Elf è il comfort movie di natale che arriva quando serve: tutti i passaggi in tv
Elf passaggi televisivi

Ci sono natali cinici, natali amari e Natali ironici: Elf sceglie di restare ingenuo. E la televisione lo ha premiato nel tempo.

Nel racconto natalizio che la televisione costruisce ogni anno nei suoi palinsesti, Elf occupa un posto particolare. Non osserva il natale con disincanto, non lo mette sotto processo, non lo smonta pezzo per pezzo. Fa qualcosa di più rischioso: si schiera apertamente dalla parte dell’infanzia, anche quando l’infanzia sembra fuori luogo o appare come imbarazzante.

Elf – Un elfo di nome Buddy racconta un mondo adulto che ha smesso di credere, di giocare, di esporsi emotivamente. E lo fa mettendogli davanti un protagonista che non sa adattarsi, non sa “stare al suo posto”. Buddy non è un bambino da proteggere, è un adulto che rifiuta di diventare cinico. Ed è proprio questo a renderlo destabilizzante.

In mezzo ai natali televisivi più amari (Parenti serpenti) o più sarcastici (Il Grinch), Elf rappresenta l’altra estremità dello spettro: la scelta di non difendersi, di continuare a credere anche quando sembra ingenuo. La tv lo ha capito nel tempo, adottandolo con discrezione e lasciandolo sedimentare anno dopo anno, fino a trasformarlo in una presenza fissa delle feste.

Ed è proprio da qui che nasce la sua storia.

ELF

La trama: crescere senza diventare cinici

Buddy è un neonato che, per errore, finisce nel sacco di Babbo Natale e viene portato al Polo Nord, dove cresce convinto di essere un elfo. Il problema emerge col tempo: Buddy cresce troppo, è goffo, lento, inadatto a un mondo fatto di misura, precisione e produttività.

Quando scopre la verità sulle sue origini, decide di partire per New York alla ricerca del padre biologico, Walter Hobbs, un editore freddo, iper-razionale, totalmente allergico a tutto ciò che non produce risultati immediati. Il loro incontro non è solo uno scontro generazionale, ma una frattura emotiva: Buddy entra in un mondo che non parla più la sua lingua.

La forza del film sta tutta qui. Buddy non cambia per adattarsi alla realtà che incontra. È la realtà che, poco alla volta, viene messa in crisi dalla sua presenza. Il suo entusiasmo eccessivo, la fiducia totale negli altri, la gioia incontrollata diventano elementi di disturbo in una città che ha smesso di concedersi tempo e leggerezza.

Il Natale, in Elf, non arriva come miracolo improvviso. Arriva quando qualcuno sceglie di credere senza tornaconto, anche a costo di sembrare ridicolo. Ed è questo che rende il finale efficace.

Will Ferrell e la costruzione di un’icona

Gran parte dell’identità del film passa da Will Ferrell, che costruisce Buddy come un personaggio ingenuo, mai ironico su se stesso. Il suo Buddy prende il Natale sul serio, fino in fondo.

Alla regia c’è Jon Favreau, che sceglie consapevolmente di non smorzare l’eccesso del protagonista, lasciandolo debordare. È una scelta rischiosa, ma decisiva per la longevità del film.

Curiosità

  • Molte scene ambientate a New York furono girate senza comparse, sfruttando le reazioni spontanee dei passanti
  • Will Ferrell mangiò davvero grandi quantità di zucchero nelle scene più note, accusando poi un vero malore…
  • Il costume di Buddy era volutamente rigido per accentuarne i movimenti innaturali
  • Negli Stati Uniti Elf è diventato uno dei film natalizi più programmati di sempre. Durante le festività natalizie 2025 è replicato più volte su AMC TV (USA)

 

# Data Rete Fascia Spettatori Share
1 02/01/2006 Canale 5 (prima tv) Prime Time 3.878.000 14,8%
2 12/12/2007 Italia 1 Prime Time 3.471.000 13,6%
3 19/11/2008 Italia 1 Prime Time 3.365.000 13,3%
4 14/12/2009 Italia 1 Prime Time 2.768.000 10,3%
5 20/11/2010 Italia 1 Preserale 2.193.000 9,3%
6 18/12/2011 Italia 1 Access Prime Time 1.829.000 6,8%
7 30/11/2013 Italia 1 Preserale 1.421.000 6,0%
8 24/12/2014 Italia 1 Preserale 1.508.000 7,7%
9 23/12/2015 Italia 1 Preserale 996.000 4,3%
10 25/12/2016 Italia 1 Preserale 1.085.000 5,4%
11 06/12/2017 Italia 1 Prime Time 1.088.000 4,6%
12 23/12/2018 Italia 1 Preserale 697.000 3,3%
13 25/12/2019 Italia 1 Preserale 1.024.000 5,5%
14 24/12/2020 Italia 1 Seconda serata 816.000 8,2%
15 25/12/2021 Italia 1 Preserale 876.000 4,5%
16 24/12/2022 Italia 1 Preserale 741.000 4,7%
17 24/12/2023 Italia 1 Preserale 705.000 4,0%
18 25/12/2024 Italia 1 Pomeriggio 709.000 6,5%

In Italia Elf arriva in chiaro nel 2006, con la prima visione su Canale 5. Dall’anno dopo in avanti il film trova la sua vera casa su Italia 1, che lo ripropone con costanza, anno dopo anno con un unica pausa nel 2012.

Dal 2013 Elf è in palinsesto senza interruzioni, ma la collocazione cambia nel tempo: inizialmente prime time, poi preserale, Vigilia e giorni immediatamente precedenti al Natale. Un percorso tipico dei film che smettono di essere “novità” e diventano compagnia, capaci di funzionare anche fuori dalle fasce nobili.

Con la messa in onda di venerdì 26 dicembre 2025 alle 14:15 su Italia 1, il film arriva al suo 19mo passaggio totale.

Cosa ti lascia guardare Elf?

Alla fine, Elf non è il film che ti dice che il natale è magico, ti chiede perché hai smesso di comportarti come se potesse esserlo. Buddy non salva il mondo, non risolve i problemi degli adulti, non rende New York un posto migliore. Fa qualcosa di più semplice e più scomodo: resta fedele a se stesso, anche quando tutti gli altri hanno deciso di proteggersi dietro il cinismo.

Torna ogni anno per ricordare che credere, entusiasmarti, esporsi emotivamente non è una debolezza da correggere, ma una scelta da rivendicare. E finché ci sarà bisogno di qualcuno che lo ricordi, Buddy continuerà a trovare posto. In tv, e un po’ anche dentro chi lo guarda.

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