Netflix costruirà un proprio Reality Universe: quando il genere sa fidelizzare più di una serie tv
Reality show Netflix

Un universo basato sui propri reality show e suoi suoi protagonisti:la nuova sfida di Netflix, che segue il modello Disney+ ed NbcUniversal

Avete presente l’MCU, il Marvel Cinematic Universe? Un mondo in cui tutti i personaggi Marvel sono buoni per fare un film, una serie, un cartone…. Fino a interagire tra i vari prodotti, creando intrecci e rimandi che rendono lo spettatore dipendente da quello che, appunto, diventa un vero e proprio universo. Ecco, Netflix sta cercando di fare lo stesso, ma dimenticatevi i supereroi.

L’operazione della piattaforma di streaming più famosa al mondo è di creare un proprio universo… reality. Avete capito bene: in quel della grande N si sono resi conto di avere un tesoretto che potrebbe regalare ancora più soddisfazioni (e ore di visualizzazione), ovvero i vari reality show prodotti in questi anni, con personaggi diventati iconici e super popolari.

Too Hot To Handle, uno dei reality di successo di Netflix

Ecco, allora, l’idea di Netflix: fare in modo che Tizio, protagonista del reality X, possa finire anche nel cast del reality Y, così come Caio, che ha partecipato a quell’altra serie, potrebbe comparire da tutt’altra parte. Il tutto, però, ovviamente con il comune denominatore che è la piattaforma di distribuzione.

Un progetto ambizioso, di cui ha recentemente parlato Jeff Gaspin (VP Unscripted Series di Netflix), ma assolutamente comprensibile. Pensateci bene: se devo lanciare un nuovo titolo e faccio in modo che al suo interno compaiano dei volti già noti perché protagonisti di un altro reality di successo, è più facile che il pubblico inizi a seguire anche la novità. Inoltre, si crea un processo di fidelizzazione non solo verso i prodotti ma anche verso gli stessi personaggi.

Love is Blind, altro reality disponibile su Netflix

Esempio: conosco Mario, so che il suo ruolo è quello del “cattivo”, se lo vedo in un’altra serie so bene che porterà un po’ di pepe grazie al suo carattere, e non me lo voglio proprio perdere. Oppure: sono un fan di Grazia, che sa sempre come mettere il turbo ai party. Se la chiamano in un altro reality dove tra i protagonisti c’è qualcuno che fa per lei, chissà cosa potrebbe succedere: I’m in!

E così, Netflix sdogana il reality come altro genere da cui attingere un pubblico sempre più fidelizzato. E forse, proprio dai reality può trovare quel pubblico che davvero resterà fedele alla piattaforma. Perché se i fan di serie estremamente popolari (e dei loro spin-off) come Stranger Things, Bridgerton, Squid Game e Mercoledì possono decidere di interrompere l’abbonamento in attesa dei nuovi episodi, con i reality questo diventa più difficile, perché ce ne sono di più (con personaggi presi da altri prodotti già distribuiti, e quindi con una fidelizzazione in parte già portata a casa) e, soprattutto, sono più veloci di realizzare. Quindi lo spettatore o spettatrice di reality resterà più facilmente abbonato rispetto a chi deve aspettare minimo due anni per vedersi la nuova stagione della sua serie preferita, no?

The Kardashians è uno dei reality show più seguiti su Disney+

In questo senso, Netflix, va detto, non ha inventato niente. La creazione di Reality Universe è qualcosa che stanno già facendo Disney ed NbcUniversal sulle loro piattaforme, Disney+ e Peacock, che possono avvalersi anche dell’elemento della cross-medialità, cosa che su Netflix si ferma ai videogame scaricabili e ai social. Disney, ad esempio, può contare sulla generalista Abc, mentre NbcUniversal sulla Nbc: in entrambi i casi un prodotto può essere distribuito prima in streaming e poi in tv o viceversa, aumentando il pubblico potenziale e creando un mondo unscripted che può sfruttare differenti linguaggi.

In Italia qualcosa del genere manca, semplicemente perchè non ci sono piattaforme con una potenza di fuoco simile. Va però notato il caso di Ballando con le Stelle, show bandiera di Raiuno che negli ultimi anni ha ritrovato smalto (e affetto del pubblico) anche grazie agli spin-off, da Ballando on the road a Ballando segreto (quest’ultimo su RaiPlay), fino al recente Sognando Ballando con le stelle. Prodotti che ruotano intorno al programma madre ma che danno elementi di affezione l’uno verso l’altro, creando una fan base sempre più affiatata.

Parte del cast di Physical Italia: da 100 a 1, prossimamente su Netflix

Su Mediaset, invece, c’è l’universo De Filippi, che nei suoi programmi tende spesso a chiamare e richiamare personaggi già visti in altre sue produzioni: chi ha partecipato a Temptation Island potrebbe diventare tronista o corteggiatrice o chi ha partecipato ad Amici l’anno dopo potrebbe farne ancora parte, ma nel corpo di ballo.

Netflix Italia è ovviamente ben lontano da queste logiche, anche se il nostro catalogo si sta arricchendo di reality made in Italy. Dopo Summer Job, sono giunte le versioni nostrane di Nuova Scena e Too Hot to Handle, a cui seguiranno a breve Love is Blind e l’appena annunciato Physical: da 100 a 1, tutti titoli che hanno già avuto versioni all’estero. La prossima volta che vi dicono che il reality è fuori moda, non credeteci.

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