

All’s Fair debutta al primo posto su Hulu in America ma viene stroncata dalla critica. Ma l’attenzione mediatica continua ad accompagnare il nuovo progetto di Ryan Murphy…
Ha debuttato in questi giorni la nuova serie – disponibile su Disney+ – che vede la firma di Ryan Murphy, la mente creativa che ha dato vita a titoli cult come Glee e American Horror Story. Ma il suo legal drama, All’s Fair, ha debuttato con recensioni incredibilmente negative nelle prime ore dal suo esordio. Un riscontro decisamente raro: la serie ha ottenuto un 0% da parte della critica sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, alzandosi poi fino ad un 5% nei giorni successivi. Inizialmente il punteggio si basava su sole otto recensioni (mentre adesso sono 20) e vede un parere che arriva al 66% da parte del pubblico (con oltre 1000 giudizi).
Dalla trama che ha accompagnato l’esordio della serie tv, All’s Fair racconta la storia di un team di avvocatesse divorziste che lasciano un ambiente a predominanza maschile per aprire il proprio studio: “le discussioni e l’amore sono un campo di battaglia, queste donne non si limitano a giocare, ma cambiano il gioco”. La serie vede come protagonisti nomi di spicco del cinema e della tv: Glenn Close, Naomi Watts, Kim Kardashian, Niecy Nash, Sarah Paulson e Teyana Taylor. Il Times ha definito All’s Fair “il peggior drama televisivo mai realizzato”, aggiungendo che la serie “è così brutta che non è nemmeno piacevole”.
L’Hollywood Reporter ha puntato il dito anche contro la recitazione di Kim Kardashian: “La sua interpretazione, rigida e priva di qualsiasi nota autentica, è esattamente ciò che la sceneggiatura, anch’essa rigida e priva di qualsiasi nota autentica, merita. La sua stessa presenza, che riesce a generare entusiasmo e poco altro, sembra appropriata per una serie che sembra non voler essere guardata, ma piuttosto sfruttata per spunti virali”.
E proprio lei, Kim Kardashian, ha ironizzato sulle aspre critiche legate ad All’s Fair, scrivendo via social:
Avete seguito lo show più acclamato dalla critica dell’anno!?!?!? All’s Fair è ora in streaming su @hulu e @disneyplus
La replica di Glenn Close è stata ancora più ficcante. L’attrice ha risposto alle dure recensioni con un post su Instagram collegato al suo film di successo del 1987 “Attrazione fatale”. Ha condiviso, nelle scorse ore, un’immagine fatta a mano che la ritrae insieme alle sue co-protagoniste attorno a una pentola con la scritta “stufato di coniglio critico“. Un chiaro riferimento alla sua pellicola cult girata insieme a Michael Douglas con la scena simbolo del coniglio…

Glenn Close ha anche raccontato che proprio quel suo film è stato un collante per riunire tutto il cast, soprattutto dopo aver scoperto che la Kardashian non aveva mai visto il thriller candidato all’Oscar;
È venuto fuori che Kim non aveva mai visto ‘Attrazione fatale’. Così ci siamo detti che avremmo dovuto riunirci tutti e fare un pigiama party a guardare ‘Attrazione fatale’, e guardare Kim che guardava ‘Attrazione fatale’. E così abbiamo fatto
A difendere la serie è intervenuto anche il regista, Anthony Hemingway, che ha invitato le persone a seguire l’evoluzione del racconto:
Non piacerà a tutti. Potresti ricevere delle critiche, mentre ci sono un milione di altre persone che lo adorano. Credo che la serie sia uno specchio per ogni persona che la guarda. La domanda è: riesci a connetterti o a relazionarti con essa, e a vederci dentro? Potrebbe essere fuori dalla tua portata, potrebbe non essere qualcosa con cui puoi entrare in sintonia, e penso che questo valga per qualsiasi cosa venga presentata sullo schermo. Non affrontatela con un atteggiamento così critico o letterale. Ha un tono diverso e si evolverà nel tempo; diventerà più umana.
Nonostante le recensioni non positivi, la serie tv ha debuttato al primo posto su Hulu, conquistando l’attenzione del pubblico e scalando la classifica dei titoli più visti.
E probabilmente sarà così anche nei prossimi episodi, a sottolineare come – nonostante recensioni negative – spesso il clamore e il far parlare di sé (insieme alla fama di Ryan Murphy e del cast stellare di attrici) siano comunque una linfa vitale per il “successo” di un titolo.






