

Il primo impegno su un set per Paola Cortellesi dopo il successo di C’è ancora domani non sarà sul grande schermo, ma su Sky, con Petra 3. Un ritorno senza fretta per non cavalcare l’onda del successo e godersi il presente
Quando è cambiata la vita di Paola Cortellesi? Non quando, a soli 13 anni, ha cantato l’iconica sigla di Cacao Meravigliao; neanche quando la Gialappa’s Band l’ha scelta per suoi vari Mai dire nei primi anni Duemila, né quando ha affiancato Simona Ventura a Sanremo nel 2004 o quando ha vinto, nel 2011, il suo primo David di Donatello per Nessuno mi può giudicare. La vita di Paola Cortellesi è cambiata due anni fa, nel 2023, quando il suo primo film da regista C’è ancora domani è diventato un fenomeno da box office e un caso, e molto altro.
Film evento di quell’anno (oltre 36 milioni di incasso, il più visto nel 2023 in Italia), proposto e riproposto nelle sale cinematografiche, attesissimo in tv (a trasmetterlo per primo è stato Sky la sera di Pasqua 2024) e in streaming (su Netflix prima, sulle altre piattaforme poi), con la storia di Delia e della sua decisione non semplice di ribellarsi a una vita di imposizioni da parte di un patriarcato dilagante sia nel 1946 come oggi, Paola Cortellesi si è espressa al suo meglio. Come interprete, come sceneggiatrice, come regista. Insomma, come artista.
Un successo da affrontare con la giusta testa

Una scena di C’è ancora domani
Paola Cortellesi ha cercato di affrontare quel successo, che continua ancora oggi (il film non è ancora andato in onda in chiaro, ma siamo certi che quando sarà assisteremo ad un nuovo record, questa volta di ascolti), nella maniera più saggia possibile: prendendosi tempo e con la pazienza necessaria di chi sa di essere attesa al varco della sua prossima opera. Perché sì, lo ha detto lei stessa: dirigerà altri film, racconterà altre storie, cercherà nuovi personaggi.
L’importante era ed è non farlo cavalcando l’onda del successo e facendosi accecare dalla fretta di battere il proverbiale ferro caldo. E Cortellesi, che di esperienza e professionalità ne ha maturata tanta, sa che per il suo ritorno al cinema serve la storia giusta. Quando sarà, la accoglieremo con grande curiosità e gioia. Ma ehi, non c’è solo il cinema.
Il tempismo giusto cade dal… Sky: riecco Petra

Petra 3 (foto di Francesca Cassaro)
Ecco che allora, complice una fortunata tempistica legata all’apertura del set, il primo impegno di Paola Cortellesi dopo C’è ancora domani non sarà al cinema, ma in tv, su Sky. Ad ottobre andrà infatti in onda sulla pay tv e in streaming su NOW la terza stagione di Petra, la serie tv diretta da Maria Sole Tognazzi e prodotta da Sky Studios e Cattleya (con Beta Film) tratta dai libri di Alicia Giménez-Bartlett editi da Sellerio.
Due nuovi episodi (che si aggiungono agli otto delle prime due stagioni) tratti da Il silenzio dei chiostri e Gli onori di casa, che rivedranno Cortellesi-Petra a fianco del fido Monte-Andrea Pennacchi, sullo sfondo una Genova capace di rispecchiare il carattere brillante e onesto. Cortellesi, quindi, riparte da qui: un titolo su cui aveva già lavorato, che ha riscosso buoni consensi di critica e di pubblico ma lontano dal clamore di quel grande schermo che l’aspetta.
Un ritorno senza fretta: la giusta filosofia

Andrea Pennacchi in Petra 3 (foto di Francesca Cassaro)
Il suo sembra essere un ritorno sulle scene che non ha fretta, che vuole godersi il momento e che al tempo stesso vuole evitare passi affrettati. Perché di progetti, in questi due anni, Cortellesi ne deve aver sentiti e visionati tanti, ma ha saputo resistere alla tentazione di approfittarne e di, magari, sbagliare.
Quanto è insolito, sopratutto oggi, capire che a volte è meglio aspettare, prendersi il proprio tempo e ascoltare se stessi per capire il proprio prossimo passo? In fondo la Cortellesi-filosofia era chiara fin dal titolo della sua opera prima: non tutto si deve decidere oggi, per le scelte importanti, a volte, C’è ancora domani.