Pushing Daisies, la serie tv cancellata (troppo presto?) che potrebbe tornare con una nuova stagione
Pushing Daisies 3

Pushing Daisies potrebbe tornare per una terza stagione: cast e regista pronti per il set con un’idea per i nuovi episodi…

Pushing Daisies è stato cancellato troppo presto? Questa la sensazione che, per molto tempo, ha accompagnato i fan della serie tv e anche i critici, entusiasti del titolo, eliminato dai palinsesti dopo appena due stagioni. In questi giorni, a distanza di circa 16 anni, si parla di un ritorno sul piccolo schermo, con nuovi episodi e il cast ben favorevole ad un comeback.

Tra le serie più particolari e amate degli anni 2000, Pushing Daisies rimane un unicum nel panorama televisivo mondiale: una favola moderna tinta di mistero, romanticismo impossibile e humour surreale. Creata da Bryan Fuller e trasmessa da ABC tra il 2007 e il 2009, la serie continua a essere ricordata come un cult “ferito”: brillante, innovativa e… cancellata troppo presto.

Origini e concept: quando il crime incontra… la fiaba

Pushing Daisies nasce dall’immaginazione di Bryan Fuller e l’idea alla base è semplicissima e potentissima: Ned, un pasticcere timido e riservato, ha il dono – o la maledizione – di riportare in vita i morti con un tocco.

La premessa si regge su tre regole:

  • Un solo tocco: la persona torna in vita.
  • Doppio tocco: la persona muore di nuovo, definitivamente.
  • Se Ned lascia in vita un risorto per più di un minuto, qualcun altro muore al suo posto.

Questo espediente, apparentemente da fiaba gotica, diventa il cuore della serie: un elemento narrativo capace di generare mistero, tensione, humour e, soprattutto, un amore impossibile.

La trama: l’amore che non può essere toccato

Ned gestisce la pasticceria “The Pie Hole”, ma collabora anche con l’investigatore privato Emerson Cod. Il duo risolve omicidi interrogando le vittime riportate temporaneamente in vita grazie al potere di Ned.

La storia cambia direzione quando Ned resuscita Charlotte “Chuck” Charles, il suo amore d’infanzia, uccisa in circostanze misteriose. Ned non trova il coraggio di “ritoccarla” per farla tornare morta, e così Chuck rimane viva… ma il loro amore diventa destinato a una dolce, struggente distanza: non potranno mai toccarsi.

È una delle idee più originali e poetiche nella storia della TV: un romanticismo fisicamente impossibile ma emotivamente intensissimo.

La serie colpisce ancora oggi per una identità visiva fortissima: colori saturi, set geometrici e quasi “da cartone animato”. Il tono è fiabesco e teatrale: la voce narrante scandisce gli eventi come un cantastorie moderno, i dialoghi sono rapidi, musicali, pieni di giochi di parole e ripetizioni tematiche. La cura per il dettaglio e la costruzione dei mondi narrativi ricorda l’estetica di certi film fantastici degli anni ’90 e 2000, pur mantenendo una personalità tutta sua.

Il cast: personaggi iconici e attori perfettamente scelti

L’anima della serie vive anche grazie a un cast memorabile:

Lee Pace – Ned, protagonista trattenuto e malinconico.

Anna Friel – Chuck, luminosa, empatica, curiosa e determinata.

Chi McBride – Emerson Cod, investigatore cinico ma irresistibile.

Kristin Chenoweth – Olive Snook, cameriera innamorata di Ned, dotata di grande comicità e talento musicale.

Ellen Greene & Swoosie Kurtz – Vivian e Lily Charles, le eccentriche zie di Chuck, figure tragicomiche e amatissime.

Jim Dale – voce narrante, elegante e inconfondibile.

Produzione e cancellazione: un cult interrotto

La serie debutta nel 2007 riscuotendo un successo critico straordinario. Tuttavia, la sua traiettoria viene segnata da vari fattori:

La prima stagione, prevista inizialmente per più episodi, si ferma a soli 9. Lo stop prolungato spezza il ritmo della produzione e l’attenzione del pubblico.

Nonostante lodi unanimi, premi e una fanbase affezionata, gli ascolti scendono. Nel 2009 ABC decide di non rinnovare la serie per una terza stagione.

Barry Sonnenfeld, produttore e regista di vari episodi, ha dichiarato che avrebbe preferito un tono più investigativo e meno “carino”, mentre Fuller puntava su poesia, fiaba e romanticismo. Queste tensioni creative non hanno aiutato la solidità del progetto.

Così Pushing Daisies si chiude con un finale molto accelerato, pensato in extremis per dare ai fan qualche risposta, pur lasciando moltissimo inesplorato.

Il successo di critica e la speranza di un ritorno in tv

La serie conquista:

  • 7 Emmy Awards, inclusi miglior regia e miglior attrice non protagonista (Kristin Chenoweth).
  • Una reputazione critica eccellente sin dal primo episodio.
  • Un punteggio altissimo su aggregatori internazionali.

Negli anni è diventata un comfort show per moltissimi spettatori: un rifugio estetico, emotivo e narrativo, in grado di fondere morbidezza e malinconia in modo totalmente unico. Nonostante la brevità, è spesso considerata una “gemma perfetta”.

Negli ultimi anni, Bryan Fuller ha confermato di avere una proposta per una terza stagione.

Gli attori principali – Lee Pace e Anna Friel in primis – hanno manifestato entusiasmo all’idea di tornare nei ruoli che li hanno resi iconici. L’interpreta di Ned, aveva già ammesso di essere disponibile: “Non ho sentito nulla di certo. Amo quelle persone, amo Bryan, e amo quel personaggio. Vedremo”. Ma attenzione perché, oltre a loro, tornerebbero anche Kristin Chenoweth, Chi McBride, Ellen Greene, Swoosie Kurtz e Field Cate. Il cast al gran completo…

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