Quest’anno Fantaghirò in tv diventa binge-watching: quando e dove vedere la saga che funziona come evento condiviso

Anche le festività 2025 portano in tv Fantaghirò, con una novità: tutta la saga sarà trasmessa in un’unica serata, come una maratona di binge-watching, superando la visione on demand e diventano evento condiviso

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Se Fantaghirò nel 2025 continua a tornare sui nostri schermi sotto Natale, è perché questa saga tutta italiana non ha mai smesso davvero di funzionare. L’ultimo segnale arriva dalla programmazione di Canale 27 (uno dei numerosi tematici di Mediaset nato nel 2022, il cui target di rifermento è il pubblico sopra i 45 anni), che il 31 dicembre, la notte di San Silvestro, dalle 19:00 proporrà una maratona integrale con tutti e cinque i film TV diretti da Lamberto Bava, dal primo Fantaghirò a Fantaghirò 5. Un’operazione che, messa così, potrebbe sembrare semplice recupero di catalogo. In realtà racconta molto di più di una saga entrata nelle tradizioni televisive natalizie del nostro Paese.

Non è la prima volta, ma è la prima volta così

Fantaghirò riproposto in tv non è certo una novità. Da anni è presenza fissa delle festività natalizie Mediaset, riproposta ciclicamente, a volte in prima serata, a volte in orari improbabili, persino notturni, sia sull’ammiraglia Canale 5 che sulle reti tematiche. Sempre, però, con appuntamenti spalmati nell’arco di più giornate.

Quella di quest’anno, però, è probabilmente la prima vera proposta “binge” della saga: cinque film, uno dietro l’altro, senza interruzioni narrative, come se fosse una lunga serie fantasy ante litteram. Una mossa interessante, perché prende un prodotto nato per la tv degli anni Novanta, con tutti i suoi limiti legati al passare del tempo, e lo rilegge con una logica molto contemporanea, quella del binge-watching, però fatto alla vecchia maniera, tutti insieme, nello stesso momento, sullo stesso canale.

Fantaghirò come rito di fine anno

La collocazione festiva non è casuale. San Silvestro è la sera della tv “di compagnia”, quella che non pretende attenzione assoluta, ma accompagna. Fantaghirò funziona esattamente così: puoi seguirla dall’inizio, entrarci a metà, riconoscere una scena, restare, uscire, ritornare. È una visione che non stressa ma accoglie, affascina e ci fa tornare bambini.

In questo senso, la maratona è quasi una dichiarazione d’amore verso un pubblico che conosce già la saga, ma anche un invito aperto a chi non l’ha mai vista. Per le nuove generazioni, abituate a scoprire tutto tramite piattaforma, l’effetto può essere straniante: un fantasy italiano, con estetica anni Novanta, proposto come evento collettivo e non come titolo da algoritmo.

Un’eroina che resiste al tempo

Al centro resta Alessandra Martines, interprete della protagonista, personaggio che ha lasciato un segno più profondo di quanto spesso si riconosca. Principessa, sì, ma armata, autonoma e ribelle. Accanto a lei Kim Rossi Stuart nei panni di Romualdo nei primi tre capitoli, a cui poi si affianca nel terzo (prendendone idealmente il posto nel quarto film) Nicholas Rogers, altro volto che con il personaggio dello stregone -convertito per amore- Tarabas ha contribuito a costruire l’identità della saga.

Rivedere oggi questi passaggi di cast e di tono, uno dopo l’altro, permette anche una lettura più lucida: Fantaghirò da adattamento tv della celebre fiaba è diventata una produzione che ha attraversato stagioni diverse della tv commerciale italiana, adattandosi senza snaturarsi e cercando nei decenni successivi di tornare in auge con un nuovo sequel, annunciato nel 2021 ma ad oggi sparito dai radar.

Fantaghirò in streaming e il valore della TV lineare

Ovviamente, oggi un titolo tv non può esistere senza una o più piattaforme che lo ospitano. E Fantaghirò ha l’onora di essere inserito nel cataloga non di una, ma di due piattaforme. Tutti e cinque i film-tv cono a disposizione, gratuitamente, su Mediaset Infinity (dove si può seguire anche La meravigliosa storia di Fantaghirò, film-tv che riassume le scene più importanti delle prime tre stagioni); ma dal 5 novembre scorso sono anche stati inserito nel catalogo di Disney+.

Il quadro, insomma, è chiaro: Fantaghirò oggi è disponibile anche on demand, in qualsiasi momento, senza vincoli di orario. E proprio per questo la scelta di proporre una maratona televisiva il 31 dicembre assume un significato ancora più interessante.

Perché, di fatto, Mediaset non sarebbe costretta a farlo. Potrebbe limitarsi a lasciare la saga nel catalogo digitale, come un titolo tra tanti. La scelta di riportarla in onda tutta insieme, in sequenza, in una sera simbolica, assume contorni che si allontanano dalla necessità distributiva e si avvicinano a una logica editoriale: Fantaghirò non è solo contenuto, ma evento da attivare.

La disponibilità su Infinity e Disney+ soddisfa la fruizione individuale; la maratona su Canale 27, invece, lavora su un altro piano: quello della simultaneità, del “lo stiamo guardando tutti adesso”, in una sera che ha in sé la magia del passaggio del vecchio al nuovo anno. È la tv che non compete con lo streaming sul terreno dell’accesso, ma su quello dell’esperienza condivisa.

In questo senso, la messa in onda di San Silvestro non contraddice lo streaming, ma lo affianca e addirittura lo supera simbolicamente. Alcuni titoli, soprattutto quelli diventati rituali collettivi, funzionano meglio quando sono appuntati in un calendario tv. Fantaghirò, ancora una volta, torna a essere meno un prodotto da consumare e più un momento da vivere.

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