

Per Scommettiamo che…? è il momento della consacrazione alla sua prima edizione da programma abbinato alla Lotteria Italia, su Canale 5 Antonio Ricci piglia tutto con la doppietta di Striscia e Paperissima condotta da un’inedita coppia…
Riaccendiamo la macchina del tempo, riaccendiamo la storia della tv e i suoi sabato sera cult che hanno segnato un’epoca. Il periodo che impostiamo sul nostro computer di bordo è quella degli anni ’90, la data su cui poniamo il cono di luce è quella di sabato 28 novembre 1992.
Stop! troppa fretta? In effetti sì, è sempre bene guardare bene dove ci troviamo e cosa ruotava attorno alla tv per contestualizzare meglio sì l’epoca in cui si viveva, ma – essendo la nostra una lente d’ingrandimento inedita – soprattutto la data presa in esame.
Cosa accadeva in Italia e nel mondo il 28 novembre 1992?
Dunque, prima di prendere il telecomando e (ri)scoprire la programmazione tv di quella sera, prendiamo un qualsiasi quotidiano in mano, o guardiamo ai telegiornali della sera – sì, proprio come se fossimo all’ora di cena – per dare un quadro degli eventi politici e sociali di quel giorno.
L’incontro tra chiesa e istituzione politica
I titoli sono forti: Papa Giovanni Paolo II (ora San Giovanni Paolo II) incontra il Presidente della Repubblica di allora Oscar Luigi Scalfaro e dice che “l’Italia può farcela”, purché abbia il coraggio di reagire alla crisi economica e morale che il Paese sta attraversando. Sono mesi in cui gli scandali politici hanno incrinato la fiducia nelle istituzioni (vi dice qualcosa ‘Tangentopoli’?), e le parole del Papa sembrano un tentativo di rimettere insieme un tessuto sociale che scricchiola.

La riforma per l'”unicità della giurisdizione”
Nelle stesse pagine si parla di una delle riforme più discusse del periodo, in qualche modo di rimando all’attualità di oggi: la modifica della professione di giudice, con l’obiettivo di eliminare le nomine governative nei ruoli della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato. Una riforma che, secondo alcuni esponenti politici, punta a bloccare privilegi e incarichi troppo facili, e che viene definita “un cambiamento storico” nell’organizzazione della magistratura.
Assalto al Bambin Gesù di Roma
Anche la cronaca nera è durissima: a Roma viene raccontato un assalto armato al Bambin Gesù, con un vigilante ucciso dai banditi. Un episodio che lascia sgomento il Paese e finisce in prima pagina, uno di quei fatti che segnano l’immaginario di un’epoca dove sicurezza e paura diventano temi centrali, soprattutto a qualche mese dalla strage di Capaci e di Via d’Amelio a Palermo.
La reggia degli Asburgo a fuoco nell'”annus horribilis”
Lo sguardo si sposta poi all’Europa: la reggia degli Asburgo a Vienna va a fuoco. Cinque ore di incendio, gravi danni a interi saloni storici, mentre i quotidiani rassicurano sul salvataggio delle opere d’arte e dei cavalli lipizzani. È una notizia che colpisce perché sembra un simbolo del vecchio continente che fatica a difendere la propria memoria.
Il fatto avviene a pochi giorni da un altro clamoroso incendio, quello scoppiato nella Queen’s private chapel di Windsor, quando una tenda prese fuoco per colpa di un faro: andarono in cenere un centinaio di stanze, il fuoco divampò per quindici ore nel castello di Windsor, una delle residenze reali ufficiali. Il 1992 fu chiamato l'”Annus horribilis” dalla compianta Regina Elisabetta II.

Nasce il figlio di Stéphanie di Monaco
Come in tutti i tg, c’è anche la pagina più leggera – una delle poche dentro un quadro complessivamente pesante: a Montecarlo nasce Louis, il figlio di Stéphanie di Monaco, accolto dai giornali come il nuovo erede nella linea Grimaldi.
Questo è il mondo – e l’Italia – che fanno da sfondo alla nostra serata. Una giornata piena di tensioni politiche, emergenze sociali e notizie internazionali che rimbalzano sulle prime pagine, mentre la televisione, come sempre, prova a offrire quattro ore di normalità.
Cosa andava in onda il 28 novembre 1992 in tv?
Come detto sono i grandi canali generalisti a contendersi il pubblico con varietà, telefilm, film americani e programmi costruiti per tenere le famiglie davanti allo schermo per ore. Si comincia ovviamente dalla rete ammiraglia Rai…
Rai 1: il sabato di “Scommettiamo che…?” e il rock degli U2
Il cuore del sabato di Rai 1 – dopo il Telegiornale Uno (questo il suo nome tra il 1992 ed il 1993) e l’edizione sportiva – si apre alle 20:40, quando arriva Scommettiamo che…?, il varietà condotto da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci per la prima volta abbinato alla Lotteria Italia dopo l’epopea di Fantastico.
La puntata di quella sera è particolarmente ricca: tra gli ospiti figurano Gina Lollobrigida, Peter Ustinov, Patricia Millardet e Pippo Franco. Una lineup che riflette perfettamente l’eclettismo del programma: divi del cinema, volti della TV e icone popolari nello stesso studio. Le quattro scommesse in gara sono quelle tipiche del format:
- cercatori d’oro che devono individuare minuscoli granelli in quintali di sabbia in soli due minuti,
- un matematico impegnato a risolvere un calcolo complicatissimo in diretta,
- un pilota che deve fare una testa-coda senza fermarsi,
- e un cultore del modellismo che cercherà di spostare una Jeep usando solo una macchina radiocomandata.
In più, c’è il momento dedicato ai sosia della settimana, con imitatori di Liz Taylor, Enrico Mentana, Maurizio Costanzo, Christopher Lambert e Gianni Mazza, invitati da Frizzi e Carlucci in studio.
Pensate che la prima serata si chiude addirittura ad un orario ormai marziano oggi: prima delle 23! La seconda serata dunque vede il Telegiornale Uno – Linea Notte per gli ultimi aggiornamenti e, alle 23:15, parte Notte Rock – Speciale, collegato a Dublino con il concerto-show degli U2 legato allo Zoo TV Tour, una chiusura internazionale e decisamente originale per il sabato di Rai 1.
Rai 2 propone gialli americani, telefilm ed un’Enza Sampò…’senza scrupoli’
Rai 2 apre la serata alle 20:30 con il film Gli occhi della notte (1990) per il ciclo ‘Nel segno del giallo’. E’ diretto da Jag Mundhra, con Tanya Roberts e Andrew Stevens. Una donna cieca assiste involontariamente a un omicidio e diventa l’obiettivo del killer. Un thriller anni ’90 pieno di ombre, inseguimenti e tensione.
Alle 22 arriva il telefilm L’Ispettore Sarti con Gianni Cavina, tratto dai romanzi di Loriano Macchiavelli: un poliziesco italiano asciutto, più realistico del format americano e con il tocco ironico tipico della serialità Rai dell’epoca. L’episodio di quella sera è “Rompicapo giapponese“.
Alle 23:15 il TG2 – Notte e Meteo 2, e infine alle 23:35 Senza Scrupoli con Enza Sampò, rubrica d’attualità che analizza storie di cronaca e questioni sociali con linguaggio diretto e rigore giornalistico. In questa puntata è intitolata la “Seduzione del peccato“. Protagonisti sono i lavoratori della notte (un giornalaio, una cantante sudamericana di night e una centralinista d’albergo intervistati da Ugo Gregoretti. A questa trasmissione è legata una curiosità: la regia di Paolo Pietrangeli, per anni regista del Maurizio Costanzo Show e C’è posta per te.
Rai 3: Perry Mason indaga su un assassinio in diretta, nel talk di Catherine Spaak le ‘figlie ribelli’
Rai 3 propone alle 20:30 un grande classico: Perry Mason, il telefilm giudiziario con Raymond Burr e Barbara Hale, amatissimo dalla rete e dal suo pubblico. L’episodio trasmesso è “Assassinio in diretta”.
Alle 22:30 TG3 – Ventidue e Trenta, seguito alle 22:45 da Harem, il talk raffinato di Catherine Spaak.
La Spaak come al solito costruisce uno spazio più intimo rispetto agli altri talk della TV dell’epoca: interviste, confessioni, storie personali, spesso tutte al femminile, con un clima molto lontano dai dibattiti aggressivi degli anni ’90. “Figlie ribelli” è il tema della puntata. Le ospiti: Antonia De Mita, Lara Cardella e Marina Ripa di Meana.
Un finale elegante per una Rai 3 che amava chiudere la serata con identità e stile.
La Canale 5 che non ti aspetti, Ricci conquista il sabato e poi…spazio al teatro!
Su Canale 5 fate ben attenzione perché ci sono delle chicche davvero sorprendenti. Cominciamo con il dire che alle 20, come sempre, il TG5 di Enrico Mentana fa il punto sulle notizie della giornata (come quelle che vi abbiamo segnalato in alto all’articolo).
Ma c’è stato un tempo in cui Antonio Ricci ha conquistato il sabato sera di Canale 5. Alle 20:25 apre Striscia la Notizia (in quella edizione ‘La voce dell’incontinenza’), mentre alle 20:40 arriva Paperissima, condotto da una coppia rimasta unica nella storia del programma: Ezio Greggio e Marisa Laurito.

La nona puntata di questa terza edizione è interamente dedicata agli animali: papere, clip comiche e incidenti “bestiali”, una formula che negli anni ’90 era irresistibile per il pubblico familiare. È la classica Paperissima pre-epoca digitale: girato in studio, con pubblico, gag, contributi video anche inviati dal pubblico a casa e momenti surreali costruiti apposta per ridere senza filtri. Greggio e Laurito, trainano tutta la fascia combattendo direttamente contro il carro armato di Frizzi e Carlucci sulla Rai.
Alle 22:30 la serata prosegue con Casa Dolce Casa, la sit-com diretta da Beppe Recchia con Gianfranco d’Angelo e Alida Chelli.
Alle 23 un’altra rarità: la seconda serata di Canale 5 in passato ha avuto uno spazio dedicato al teatro! Il ciclo Teatro in TV propone: L’incerto palcoscenico, uno spettacolo teatrale diretto da Giorgio Gallione e interpretato dai Broncoviz, ovvero: Maurizio Crozza, Ugo Dighero, Marcello Cesena, Mauro Pirovano e Carla Signoris.
Italia 1: Karaoke, Van Damme e Pozzetto
Italia 1 apre con una delle sue colonne portanti dell’epoca: il Karaoke, lo storico programma itinerante condotto da Fiorello che ha portato in giro per l’Italia un format semplicissimo ma potentissimo: cantare in strada davanti a tutti. Il pubblico era giovane, stravagante, colorato: esattamente com’era l’identità della rete.
Alle 20:30 arriva il film Black Eagle (1988), action diretto da Eric Karson, con Jean-Claude Van Damme. Un agente della CIA deve recuperare un dispositivo militare caduto in mani sovietiche, ritrovandosi ad affrontare un pericoloso avversario interpretato da Van Damme. Combattimenti, adrenalina, atmosfera da guerra fredda.
Nella seconda serata, alle 22:30, una commedia molto diversa: Porca vacca (1982) con Renato Pozzetto e Laura Antonelli, diretta da Pasquale Festa Campanile. Ambientato nella campagna lombarda del 1944, racconta la goffa storia d’amore tra un contadino e una bella maestra, tra equivoci, romanticismo e comicità innocente.
Rete 4: telenovela e politica in una prima serata atipica
Anche il caso di Rete 4 ha un suo caso inedito. Partendo dal presupposto che il Tg4 della sera è sempre in onda alle ore 19, è quantomeno singolare che la rete riesca a far cominciare la sua serata con una sorta di lungo access prime time addirittura dalle 19:30! Lo fa con la telenovela Gloria, sola contro il mondo, classico melodramma sentimentale sudamericano perfetto per il pubblico affezionato del preserale. Rete 4 e le telenovelas negli anni ’90 sono state un matrimonio perfetto che ha fatto la fortuna della rete – allora fortemente di target femminile – Fininvest.
Alle 22:30 arriva Parlamento In, rubrica politica che anticipa la linea istituzionale che la rete consoliderà negli anni successivi.
Alle 23:15 un nuovo aggiornamento del TG4 e, a seguire alle 23:30, il film Piano… piano, dolce Carlotta (1964), thriller drammatico con Bette Davis e Joseph Cotten, diretto da Robert Aldrich. Un’anziana donna vive ossessionata da un delitto del passato. Una storia di follia, suspense e segreti che esplode in un grande classico del cinema noir psicologico.
TMC: thriller, musica e il tocco di Almodóvar
Arriviamo infine a TeleMonteCarlo. TMC apre alle 20:30 con Un videotape per l’assassino (1985), thriller di Marty Ohlstein con Eliot Gould e Anthony Geary. Un giornalista riceve una videocassetta collegata a un omicidio e si ritrova invischiato in una rete di indizi, ricatti e piste pericolose. Un thriller datato ma ancora efficace.
Alle 22:20 va in onda il programma musicale Viaggio al centro della musica, dedicato a personaggi, storie e sonorità dell’epoca.
A chiudere, alle 23:00, il film La legge del desiderio (1987) di Pedro Almodóvar, con Carmen Maura e Antonio Banderas. Un regista omosessuale vive una relazione tormentata con un giovane geloso e possessivo. Dramma, eros, identità e melodramma: tutto il primo, potentissimo Almodóvar.
In più
Nel novembre 1992 tiene banco anche un caso televisivo molto discusso: il ritorno della Piovra, con la messa in onda de L’ultimo segreto – La Piovra 6. La serie vede protagonisti Vittorio Mezzogiorno, Remo Girone e Patricia Millardet, e attorno al finale scoppia un vero e proprio giallo nel giallo.
La Rai dichiara ufficialmente che sono stati girati tre finali diversi, così da evitare fughe di notizie e spoiler – un problema già vissuto nella Piovra 4 – ma gli autori smentiscono.
Tra dichiarazioni incrociate, smentite e mezze verità, una cosa però è chiara: la produzione non ha alcuna intenzione di far morire definitivamente la saga. Gli stessi autori fanno sapere di avere materiale a sufficienza per eventuali futuri capitoli della serie. Morale del ‘drama’? Sono state realizzate – con varie pause – altre 4 stagioni (per un totale di 10) della serie che si è conclusa ufficialmente nel 2001. Un segno chiarissimo di quanto la Piovra fosse ancora un fenomeno gigantesco, capace di far discutere stampa, pubblico e perfino dirigenze televisive.






