

Sarcastico, irriverente e diverso dai soliti film di Natale, Il Grinch è diventato un appuntamento fisso della tv. Ecco tutti i passaggi televisivi, gli ascolti e perché continua a tornare ogni Natale.
Raccontare oggi Il Grinch significa osservare come un film arrivato all’inizio degli anni 2000 sia diventato un altro dei punti fermi delle feste televisive. Non per i grandi numeri o per l’effetto evento, ma per la sua capacità di tornare ogni anno, adattarsi ai cambiamenti della TV e continuare a parlare a pubblici diversi e – per di più – sempre nello stesso periodo.
Dentro questo meccanismo, il Grinch si è inserito nel tempo come un film che la televisione italiana ha adottato con discrezione, facendolo scivolare tra le pieghe del palinsesto natalizio fino a trasformarlo in una presenza costante. Prima come titolo da prima serata, poi come appuntamento della vigilia, infine come film capace di reggere qualunque collocazione, dal pomeriggio al preserale.
Dal cinema al piccolo schermo: una lunga fedeltà a Italia 1
Arrivato in chiaro nel 2003, Il Grinch ha costruito il suo rapporto con il pubblico esclusivamente attraverso Italia 1. A differenza di altri classici natalizi (come Una poltrona per due), non è mai stato “blindato” in prima serata, ma ha vissuto una programmazione molto più elastica: prime time, preserale, pomeriggi della vigilia, perfino fasce marginali.
Una scelta che nel tempo si è rivelata vincente. Il film ha dimostrato di tenere ascolti decorosi in qualsiasi fascia, diventando un titolo di fiducia per il palinsesto natalizio Mediaset.
La trama: una favola storta che parla (anche) agli adulti
La storia è ambientata a Whoville, una cittadina interamente votata al Natale: decorazioni esagerate, allegria ostentata, consumismo spinto. Sopra la città, isolato su una montagna, vive il Grinch, una creatura verde, solitaria e scontrosa che detesta tutto ciò che riguarda le feste.
Attraverso un lungo flashback scopriamo che il Grinch non è sempre stato così: da bambino è stato emarginato, deriso per il suo aspetto e incapace di trovare un posto nella comunità. Da qui nasce il suo rifiuto del Natale, percepito come una festa falsa, rumorosa e ipocrita.
La decisione di rubare il Natale – travestendosi da Babbo Natale e svuotando Whoville di regali e addobbi – sembra l’atto finale di una vendetta personale. Ma l’incontro con Cindy Lou, una bambina che crede ancora nel valore autentico delle feste, ribalta il senso della storia. Quando gli abitanti di Whoville continuano a festeggiare anche senza pacchi e luci, il Grinch comprende che il Natale non è negli oggetti, ma nelle persone.
È in quel momento che il film smette di essere solo una commedia grottesca, fa il giro e diventa una favola sorprendentemente emotiva.
Jim Carrey, il vero cuore del film
Gran parte del successo de Il Grinch passa da Jim Carrey, protagonista assoluto e completamente trasformato. Il suo Grinch è fisico, nevrotico, iperbolico, ma anche profondamente malinconico.
Curiosità
- Il trucco prostetico richiedeva fino a tre ore di applicazione quotidiana
- All’inizio Jim Carrey ebbe grandi difficoltà a sopportarlo e fu seguito da uno specialista per gestire la claustrofobia
- Il costume era così pesante da richiedere un vero e proprio allenamento fisico
- Dietro la macchina da presa c’è Ron Howard, che ha scelto di non addolcire troppo il personaggio, mantenendo la sua vena sarcastica e disturbante
Un mix che rende Il Grinch uno dei film natalizi meno convenzionali mai arrivati in TV.
Tutti i passaggi de Il Grinch nella tv (in chiaro)
Ecco quante volte è passato Il Grinch sotto l’albero…ops! in Tv (dati aggiornati al 2024).
| # | Data | Rete | Fascia | Spettatori | Share |
|---|---|---|---|---|---|
| 1 | 11/12/2003 (prima visione) | Italia 1 | Prime Time | 3.284.000 | 12,4% |
| 2 | 13/12/2005 | Italia 1 | Prime Time | 2.778.000 | 10,9% |
| 3 | 02/12/2006 | Italia 1 | Prime Time | 2.369.000 | 9,6% |
| 4 | 24/12/2007 | Italia 1 | Preserale | 1.829.000 | 9,8% |
| 5 | 29/11/2008 | Italia 1 | Preserale | 1.972.000 | 8,9% |
| 6 | 26/12/2009 | Italia 1 | Preserale | 1.504.000 | 7,3% |
| 7 | 24/12/2010 | Italia 1 | Pomeriggio | 1.349.000 | 10,3% |
| 8 | 24/12/2011 | Italia 1 | Pomeriggio | 1.999.000 | 12,4% |
| 9 | 22/12/2012 | Italia 1 | Pomeriggio | 1.141.000 | 6,3% |
| 10 | 17/12/2013 | Italia 1 | Notte | 510.000 | 6,2% |
| 11 | 24/12/2014 | Italia 1 | Pomeriggio | 1.300.000 | 9,3% |
| 12 | 24/12/2015 | Italia 1 | Preserale | 1.518.000 | 7,9% |
| 13 | 24/12/2016 | Italia 1 | Preserale | 1.302.000 | 7,1% |
| 14 | 24/12/2017 | Italia 1 | Preserale | 1.204.000 | 6,4% |
| 15 | 08/12/2018 | Italia 1 | Prime Time | 1.270.000 | 6,1% |
| 16 | 24/12/2019 | Italia 1 | Preserale | 1.230.000 | 6,9% |
| 17 | 24/12/2020 | Italia 1 | Preserale | 1.354.000 | 6,0% |
| 18 | 24/12/2021 | Italia 1 | Preserale | 1.278.000 | 7,0% |
| 19 | 24/12/2022 | Italia 1 | Preserale | 894.000 | 6,1% |
| 20 | 24/12/2023 | Italia 1 | Prime Time | 1.122.000 | 7,3% |
| 21 | 24/12/2024 | Italia 1 | Preserale | 1.202.000 | 7,5% |
| 22 | 24/12/2025 | Italia 1 | Preserale | — | — |
Al debutto, tra il 2003 e il 2006, il film viene trattato come un titolo forte da prima serata, con ascolti superiori ai 3 milioni e share stabilmente in doppia cifra. È la fase in cui Italia 1 lo propone come evento natalizio vero e proprio, capace di parlare a un pubblico trasversale.
Questo è il promo di lancio della prima tv, trasmessa l’11 dicembre 2003.
Dal 2007 in poi cambia progressivamente collocazione. Il film scivola verso la pre-serata della Vigilia, diventando un appuntamento sicuramente riconoscibile, ma meno centrale. Gli ascolti si assestano intorno a 1,5–2 milioni, con share comunque solidi per la fascia, segno di una fedeltà del pubblico che resiste anche fuori dal prime time.
Negli anni 2010, Il Grinch diventa a tutti gli effetti un jolly di palinsesto: funziona nel pomeriggio, regge in preserale, viene sperimentato persino in orari marginali senza mai uscire davvero dal radar natalizio. I numeri non sono più quelli dell’evento, ma la continuità è costante.
Negli ultimi anni, la collocazione si stabilizza quasi definitivamente nel preserale del 24 dicembre, dove il film viaggia attorno a 1–1,3 milioni di spettatori con uno share compresi tra il 6 e il 7,5%. Non è più un titolo chiamato a fare il botto, ma uno di quelli che garantiscono presenza e atmosfera.
Un film che prende in giro il Natale, ma che – paradossalmente – a Natale ci torna sempre.






