Tale e Quale Show: il modo “defilippico” di fare tv di Carlo Conti

Venerdì 26 settembre, ha avuto inizio la quindicesima edizione dello show del venerdì sera di Rai 1.

Il modo di fare televisione di Carlo Conti è molto “defilippico”, definiamolo così.

Tale e Quale Show, e la sua quindicesima edizione al netto dei vari spin-off e tanti speciali, gioca innegabilmente sul fatto di essere ormai diventato tradizione, un po’ come avviene nei programmi dell’universo De Filippi, dove tutto rimane uguale per un notevole lasso di tempo e i cambiamenti, quando avvengono, si verificano sempre per una ben precisa ragione che spesso ha a che fare con il gradimento del pubblico.

In breve, se una cosa funziona, perché cambiarla?

Tale e Quale Show, quindi, anche quest’anno, ha rinunciato aprioristicamente alle rivoluzioni e a rinverdire energicamente il programma a beneficio di un usato sicuro, con qualche modifica qua e là, tanto per. L’obiettivo è portarsi a casa la serata, e la vittoria del venerdì sera, col minimo sforzo.

Dopo la trovata dei Ripetenti, quindi, che garantisce a Tale e Quale Show di reiterare uno schema comico già visto e gradito o commentato sui social (quest’anno, la Ripetente è Carmen Di Pietro), quest’anno l’idea principale è quella dei Duetti Impossibili, affidata a Flavio Insinna e ad un altro ripetente dello show, Gabriele Cirilli, che grazie alla storica imitazione di PSY, si è garantito innumerevoli partecipazioni al programma, in gara e fuori gara.

Partita con una doverosa dedica a Pippo Baudo e con un accenno di Cristiano Malgioglio alla delicata situazione internazionale, Tale e Quale Show si conferma, quindi, un programma rassicurante perché è così che vuole apparire.

E anche le dinamiche nella giuria si ripetono puntuali, con il villain dello show dagli outfit che definire eccentrici è un eufemismo, Cristiano Malgioglio, diviso tra bocciature insindacabili ai cantanti e aneddoti hot non richiesti e non approfonditi (“Ho imparato a baciare grazie a Dusty Springfield…”), preso di mira con battute al limite del politicamente corretto da Giorgio Panarello (“A lui la patatina non piace, dategli un Toblerone!”). Alessia Marcuzzi, invece, si conferma una Loretta Goggi meno emotiva, più casinista ma ugualmente buona.

Tale e Quale Show, quindi, cambierà rotta solo quando il motivo per farlo non sarà più ignorabile.

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