è corretto procedere con un po’ di puntualizzazioni.

Giustificando l’eloquente iperbole utilizzata dall’attrice (“Tutta nuda…”), Samira Lui appare a La Ruota della Fortuna senza indossare nel modo più assoluto abiti troppo succinti: a volte sexy ma mai esagerati. Ma soprattutto non è affatto una valletta muta stile anni ’90: parla, va a braccio senza seguire un testo, interagisce con Gerry Scotti. In sostanza, è una co-conduttrice del quiz a tutti gli effetti.

Per quanto concerne un altro game show, L’Eredità, da anni la figura della Professoressa (ex Ereditiera) si è evoluta, restando tuttora consona ai tempi attuali. Nel 2004, lo stacchetto della Scossa di Giovanna Civitillo venne fortemente criticato dall’allora presidentessa Rai, Lucia Annunziata, che lo ritenne poco adatto ad un game show del preserale e lesivo per la dignità della donne. Le polemiche riguardarono anche il look delle Ereditiere. La stagione spartiacque, per la precisione, fu quella 2006-2007 quando, con il cambio di nome, le collaboratrici del conduttore (anche loro “parlanti” e non mute) adottarono anche un’immagine più sobria.

Il ruolo della Velina, invece, non ha subito sostanziali scossoni. Nonostante, in varie occasioni, siano stati scelti anche dei ragazzi per quel ruolo, la Velina, di fatto, interviene solamente durante gli spazi riservati ai messaggi promozionali.

La polemica del Festival di Sanremo 2020

Partendo dalle dichiarazioni di Claudia Gerini, possiamo ricordare anche la polemica che colpì Amadeus durante la prima edizione del Festival di Sanremo da lui condotta nel 2020.

Parlando delle co-conduttrici da lui scelte e soffermandosi su Francesca Sofia Novello, fidanzata del campione di motociclismo Valentino Rossi, Amadeus disse di averla scelta “per la capacità di stare accanto a un grande uomo, rimanendo un passo indietro”.

All’indirizzo di Amadeus, arrivarono numerose accuse di sessismo, amplificate dal fatto che, tra le co-conduttrici di quell’edizione, figurava anche la giornalista e attivista Rula Jebreal. Sui social, fu lanciato anche un hashtag con il quale si invitava a boicottare il Festival.

Amadeus corresse il tiro, dichiarando che intendeva riferirsi alla scelta di Francesca Sofia Novello di restare defilata rispetto alla popolarità di Rossi e anche la stessa modella intervenne in difesa del conduttore.

Per la cronaca, anche un’altra frase di Amadeus, che definì le co-conduttrici “ovviamente tutte molto belle”, fu criticata e ritenuta sminuente.

Seppur non legata direttamente a cose avvenute sul palco del Teatro Ariston, questa è l’ultima polemica sanremese in ordine di tempo riguardante il sessismo.

Parlando di abiti succinti, invece, è impossibile non citare la famosa “farfallina” di Belén Rodríguez. La conduttrice e showgirl argentina, nell’edizione 2012, indossò un abito con spacco ultra-vertiginoso che lasciò scoperto un tatuaggio sull’inguine, una farfalla, appunto.

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