

L’ospitata (poi saltata per influenza) da Fazio sul Nove è l’ultima di una serie di apparizione della giovane ambientalista svedese nella tv italiana, che l’ha sempre cercata per programmi di informazione e approfondimento. All’estero Thunberg è anche protagonista di altri generi tv, ma mai cadendo nel presenzialismo a tutti i costi
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Era il 2018: una quindicenne svedese si sedette da sola davanti al Parlamento con un cartello che diceva Skolstrejk för klimatet (Sciopero scolastico per il clima). Da allora, Greta Thunberg è diventata qualcosa di più di un’attivista: un simbolo globale, protagonista di gesti eclatanti e figura che i mass media, in primis la tv, hanno sempre più cercato.
Pian piano la sua notorietà è uscita dai confini di casa, permettendole di fare sentire la sua voce anche in altri Paesi, Italia compresa. Greta Thunberg è diventata una figura spesso citata nei nostri telegiornali e, talvolta, anche ospite di alcuni talk show. Perché l’ospitata annunciata a Che Tempo Che Fa sul Nove (poi saltata per influenza, ma con promessa di recuperare prima possibile) non è un debutto per la giovane svedese sulla tv italiana.
L’attivismo di Greta Thunberg
Quella che inizialmente era una protesta solitaria ha raccolto sempre più consensi tra i suoi coetanei e non solo, dando vita in poco tempo al movimento Fridays for Future, capacissimo di mobilitare milioni di giovani in tutto il mondo. Nel 2019 Thunberg ha parlato alla United Nations, ha attraversato l’Atlantico in barca a vela per abbattere l’impronta del suo viaggio, e ha pronunciato il celebre «How dare you?», che ha fatto il giro del pianeta.
Da quel momento il suo nome è diventato sinonimo di lotta ambientale, riconoscimenti internazionali e copertine-icona. E proprio lo schermo televisivo ha presto imparato a inseguirla: in Italia e all’estero ogni sua apparizione è diventata un piccolo evento mediatico, un segnale che la questione climatica rientra nel dibattito pubblico.
Perché la tv invita Greta Thunberg?
La televisione la cerca perché Greta Thumberg rappresenta un segnale forte, sia verso i suoi coetanei che verso i più adulti: è giovane, riconoscibile, carica di simbolismo. Le sue apparizioni non seguono una programmazione fissa, ma sono concentrate nei momenti in cui l’agenda pubblica richiede una spinta sull’urgenza climatica. In Italia le sue ospitate sono state sporadiche ma con grande risonanza; all’estero, invece, la frequenza e i formati (dai late-show ai documentari passando per alcuni speciali) sono più numerosi e diversificati.
Greta Thunberg in Italia: prima di Fazio… da Fazio
La presenza nella tv italiana di Greta Thunberg non è stata così assidua come all’estero. A cercarla, da noi, sono stati soprattuto i programmi di informazione e di approfondimento sull’attualità. Escludendo le interviste raccolte dai telegiornali, Thunberg è stata ospitata per la prima tv in Italia da Corrado Formigli e da Piazzapulita.
Era l’aprile 2019 e il giornalista la intervistò durante la sua visita a Roma, in corrispondenza della crescita del movimento Fridays for Future in Italia. Per l’occasione Thunberg incontro anche Papa Francesco: Formigli uscì dagli studi de La 7 per raggiungerla e ottenere un’intervista esclusiva, la prima per l’Italia.
Poco più di un anno dopo toccò a Fabio Fazio, che nell’ottobre 2020 la ospitò in collegamento ospitata in prima serata su Rai 3 in Che Tempo Che Fa. L’occasione fu un rilancio mediatico del tema legato al clima nel pieno della pandemia. Prima di intervistarla, Fazio la fece salutare da Jane Fonda, che l’anticipò in scaletta.
2021, ancora La 7 cerca Greta Thunberg. Questa volta, però, è l’occhio attento della telecamera di Diego Bianchi in arte Zoro che, a settembre, all’interno di Propaganda Live la incontrò a Stoccolma, in occasione dei tre anni dalla nascita di Friday for Future
Arriviamo così al 2025. Di nuovo Fabio Fazio, di nuovo Che Tempo Che Fa, ma questa volta sul Nove. Un’influenza ha fatto saltare questa ospitata, a meno di un mese dalla fine della detenzione in Israele, terminata lo scorso 6 ottobre con il suo arrivo all’aeroporto di Atene. Il 1° settembre l’attivista svedese si era imbarcata da Barcellona alla volta di Gaza insieme alla Global Sumud Flotilla, la più grande missione umanitaria civile della storia, di cui è tra gli organizzatori, viaggiando fino alla notte del 1° ottobre, quando le imbarcazioni sono state intercettate dalla marina israeliana e tutti gli attivisti, circa 400 persone, sono stati arrestati e portati al porto israeliano di Ashdod.
Greta Thunberg nella tv straniera
Greta Thunberg è un personaggio di rilevanza internazionale. Ben presto il suo attivismo e la sua determinazione hanno attirato l’attenzione di redazioni e programmi, come da noi. Ma se l’Italia l’ha ospitata all’interno di programmi legati all’informazione, negli Stati Uniti ad esempio Thunberg è comparsa anche in spettacolo più leggeri, come i late-night (da citare le ospitate al Daily Show con Trevor Noah e -in collegamento- al Late Show con Stephen Colbert), che la portano sul palco dell’intrattenimento politico-pop.
Immancabili, però, i documentari e speciali (ad esempio Greta Thunberg: A Year to Change the World della Bbc), che narrano la sua storia e la inseriscono in un racconto più lungo e strutturato, oltre che più in linea con il suo attivismo. Senza dimenticare le interviste rilasciate ai telegiornali, che la rendono un volto riconoscibile anche fuori dall’ambito esclusivamente ambientale.
La forza di Greta
Thunberg, in ogni sua ospitata tv, non ha tratto profitto per la sua visibilità. Il suo patto con chi la segue dal 2018 non viene mai tradito, grazie alla scelta di comparire solo in determinate occasioni, senza abusare della sua influenza. La sua forza, insomma, non è la ripetizione, ma la capacità di diventare, in momenti storici precisi, il segnale che indica “questa è una questione che conta” ad un pubblico di massa, lontano (anche se oggi in misura minore rispetto al passato) dalle sua battaglie, che sono sempre più le nostre.








