

Mattoni a vista, insegne luminose e pacchi azzurri iconici: lo storico game show di Rai 1 si rinnova con uno studio che sfrutta tutto il Teatro delle Vittorie, tra platea, arena centrale e galleria.
Il ritorno di Affari Tuoi non è soltanto un appuntamento televisivo, ma è anche un vero e proprio racconto scenografico. Lo studio che ospita il game show condotto da Stefano De Martino al Teatro delle Vittorie si presenta infatti totalmente rinnovato come un perfetto equilibrio tra memoria e innovazione: un luogo che richiama il fascino del teatro all’italiana e allo stesso tempo strizza l’occhio alle estetiche televisive contemporanee.
Erano gli Affari Tuoi del 2003
La nuova scenografia di Affari Tuoi incrocia tracce del suo passato originario. Il tavolo rotondo, protagonista indiscusso del centro scena, riaffiora con una forma familiare e identica alla sua prima incarnazione, quella Bonolissiana del 2003, sebbene oggi rivestito di un legno più luminoso e rifinito con eleganza moderna.
I celebri pacchi azzurri, sigillati come allora in ceralacca rossa, riaffermano il loro ruolo iconico, mantenendo quell’aspetto artigianale che ha fatto il successo del format fin dall’esordio. La disposizione semicircolare dei concorrenti, con i loro mazzi di pacchi davanti, torna con nuova forza scenica, arricchita da cornici LED e una regia più orchestrata.
E ancora, il fondale-magazzino non è un mero richiamo ma una nostalgia viva: scaffalature dense di oggetti—scatole, strumenti vintage, globi—sostituiscono le vecchie pareti di mattoni blu e scale rosse, trasmettendo la stessa idea di “magazzino delle storie”, ma con una patina di eloquenza teatrale. È come se la scenografia di oggi fosse il fratello maggiore di quella del 22 anni fa: conserva i geni estetici originali, li onora e li reinventa su scala più matura e monumentale.
Com’è oggi…
Ed ora prendiamo una lente di ingrandimento ed esaminiamo com’è il nuovo arredamento scenografico progettato da Chiara Castelli, figlia dello scenografo Gaetano.
Il cuore del programma resta immutato: i pacchi azzurro polveroso, legati con lo spago e sigillati in ceralacca rossa, sono disposti sulle postazioni dei venti concorrenti, riuniti in un grande banco emiciclico. Le loro posizioni sono sottolineate da cornici LED blu che non solo rendono leggibile la grafica delle regioni, ma contribuiscono a dare un’impronta visiva moderna al format. Alle loro spalle, le scaffalature in legno custodiscono scatole da archivio, globi, vecchi strumenti scientifici e microfoni vintage: oggetti “di bottega” (memoria del format), alternate a grandi finestre luminose che danno profondità.
Le pareti in mattoni a vista evocano un’atmosfera industriale, quasi da loft, su cui si innestano grandi finestre a quadri di vetrocemento retroilluminate. Queste superfici non sono mai statiche, ma cambiano colore e temperatura luminosa a seconda dei momenti della puntata, trasformandosi in quinte vive capaci di accompagnare il ritmo del gioco.
Lo spazio scenico trova il suo fulcro nella pedana circolare centrale in legno chiaro, sulla quale si erge il tavolo rotondo attorno a cui si consuma la partita. Un arredo volutamente semplice, che contrasta con la monumentalità del set e riporta la tensione su un piano umano e familiare.
Gli occhi dello spettatore, però, non possono non essere catturati dalle due grandi icone visive dello studio. Da un lato, la scritta “AFFARI TUOI” in outline giallo che domina la balconata superiore come un’insegna teatrale; dall’altro, la freccia luminosa verticale “Dottore”, che indica la zona misteriosa da cui arrivano le offerte dell’ormai celebre personaggio pronto a rimescolare le carte. Sono elementi di brand identity determinanti, che radicano immediatamente lo show nell’immaginario collettivo.
La scelta del pacco in onda dalla galleria del teatro
A questo impianto scenico si aggiunge una novità significativa: durante l’anteprima del programma, la scelta del pacco con cui il concorrente giocherà la partita non avviene nell’arena centrale, ma nella galleria superiore del teatro. È lo spazio che ospita l’insegna “TEATRO delle VITTORIE”, con bulbi luminosi e un respiro più teatrale. Lì, dall’alto, il concorrente (e i pacchisti) compiono il primo atto del gioco: selezionare il proprio pacco. Una scelta dal forte valore simbolico, che si traduce in un prologo scenografico: il rito dall’alto, solenne e rituale, che introduce poi alla dimensione corale e spettacolare della platea. In questo modo, il teatro stesso diventa parte attiva della narrazione, con più livelli scenici che ampliano la percezione dello spazio televisivo.
La platea completa il disegno, disposta a ventaglio con gradinate basse e poltrone rosso scuro: un pubblico vicino e partecipe, illuminato da wash blu che creano un contrasto cromatico con i toni caldi della pedana e dei mattoni. Sopra, una graticcia ricca di fari e teste mobili lavora per scolpire le inquadrature e modulare il clima delle diverse fasi di gioco.
In questa nuova veste, Affari Tuoi diventa più che un semplice game show: è uno spettacolo teatrale televisivo, capace di mescolare la dimensione popolare del format con la raffinatezza scenografica tipica dei grandi programmi Rai. Un set che parla di tradizione, identità, e che conferma ancora una volta come i dettagli visivi possano trasformare un gioco di pacchi in un evento da prima serata.