

Gli show messi in pausa per la nazionale di calcio, la controprogrammazione ad hoc. Dai film per tutti al circo in prima serata alle 20:45 fino a Biscardi su TMC: questa era la tv in onda sabato 11 ottobre 1997…
C’è stato un tempo in cui il sabato sera non si decideva scrollando un’app, ma con una vera e propria riunione di famiglia davanti alla guida TV del giornale.
Un’epoca preistorica senza Netflix, senza spoiler su Twitter, in cui il telecomando era lo scettro del potere e lo zapping selvaggio l’unico sport nazionale dopo il calcio. Allacciate le cinture, perché stiamo per fare un salto in quel mondo, precisamente ad un sabato 11 ottobre, sì ma non vi parliamo di oggi, bensì del 1997.
Siete pronti?
Ogni canale ha un suo colore, una sua temperatura emotiva, un suo modo di raccontare l’Italia. Dal calcio su Rai 1 fino ai film di TMC, ecco com’è andata quella sera: vera, pop e inconfondibilmente anni novanta.
Il sabato sera televisivo quell’anno si giocava fondamentalmente su due grandi pilastri del varietà: l’ultimo atto di Fantastico su Rai 1 e l’ultima edizione de La Corrida condotta da Corrado su Canale 5. Due offerte, due destini totalmente diversi. Fantastico quell’anno fu fortemente condizionata dagli ascolti che non diedero soddisfazioni né alla Rai, né ai conduttori di quella edizione. Prima Milly Carlucci ed Enrico Montesano (quest’ultimo già conduttore nel 1988) e a seguire Giancarlo Magalli che subentrò dopo l’addio anzitempo dell’attore. Nel frattempo, La Corrida – puntualmente ogni settimana – collezionò grandi successi per chiudere in bellezza la sua era con il suo padre fondatore.
Rai 1 ha la bandiera italiana in mano
C’è un silenzio strano per le strade, rotto solo dal rumore delle finestre che si chiudono e dei televisori che si accendono.
Alle 20:00 parte il TG1, ma è solo il preludio al grande evento che unisce un Paese intero. No, in questo caso non si trattò di Fantastico, il varietà infatti si spostò di qualche giorno per lasciare spazio alla diretta di Italia – Inghilterra, match di calcio valido per le qualificazioni ai Mondiali in Francia del 1998.
Non ci furono sorprese, tantomeno i gol dato che la partita finì 0-0. La voce calda di Bruno Pizzul accompagna milioni di italiani davanti al televisore, mentre lo Stadio Olimpico vibra sotto la pioggia autunnale. Maldini, Del Piero, l’ultima partita di Gianfranco Zola in azzurro: nomi che suonano come preghiere laiche.
La Rai mette in scena l’unico vero varietà capace di fermare l’Italia: la Nazionale. E quando alle 23:05 arrivano le estrazioni del Lotto, molti stanno ancora commentando il rigore mancato o il passaggio sbagliato. Un sabato d’Italia in versione tricolore.
Rai 2 emozioni da film e teatro colto
Per chi non ama il calcio, Rai 2 è il rifugio perfetto.
Alle 20:50 (sì, allora la prima serata iniziava ben prima delle 21), andò in onda Un uomo per Sara, film drammatico americano con Cybill Shepherd e David Beecroft: la storia di una donna che ritrova l’amore tra le pieghe del destino.
Un sabato di sentimenti e malinconia, fatto per chi preferisce sospirare anziché stare davanti allo schermo a tifare.
Nella seconda serata arriva una sterzata culturale: Palcoscenico – Teatro e musica per il sabato sera propone Mistero buffo di Dario Fo, appena insignito del Premio Nobel. E’ qui che si vede in tutta la sua magnificenza la Rai più colta, quella che non insegue il pubblico ma lo guida.
Il TG2 notte alle 23:35 chiude la giornata con un tono austero, quasi da sipario teatrale.
Rai 3 ha il sabato gentile e spettacolare
Su Rai 3, il sabato sera ha un sapore internazionale.
Alle 20 Blob scalda la serata con le sue trovate geniali: la satira video che incolla zapping e politica in un collage surreale. Poi, alle 20:30, è il momento del Festival internazionale del Circo di Montecarlo. A condurre c’è Ambra Angiolini, giovane, carismatica, icona pop post-Non è la Rai. Accanto a lei acrobati, giocolieri e numeri mozzafiato: è la TV “buona“, quella che unisce adulti e bambini.
In seconda serata, alle 23:40, entra in scena Catherine Spaak con la prima puntata della nuova stagione – la decima – di Harem: luci soffuse, domande eleganti, una televisione di parole e intimità.
Rai 3 sembrava quasi voler proporre un varietà alternativo, dove l’arte dello spettacolo potesse convivere con la cultura.
Canale 5 sposta La corrida per non mollare Rai 1
Per Canale 5 l’accoppiata TG5 delle 20 e a seguire Striscia la Notizia era un meccanismo perfettamente oliato.
Poi, alle 20:45 – e anche qui sottolineiamo con piacere l’orario di partenza del prime time ben prima delle ore 21 – la serata cambia tono. Se su Rai 1 la nazionale italiana catalizzò l’attenzione del pubblico, anche la rete ammiraglia Mediaset spostò i dilettanti allo sbaraglio de La Corrida a domenica 12 ottobre per piazzare un classico che fa bene al cuore: “Tutti insieme appassionatamente” il film del 1965 con Julie Andrews e Christopher Plummer. La controprogrammazione perfetta al calcio, la comfort zone dei sentimenti.
La seconda serata si apre dunque alle 23:10 con il TG5 Notte, poi, alle 23:30, il telefilm New York Police Department, con Jimmy Smits: toni seri, luci al neon e sigari in commissariato.
Italia 1 è pop e ‘gialla’
Sul canale più giovane del biscione, il sabato si apre alle 20:00 con Sarabanda, condotto da Enrico Papi. Buzzer, occhiali da sole e tormentoni: il gioco musicale che diventerà fenomeno di costume è già in rampa di lancio, ai suoi primi giorni di messa in onda.
Alle 20:45, via col film: Una bambina innocente, thriller psicologico con William Katt e Martin Kittrosser.
Suspense e mistero, mentre i ragazzini di ieri si improvvisano adulti davanti alla TV.
Segue Studio Sport per gli aggiornamenti del calcio, poi Inviato speciale la rubrica di Paolo Liguori condotta da Anna Broggiato, che riporta la rete sul terreno dell’attualità.
Infine, la notte si accende con Miami Vice, per chi non ha ancora sonno. Immaginate Italia 1 come una la rete dove puoi passare dal karaoke al crimine in uno schiocco di dita. Pura adrenalina.
La Rete 4 della commedia all’Italiana
Rete 4 si muove su un registro tutto suo, fatto di familiarità e cinema popolare, così come l’abbiamo conosciuta prima della virata determinata sull’informazione, avvenuta nel 2018.
Alle 20:35 parte Mia moglie è una strega, film del 1980 con Renato Pozzetto ed Eleonora Giorgi: una commedia fantastica che unisce romanticismo e ironia. Effetti speciali vintage, battute scolpite nella memoria e un pizzico di magia.
Poi, alle 22:30, arriva La città gioca d’azzardo di Sergio Martino, noir anni Settanta con Luc Merenda e Ely Galleani: slot machine, intrighi e pistole fumanti. Un doppio programma che racconta il cinema italiano nella sua essenza più sincera: popolare, artigianale, affettuoso.
TMC porta il sabato intelligente e ribelle
Su TMC, il sabato è diverso, anticonformista.
Alle 20:10 c’è La settimana del Dottor Spot, l’appuntamento d’attualità firmato Antonio Lubrano: un classico del giornalismo televisivo critico e curioso.
Alle 20:30 la rete osa con Blob, il fluido che uccide, film di fantascienza del 1989 con Kevin Dillon e Shawnee Smith. Tra horror e fantapop, la sostanza vischiosa che divora una cittadina americana è perfetta per chi ama il cinema “di genere”.
E alle 22:45 arriva Il processo a Italia – Inghilterra, lo speciale di Aldo Biscardi con Italo Cucci, Laria D’Amico e Lara Cardella, per commentare il match appena concluso. Un sabato pieno, diverso, colto e ironico: TMC è la rete che riesce a essere “altra” senza prendersi troppo sul serio.
Era un sabato pieno, complesso, diverso, in cui ogni canale aveva un’identità netta: la Rai come specchio della nazione che incrociava le dita per l’Italia del calcio, Mediaset come sogno patinato e TMC come voce alternativa.