‘Storie italiane’ e quella giusta attenzione agli argomenti trattati (senza la frenesia di parlare di tutto e non approfondire nulla)

Eleonora Daniele torna alla guida del programma di Rai 1, senza correre tra un argomento e l’altro ma analizzando ciò di cui si sta parlando. Dall’attualità alla cronaca, il giusto equilibrio tra la complice leggerezza con gli ospiti in studio e la serietà/fermezza sui temi più spinosi.

Si riparte, sempre una grande emozione essere con voi“. Eleonora Daniele è tornata – per il 13esimo anno – alla guida di “Storie italiane“, il programma in onda dalle 9.50 su Rai 1. E apre questa prima puntata con il ricordo di Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre scorso a 91 anni, per poi passare ai 3 anni dalla morte della Regina Elisabetta, avvenuto l’8 settembre 2022 e il ritorno di  Harry con il possibile incontro con il padre Carlo.

Argomenti che la conduttrice ha saputo gestire anche inserendo momenti di leggerezza legati ad alcuni piccoli problemi tecnici nei collegamenti con gli ospiti: “Vediamo se riusciamo a parlare con Matteo Marzotto, la cosa più difficile al mondo“. La giusta leggerezza e gli interventi mirati degli ospiti che hanno portato (veri) personali momenti, soprattutto legati alla figura di Armani. Un esempio? Antonio Caprarica che rivela quando, mentre era atteso ad una cena a Buckingham Palace con la moglie, dopo aver visitato uno store a Londra, ricevette una telefonata da Milano con l’invito dello stilista a vestire la moglie Jolanda durante l’evento.

Oppure le parole di Francesca Neri, al telefono, che ha raccontato di quando si era messo lui – in prima persona – a sistemarle un abito con ago a filo. La dimostrazione di come certi argomenti – come la scomparsa di Armani e l’anniversario della morte della Regina Elisabetta – possano essere affrontati senza morbosità o artificiosa mestizia ma con il giusto equilibrio tra il rispetto e il racconto.

Il programma ha poi affrontato lo scandalo che vede migliaia di foto di donne famose (e non solo) caricate su un sito web, a loro insaputa, o su una pagina Facebook. C’è stata anche la testimonianza di una donna di Livorno che ha scoperto la presenza di sue immagini sulla pagina: “Un utente aveva preso le sue foto dicendo “Conoscete questa bella…?”“. E chi ha caricato le foto potrebbe essere qualcuno che aveva riparato cellulare o computer di una cliente.

L’inviato Alessandro Politi ha indagato su quanto accaduto cercando il fine economico di questo business sessista. “Si parla di pubblicità, presunti abbonamenti e un incasso che potrebbe aver superato un milione di euro l’anno” ha spiegato nella sua inchiesta.

Si chiude, infine, con la cronaca e la morte di Liliana Resinovich: da oggi nuove analisi sui reperti raccolti dagli inquirenti.  In collegamento Silvia, la cugina della donna, che ricorda la necessità di pazienza nell’attendere i primi mesi del 2026 per i primi risultati degli esami dei periti.

Storie Italiane – Recensione prima puntata 8 settembre 2025

recensione storie italiane

“Storie italiane” resta fedele alla tradizione che, negli anni, ha portato il programma ad essere un pilastro del palinsesto mattutino di Rai 1. E quello che maggiormente caratterizza il concept – e quindi anche questa prima puntata – sono anche il giusto tempo e gli spazi idonei per affrontare e approfondire il discorso. Vengono affrontati i temi caldi del giorno, anche tra ospiti e testimonianze, senza correre tra un argomento e l’altro ma analizzando ciò di cui si sta parlando. Non c’è quella fretta di voler parlare di tante (troppe) cose: si preferisce concedere la meritata analisi alla storia presentata in studio. E così, si riesce anche a passare dalle ultime news (la morte di Armani e il costume/gossip con l’atteso arrivo di Harry a Londra) ai casi di cronaca ben noti al pubblico a casa (la pagina web sessista al centro di uno scandalo e la morte di Liliana Resinovich), tra collegamenti e interventi in studio.

Eleonora Daniele, in questo primo appuntamento, ha accompagnato il pubblico tra le diverse parti della puntata, sapendo ironizzare e alleggerire certi momenti (o piccoli inconvenienti tecnici) e dimostrando serietà e fermezza in altri argomenti affrontati. E ponendo anche quelle domande che, parte del pubblico, si sarà fatto da casa. Ad esempio i lunghi tempi legati alle analisi ed esami dei periti sul corpo della Resinovich (“Perché ci vogliono così tanti mesi per avere delle risposte?“). Bisogna saper parlare e capire quello che il pubblico di può chiedere da casa.

“Storie italiane” resta fedele a se stesso ed è anche questa lealtà che il pubblico sembra apprezzare da circa 13 anni: concede la giusta attenzione agli argomenti trattati senza quella frenesia tv di parlare di tutto per poi non approfondire nulla.

 

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