

Torno sabato su Rai 1 chiude la sua storia con la terza e ultima edizione abbinata alla Lotteria Italia. C’è posta per te conquista per la prima volta il sabato sera di Canale 5 ed è vera sfida con la rete ammiraglia Rai.
È un sabato d’autunno del 2003. La temperatura in alcune parti d’Italia è ancora mite, in altre c’è da coprirsi bene, la tv resta il vero bar d’Italia e davanti al tubo catodico si incrociano mondi diversi. Dopo aver cominciato il nostro percorso nei sabati sera televisivi di ieri inaugurando questa rubrica con il 1997, oggi il secondo viaggio nella macchina del tempo di unshow ci porta un passo avanti. Questa volta ci fermiamo a sabato 18 ottobre 2003.
Come al solito, prima di aprire le scatole dei ricordi rete per rete, inquadriamo non solo il singolo giorno, ma il panorama televisivo generale di quel periodo. La Rai 2 dei reality è nel pieno del trionfo con L’Isola dei Famosi, il primo vero esperimento di televisione “estrema” del servizio pubblico. La prima edizione (in onda già da un mese) è diventato un fenomeno di costume. La puntata del giorno prima (17 ottobre 2003) aveva coinvolto l’attenzione di ben 5,7 milioni di telespettatori ed uno share pari al 23.3%. Questo dato, con il digitale terrestre che iniziava a fare capolino – e a differenza di come viene esaminato oggi – era considerato ‘buono’, ‘tiepido’. L’Isola aveva appena iniziato un giro di boa fortunato che la portò ad un repentino boom nelle puntate successive: 6, 7, 8 milioni di spettatori fino al trionfo dei 10 milioni e mezzo nella finale vinta da Walter Nudo.
Sul fronte calcistico, quel weekend la Serie A vive la sua sesta giornata: la Juventus ha appena pareggiato 2-2 contro l’Ancona, e il sabato sera è anche tempo di commenti, highlights e pronostici. Non citiamo il calcio ‘tanto per…’ ma poiché ogni squadra di punta del campionato diventava – sua innocenza – competitor per le ammiraglie. Proprio loro, sì, quelle che si contendono il pubblico con varietà, talk, cinema e qualche piccola prova di rivoluzione.
Entriamo nella nostra speciale macchina del tempo.
Panariello ha la lotteria in mano su Rai 1
Su Rai 1, Affari Tuoi non è in onda (a differenza di adesso), ma quella edizione fu la gallina dalle uova d’oro con alla conduzione Paolo Bonolis. La prima serata del sabato comincia alle 20:40 e profuma di spettacolo con Torno Sabato… e tre, varietà guidato da Giorgio Panariello con Tosca D’Aquino e Paolo Belli per la terza edizione: un palco, un’orchestra, gag, balletti e ospiti che si muovono tra comicità e musica.
Per questa puntata, la Rai schiera nomi pesanti: Gérard Depardieu, Raffaella Carrà (una stella che di trasmissioni abbinate alla lotteria ne ha saputo eccome). Gli R.E.M. performano il loro singolo in vetta alle classifiche Bad day. Accanto a loro nel parterre di ospiti, l’eleganza di Amii Stewart, il sempre imprevedibile Massimo Ceccherini, e due presenze femminili destinate a diventare simbolo di un’epoca televisiva: Luisa Corna e Alena Seredova, tra eleganza e sensualità. La media d’ascolto di questa puntata è di circa 6 milioni e mezzo di spettatori ed il 31% di share.
La regia di Stefano Vicario tiene tutto in equilibrio tra varietà e show dal sapore “alla Fiorello“. Per Torno Sabato si tratta dell’ultima edizione, per la Rai un’azienda che ancora crede nella grande serata di intrattenimento collettivo, dove il pubblico canta, ride e resta sintonizzato fino ai titoli di coda (in onda a mezzanotte e venti circa, per la cronaca).
Rai 2 è thriller, musica e Beyoncé
Rai 2 quella sera punta sul cinema, ma il suo sabato ha un retrogusto musicale. Alle 21 va in onda Ricatto senza fine, thriller con David Caruso e Maggi Gyllenhaal, una storia di spionaggio e ossessioni che tiene incollati gli appassionati del genere.
A seguire, alle 23, Sport 2 Sera e poi TG2 Dossier Storie, con Daniele Renzoni.
Ma il cuore pulsante della giornata di Rai 2, più che la sera, era stato il pomeriggio: alle 14, CD: Live, il programma musicale di tendenza dell’epoca, presentava Beyoncé Knowles in anteprima italiana. A 22 anni e già regina: sul palco portava Baby Boy, il duetto con Sean Paul che stava scalando le classifiche mondiali. Con lei, un parterre pazzesco: Gemelli Diversi, Irene Grandi, Robbie Williams, Nek, Le vibrazioni, Dido e Holly Valance.
Rai 3 ha la sua impronta: Blob, Fazio e Un giorno in pretura
Rai 3 propone un sabato diverso, fortemente identitario ma non meno interessante. Alle 20, Blob apre con la solita ironia caustica, poi alle 20:15 la sesta puntata di Che tempo che fa di Fabio Fazio, con Ilary Blasi e la presenza (già allora) di Francesco Paolantoni. È ancora un Fazio in costruzione essendo alla prima stagione, ma già capace di dare ritmo, leggerezza ai dialoghi e al contempo riflessione. In quella puntata trasmise un frammento di un’intervista ad Adriano Sofri realizzata nel carcere di Pisa (allora Sofri era ancora in carcere per scontare la pena di 22 anni come mandante dell’omicidio Calabresi), intervista che venne poi mandata in onda la settimana successiva in versione integrale.
Alle 21 Gaia – Il pianeta che vive, con Mario Tozzi, racconta il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai – temi che nel 2003 sembravano “da scienziati” e oggi suonano profetici. A seguire TG Regione, poi Un giorno in Pretura, che propone la puntata “Omicidio in Valtopina” condotta dall’impeccabile Roberta Petrelluzzi.
E se la prima serata è già ricca, si prepara anche un cambio d’epoca nella seconda: quella domenica, Rai 3 avrebbe chiuso Bra – Braccia rubate all’agricoltura, il programma di Serena Dandini, Lillo e Greg, Stefano Bises, Paola Cannatello, Claudio Fois e Alessandro Rossi, scritto da Ivan Cotroneo e in onda da Roma. Dal 16 novembre, al suo posto, sarebbe arrivato il discusso RaiOt ideato e condotto da Sabina Guzzanti, il ritorno dell’irriverente autrice romana, pronta a portare di nuovo satira e politica in una Rai. Dopo una sola puntata, Raiot fu sospeso dalla Rai in seguito ad una querela di Mediaset per una presunta diffamazione (querela poi vinta dalla Guzzanti l’anno successivo). La satira della Guzzanti durò una sera sola, ma fece rumore per parecchio tempo.
Maria De Filippi conquista il sabato sera di Canale 5
Dopo il TG5 delle ore 20 e Striscia la Notizia – con l’indivisibile coppia formata da Greggio e Iacchetti – arriva l’immancabile C’è posta per te.
A partire da questa settima stagione, C’è posta si prende il sabato sera in pianta stabile. Ancora non c’è traccia di Italia’s got talent in autunno (arriverà nel 2013), per questo il people show fino al 2012 ha occupato la stagione autunnale. Maria De Filippi domina con il suo tono sobrio ma chirurgico, capace di tenere insieme lacrime, riconciliazioni e lunghi silenzi carichi di emozione. La formula è sempre stata quella: in studio arrivano storie di figli ritrovati, amori perduti e genitori che chiedono perdono, il tutto davanti a un’Italia che guarda senza fiatare o commentava al massimo con il familiare al suo fianco, mica sui social.
La De Filippi è ormai una certezza assoluta, il volto che trasforma la sofferenza privata in catarsi collettiva. Canale 5 diventa la casa del sentimento nazionale, quella capace di riunire quasi 6 milioni di spettatori ogni sabato sera, quella che ti fa pure scendere la lacrimuccia anche se non lo ammetterai mai.
La prima serata si chiudeva a mezzanotte e un quarto circa per lasciare spazio a Nonsolomoda.
Su Italia 1 la ‘moooseca‘, favole e botte da orbi
Italia 1 si conferma la rete ‘gggiovane‘ dei trentenni che ancora si sentono tali. Si parte alle 20:30 con Sarabanda di Enrico Papi, quel piccolo delirio fatto di concorrenti urlanti con l’orecchio perfetto, musichette, aste aperte, bottoni da schiacciare velocemente nel 7×30 e tormentoni pronti a diventare meme ante litteram.
Per il gioco della musica (questo era il suo claim, ndr) si tratta dell’ultima edizione in versione daily, in fascia preserale, nonché ridotta dopo sette stagioni: chiude alla fine di gennaio 2004.
Alle 21:05 arriva il film d’animazione Anastasia, la principessa della 20th Century Fox che rivaleggiava con le eroine Disney. Nel film le voci di Tosca e Fiorello in una storia che, tra magia e riscatto, tiene incollati grandi e piccoli.
In seconda serata (h.22:55) Guida al campionato nella sua versione del sabato per le ultime dai campi del campionato di calcio e, a mezzanotte, per i duri c’è Wrestling SmackDown!: The Rock, Kurt Angle, John Cena, e il pubblico italiano che scopriva l’arte della body slam in chiaro.
Rete 4 porta i gialli, le pistole e un po’ di nostalgia
Non tradisce il suo pubblico affezionato, infatti Rete 4 la ritroviamo con la sua vecchia giacca: quella che ti sta sempre bene.
Alle 20:05 Walker Texas Ranger con Chuck Norris apre la serata come un’ora di legge e ordine. Non è un caso se poi viene seguito in prima serata da Law & Order – Unità Speciale con l’episodio Sotto inchiesta, con Christopher Meloni e Mariska Hargitay: crimini, sospetti, interviste e sale d’interrogatorio, il tutto con quella lentezza elegante del poliziesco anni ’90.
In seconda serata Immagine, la rubrica cinematografica che anticipa i trailer e racconta il cinema che verrà subito dopo il prime time.
Alle 22:35 Ricercati vivi o morti, thriller del 1996 con Eric Roberts, diretto da Mark L. Lester: Una famiglia di criminali in fuga, i Baker, vive di colpi perfetti finché decide di rapire il figlio dell’uomo più ricco dell’Illinois: un piano audace che scatena la caccia spietata dell’FBI.
Lerner e la riflessione provocatoria caratterizza La7
Sul settimo tasto del telecomando, La7 mantiene il suo tono colto e alternativo, un piccolo laboratorio di idee in un panorama ancora dominato dai grandi network. Preferisce staccarsi dal rumore dello show o dai lunghi silenzi in attesa di qualche “scusa” su Canale 5.
Alle 20:45, Gad Lerner torna con L’Infedele, una puntata a tema religioso: “Esiste un Dio delle donne?“. Un dibattito con gli interventi della filosofa femminista Luisa Muraro, la storica Chiara Frugoni, i teologi Rosino Gibellini, Dario Vitali e Marinella Perroni, dove si parla di fede, teologia e libertà. Alle 23:30 chiude TG La7 Notte (con allora alla direzione Giulio Giustiniani), sobrio come un bicchiere d’acqua dopo una lunga serata di talk.