

Chi è Tommaso Paradiso, cantante big che partecipa al Festival di Sanremo 2026? Scopri le canzoni più famose, la sua carriera e tutte le informazioni
Nel mondo della musica italiana degli ultimi quindici anni, pochi artisti sono riusciti a raccontare così bene il proprio tempo come Tommaso Paradiso.
La sua storia parte dai locali fumosi della Roma indie del 2009 e arriva fino al suo primo Sanremo nel 2026: un viaggio che non parla solo di successi discografici ma dell’evoluzione stessa della cultura pop italiana.
Paradiso ha attraversato fasi molto diverse: dall’indie ruvido dei primi Thegiornalisti al pop da classifica, fino alla maturità più intima del suo presente. Oggi lo ritroviamo 42enne, padre, autore maturo, reduce dall’uscita dell’album Casa Paradiso, che segna una svolta esistenziale: dai testi sull’incomunicabilità (“Io non esisto”) a quelli sugli affetti stabili, la casa, la famiglia.
La malinconia però rimane: è il suo marchio.
Entriamo nel mondo di Paradiso fatto di dischi, scelte artistiche, rotture, successo mediatico e trasformazioni personali. Perché Paradiso non ha solo scritto hit: ha trasformato la nostalgia in un prodotto pop di massa, e ora sta cercando di tornare alla sua verità più semplice.
L’underground e la nascita dei Thegiornalisti (2009-2013)
Roma 2009: dove tutto comincia
Siamo nella capitale. A un estremo del mercato musicale ci sono i talent show, all’altro una scena indie frammentata, con pochissima visibilità.
Qui, nel 2009, nascono i Thegiornalisti:
- Tommaso Paradiso – voce e tastiere
- Marco “Rissa” Musella – chitarra/basso
- Marco Primavera – batteria
Il nome non c’entra nulla col giornalismo in senso stretto: l’idea è raccontare la realtà, ma filtrata attraverso emozioni, immaginario pop, notti romane e malinconie. Paradiso, che si è laureato in filosofia, porta nella band un linguaggio che mescola riferimenti alti e bassi, ironia e romanticismo sgangherato.
Vol. 1 (2011): l’urlo lo-fi
Il debutto arriva nel 2011: Vol. 1. È un disco lontanissimo da ciò che diventeranno poi i Thegiornalisti: grezzo, sporco, nervoso, registrato con mezzi minimi e una forte impronta post-punk.
Le recensioni lo definiscono un lavoro:
- dominato da “classica bic nera”
- con bassi pulsanti
- pieno di chitarre abrasive
- con atmosfere psichedeliche incipienti
Brani come Io non esisto o Siamo tutti marziani mostrano un Paradiso giovanissimo, arrabbiato, confuso, che urla nel microfono come fosse catartico. Il disco viene distribuito male, finendo perfino nel reparto “rock estero”, ma crea una piccola comunità di fan che Tommaso ricorderà per sempre: “quelli che hanno creduto in Vol. 1”.
Dentro quel caos c’è già una qualità enorme: una melodia naturale che esploderà negli anni successivi.
Vecchio (2012): il disco di transizione
Nel 2012 esce Vecchio: un album di passaggio. La band comincia ad addolcire i lati più ruvidi, compaiono tastiere e qualche primo accenno pop, ma la strada è ancora lunga.
I temi cambiano: si passa dal nichilismo a riflessioni sulla fine della giovinezza, sui rapporti che si sbriciolano, sul tempo che scappa via. È un disco più maturo, ma ancora totalmente underground. Intanto, Paradiso e soci suonano ovunque: chilometri in furgone, club, festival, aperitivi, locali improbabili. È qui che costruiscono la credibilità che servirà dopo.
La rivoluzione dell’ItPop (2014-2016)
Il 2014 è l’anno della svolta, non solo per Tommaso ma per l’intera musica italiana. Fuoricampo è uno dei dischi che dà forma all’Itpop, il pop alternativo italiano che segnerà una generazione.
La band abbandona il rock e apre le porte ai sintetizzatori, alle drum machine, ai colori pastello e all’immaginario balneare anni ’80. È il disco che cambia tutto grazie a brani come:
- Promiscuità
- Mare Balotelli
- Fine dell’estate
Promiscuità, in particolare, diventa la prima vera “icona estetica” del personaggio Paradiso: il viveur malinconico, sempre in bilico tra feste, nostalgia e fuochi di paglia sentimentali. La critica si divide, ma il pubblico cresce a dismisura. L’Itpop entra ufficialmente nella cultura pop italiana.
Completamente Sold Out (2016): la consacrazione
Se Fuoricampo ha aperto la porta, Completamente Sold Out la spalanca. Questo è – a tutti gli effetti – l’album che trasforma i Thegiornalisti nella band più popolare d’Italia.
Ogni canzone diventa una hit:
- Completamente
- Sold Out
- Tra la strada e le stelle
- Il tuo maglione mio
La poetica di Paradiso arriva al suo apice: oggetti semplici, scene quotidiane, immagini comuni che diventano simboli emotivi. È la poetica delle “piccole cose” portata al mainstream. La band passa dai club ai palazzetti e Tommaso diventa un’icona pop: baffi, camicie aperte, occhiali scuri, una sorta di “Vasco sentimentale” in versione anni 2010.
L’apoteosi e la frattura (2017-2019)
Love (2018): il pop da stadio
Con Love, i Thegiornalisti cercano la dimensione massima. Produzione enorme, arrangiamenti orchestrali e un immaginario più internazionale. Le hit sono ovunque:
- Questa nostra stupida canzone d’amore
- Felicità puttana
Paradiso canta l’amore totale, spesso zuccheroso, ma irresistibile. Il pubblico li premia, fino al traguardo storico del Circo Massimo nel 2019: un sold-out che segna il punto più alto della loro carriera.
Lo scioglimento (settembre 2019): il “giallo”
Pochi giorni dopo il Circo Massimo, arriva la bomba: Paradiso annuncia l’addio ai Thegiornalisti tramite una serie di Instagram Stories. Dichiara apertamente di essere l’autore totale del progetto (“ho scritto tutto io“) e comunica di voler proseguire da solista.
Rissa e Primavera rispondono dicendo che la band proseguirà senza di lui.
I media parlano di “giallo”: spuntano voci su Leo Pari come possibile sostituto, poi smentite. Seguono mesi di accuse, questioni legali e polemiche. Alla fine, il gruppo si scioglie: il marchio rimane, ma di fatto i Thegiornalisti non esistono più.
Non avere paura: il primo passo solista
Nel pieno della tempesta, Paradiso pubblica la sua prima canzone solista, Non avere paura, colonna sonora della serie Baby su Netflix. È un successo immediato, e manda un messaggio chiaro ai fan: il suono di Tommaso continuerà a esistere anche senza la band.
Il solista, il regista e lo “Space Cowboy” (2020-2023)
Il 2020 e la pandemia: resistere
Il lockdown ferma tutti, ma Paradiso sfrutta quel periodo per ripensare la sua carriera. Collabora con diversi artisti, mette mano al primo vero album solista e prepara il suo debutto nel cinema.
Space Cowboy (2022): un nuovo equilibrio
Nel 2022 arriva Space Cowboy, il suo primo album solista completo.
È un tentativo di sintesi: unire il pop synth che lo ha reso famoso con sonorità più organiche, morbide, quasi country in certi passaggi.
Brani come Tutte le notti e Lupin mostrano un Paradiso più rilassato, meno ossessionato dal colpaccio radiofonico. La critica è rispettosa, il pubblico lo segue: è un disco di passaggio, che serve a trovare una nuova identità.
Sulle Nuvole (2022): il debutto da regista
Ad aprile 2022 esce al cinema Sulle Nuvole, film scritto e diretto da Paradiso.
La storia è una sorta di auto-fiction romantica: un ex cantante in crisi che prova a riconquistare il suo grande amore.
Roma è protagonista tanto quanto i personaggi. Il film riceve recensioni buone ma non entusiastiche: è un’opera prima sincera, con limiti evidenti ma una mano visiva interessante. Paradiso racconta che girarlo è stato “traumatico“ per la complessità del set rispetto alla libertà della musica, ma l’esperienza resta fondamentale per la sua crescita artistica.
Sensazione Stupenda (2023)
Nel 2023 arriva Sensazione Stupenda, il secondo album solista.
Consolida il percorso iniziato con Space Cowboy: meno ansia da hit, più calore, più classicità. Il tour riparte nei palazzetti, mischiando vecchi successi dei Thegiornalisti e i brani delle nuove fasi della sua carriera.
La rinascita e la maturità (2024–2025)
Il Tommy Summer Tour 2024
L’estate 2024 è quella del grande giro lungo: Paradiso torna on the road con il Tommy Summer Tour, prodotto da Vivo Concerti, passando dai festival (come il NoSound Fest a Servigliano) a location iconiche come Villa Bellini a Catania.
Le scalette sono costruite come un viaggio emotivo, con blocchi ben riconoscibili. Per farci un’idea da una tipica setlist, ricostruita dalle date di Catania e Molfetta:
| Fase del concerto | Brani rappresentativi | Note |
|---|---|---|
| Apertura | Viaggio intorno al sole, Fine dell’estate | Subito energia, temi di viaggio e ripartenza. |
| Il cuore pop | Il tuo maglione mio, Sold Out, New York | Le hit dell’era Thegiornalisti, momento nostalgia. |
| Momento intimo | L’ultima luna, Blu ghiaccio travolgente | Ballad più recenti, atmosfera raccolta. |
| Gran finale | Felicità puttana, Completamente, Non avere paura | Esplosione finale, cori e telefono acceso. |
Le recensioni danno la fotografia di un successo, parlano di liberazione emotiva del pubblico: la gente canta tutto, dall’inizio alla fine, e Paradiso si conferma un animale da palcoscenico, capace di far sentire il palazzetto come un salotto pieno di amici.
Nel 2024 arriva anche una partecipazione “da big tra i big“: Tommaso compare nell’album di Jovanotti, L’Attrazione, nel brano corale C’era un ragazzo che come me, insieme ad altri nomi pesanti della musica italiana. È una sorta di timbro definitivo di appartenenza alla serie A del pop.
La paternità e la metamorfosi personale (aprile 2025)
Il 28 aprile 2025 nasce Anna, la sua prima figlia, dalla relazione con l’imprenditrice Carolina Sansoni. La nascita è prematura, quindi emotivamente ancora più intensa: paura e gioia insieme.
In varie interviste (rilasciate in radio e sui magazine) lui racconta questo momento come la vera svolta della sua vita. Dice chiaramente che prendere in braccio sua figlia è stata l’emozione più forte che abbia mai provato.
Da lì cambia tutto:
- smette di fumare in casa
- ridimensiona la vita notturna
- riscopre il ritmo casa–studio–famiglia
La “felicità puttana” lascia spazio a una felicità più calma, profonda, domestica. Questa trasformazione si riflette subito nella scrittura e porta dritto al nuovo album.
Casa Paradiso: l’album del ritorno (novembre 2025)
Il 28 novembre 2025 esce Casa Paradiso (Sony Music), terzo album solista e, probabilmente, il più personale della sua carriera.
Il concept
Il titolo gioca sul doppio senso: è sia la “casa” di Tommaso Paradiso, sia la metafora del posto sicuro, del pensiero felice. In un’intervista video lui dice senza giri di parole:
A 42 anni la casa per me è il luogo più importante del mondo… è la definizione di serenità.
C’è anche un dettaglio che lo rende ancora più “paradisiono“: mentre canta della casa come luogo sacro, in realtà ha appena venduto la sua vecchia abitazione ed è in pieno trasloco. Stabilità emotiva, precarietà pratica: il suo classico cortocircuito.
La tracklist
Casa Paradiso ha 10 brani e dura circa 34 minuti: un album compatto, lontano dalle playlist infinite pensate solo per lo streaming.
Ecco la tracklist in forma tabellare:
| N. | Titolo | Durata | Analisi / tematiche principali |
|---|---|---|---|
| 1 | Lasciamene un po’ | 3:28 | Primo singolo (settembre 2025). Ballad classica che apre idealmente la porta della “casa”. |
| 2 | Forse | 3:29 | Il dubbio come motore emotivo: in amore, nella vita, nelle scelte. |
| 3 | Tornare a casa | 3:56 | Il cuore del disco. Un inno al ritorno, fisico e mentale, dopo gli eccessi e le fughe. |
| 4 | Goditela | 3:01 | L’erede più matura di Felicità puttana: carpe diem senza perdere il contatto con la realtà. |
| 5 | Comunque splendido | 3:38 | Accettare che la vita non è perfetta, ma resta “splendida” comunque. |
| 6 | 70.000 voci | 3:56 | Dichiarazione d’amore ai live: quando il coro del pubblico scioglie la solitudine dell’artista. |
| 7 | Citofonare Paradiso | 4:07 | Gioco di titolo: il Tommaso accessibile, “alla mano”, in bilico tra privato e personaggio. |
| 8 | Ma come fanno i rapper | 3:05 | Feat. Setak (nella versione fisica standard / LP). Brano ironico e meta sul mondo urban. |
| 9 | Non mi va | 2:39 | Breve, quasi punk nell’attitudine. Un “no” secco alle aspettative sociali di come dovresti essere. |
| 10 | Spettacolo | 3:25 | Chiusura da manifesto: la vita come show, tra palco e retroscena. |
Come lo legge la critica
Le prime recensioni di fine novembre 2025 definiscono Casa Paradiso un “album-stanza”: pochi fronzoli, molta vita vera. Meno bisogno di piazzare la hit da playlist, più voglia di raccontare cosa succede davvero quando le luci si spengono e rimangono solo lui, la famiglia, la casa.
È, a tutti gli effetti, il disco di un padre che guarda al suo passato con affetto ma con una certa distanza.
La polemica (mancata) su Sanremo 2025
Con l’avvicinarsi di Sanremo 2025, il nome di Paradiso entra in tutti i totonomi. Poi, a fine novembre, la narrazione cambia: si parla di esclusione o di scelta di non partecipare. Alcune radio (come Radiolina) mettono esplicitamente il suo nome nella lista degli esclusi, mentre Tommaso, da parte sua, dichiara:
Sanremo? Ci andrei solo per la canzone.
Per il 2025, insomma, la sua “Casa” non è l’Ariston, ma Casa Paradiso in senso letterale e simbolico.
Prospettive future: il tour 2026
Anche se l’album è uscito a fine 2025, il vero colpo di coda è programmato per la primavera 2026: un nuovo tour nei palazzetti, che conferma la sua capacità di riempire i grandi spazi.
Le date annunciate:
| Città | Location | Data | Note |
|---|---|---|---|
| Roma | Palazzo dello Sport | 18–19 aprile 2026 | Doppia data “in casa”. |
| Milano | Unipol Forum (Assago) | 22 aprile 2026 | Appuntamento fisso del pop italiano. |
| Torino | Pala Alpitour | 23 aprile 2026 | Nord-Ovest a raccolta. |
| Firenze | Nelson Mandela Forum | 28 aprile 2026 | Centro Italia al completo. |
In un’intervista, quando gli hanno chiesto degli stadi (Olimpico, ecc.), lui è restato coi piedi per terra:
Mi attengo al programma di Live Nation… se succederà sarò la persona più felice del mondo.
L’obiettivo è chiaro: tornare un giorno allo stadio, ma senza bruciare i tempi. Prima i palasport pieni, poi eventualmente il grande salto.
L’ultimo romantico della musica pop italiana
Tommaso Paradiso è riuscito dove molti hanno fallito. Ha trasformato la sua malinconia in un linguaggio condiviso, ha portato l’indie nelle radio, il pop nei palazzetti, e la nostalgia dentro una generazione che si è riconosciuta nelle sue immagini semplici, quotidiane, potentissime.





