Da qualche anno Ballando con le stelle non finisce con i titoli di coda, a notte fonda. Quando le luci sulla pista si abbassano, se ne accendono altre in un luogo un po’ più stretto ma più sincero e -come abbiamo scoperto soprattutto in questa stagione- decisamente più pericoloso: Ballando segreto.

È lì che il sabato sera di Rai 1 smette di essere solo uno show di ballo e diventa una vera e propria serie sulle fragilità, gli ego e le alleanze del cast. Ballando segreto è lo spin-off che non sapevamo di volere, ma che racconta meglio di tutto il resto perché il programma di Milly Carlucci è ancora centrale nell’ecosistema tv italiano.

Il contenuto extra diventato necessario

Nato nel 2022 (e quindi relativamente giovane rispetto al format originario, in onda dal 2005) e curato da Anna Carlucci e Massimiliano Sabini, Ballando Segreto è più di un semplice “contenuto extra” disponibile solo su RaiPlay: tramite l’occhio indiscreto delle telecamere che seguono i protagonisti dietro le quinte sia durante la settimana che durante la diretta del sabato, vip e maestri si tolgono il sorriso di circostanza, si siedono, e si lasciano andare a quello che nello studio principale spesso si può solo intuire a colpi di primi piani.

Si raccontano le delusioni immediatamente dopo i voti della giuria, le rivincite cercate, le incomprensioni tra partner, le parole scambiate a mezza voce mentre in studio ci sono le esibizioni e parte l’applauso. Insomma, utilizzando un materiale preziosissimo, ovvero quello del backstage, Milly Carlucci e la sua squadra hanno confezionato un confessionale più sentimentale che tecnico, che racconta puntata dopo puntata l’evoluzione del concorrente sia dal lato tecnico che dal lato relazionale con il suo maestro e maestra.

Il risultato è semplice ma potente: gli spettatori scoprono che le polemiche in diretta non sono solo “televisione”, ma la punta visibile di quello che succede quando le luci si spengono e la band smette di suonare dal vivo. Al ritmo di due episodi settimanali, Ballando Segreto completa la visione dell’ultima puntata serale trasmessa, offrendo nuove informazioni utili per comprendere meglio la puntata della settimana successiva.

L’altro giudizio, oltre la giuria

Se è vero che il meccanismo di Ballando con le stelle non cambia, Ballando segreto riesce ad innovarsi di edizione in edizione grazie all’attenzione verso il cast di stagione e le sensazioni dei suoi componenti sulle loro performance. Oltre il voto dei giurati, emerge un altro giudizio, quello dei concorrenti stessi e dei maestri: ad assumere valore è la frase detta a caldo nel corridoio, il “non me lo aspettavo” mormorato dal vip, lo sguardo del maestro che pensa che la giuria non abbia capito il lavoro fatto.

In questo spazio parallelo, il pubblico può assistere alla metabolizzazione emotiva delle esibizioni. Le lamentele trovano contesto, le lacrime hanno una storia, le piccole vendette verbali diventano materiale narrativo. È come se Ballando con le stelle avesse finalmente trovato il suo “aftershow” interno.

La consacrazione con il “lastra-gate”

La vera consacrazione di Ballando Segreto è giunta con questa edizione, riuscendo a fornire materiale utile a non svelare solo il retroscena per i più curiosi, ma anche spunti per cavalcare polemiche e dibattiti. Stiamo parlando del cosiddetto “lastra-gate” che ha coinvolto Francesca Fiadini.

Proprio all’interno di Ballando Segreto la giornalista ha ammesso che qualcuno del cast avrebbe messo in dubbio il suo infortunio, tanto da reclamare le lastre che certificassero le sue condizioni. Una bomba che è uscita da RaiPlay ed è approdata su siti web, giornali e programmi del day time Rai, trasformando una chicca in un colpo di scena di questa edizione, capace di dare alla gara un ritmo più competitivo.

Ballando Segreto ha così assunto nuovi contorni, passando da semplice contenuto per ingannare l’attesa tra una prima serata e l’altra a fonte preziosa di dettagli per raccontare la gara e scovare nuovi elementi sui protagonisti. Tra gossip, rivelazioni e sorprese, Ballando con le Stelle ha trovato la sua nota da reality senza snaturare il proprio format.

Per questo, Ballando Segreto è la vera rivelazione di Ballando con le stelle: non perché rubi la scena al programma principale, ma perché ne svela la grammatica nascosta. Dice una cosa molto chiara sul presente della tv: non basta più un grande show, serve un mondo in cui lo spettatore possa entrare e restare, anche quando il prime time è finito.

Ballando Segreto funzionerebbe in tv?

Se la sfida della Rai è tenersi stretto il pubblico del sabato sera nell’era in cui tutto è serie, saga, universo condiviso, Ballando segreto indica una strada possibile: allungare la vita emotiva dei programmi, spostando l’attenzione da “quanto ballano bene” a “quanto ci raccontano di loro”.

Inevitabile, allora, chiedersi: Ballando Segreto potrebbe trovare spazio nel palinsesto generalista di Rai 1? La tentazione è forte: si potrebbe creare una striscia quotidiana, al pari di tutti i reality, per fidelizzare ancora di più il pubblico; d’altra parte il rischio è che quel lato “segreto” dello spin-off venga meno, appiattendo i contenuti per un formato più riconoscibile dai codici televisivi.

Ballando Segreto ha intanto raddoppiato il proprio appuntamento, con due uscite settimanali: una (disponibile il mercoledì) con i colloqui del lunedì con Milly Carlucci, Giancarlo De Andreis e gli altri autori del programma e una (il venerdì) con il dietro le quinte del sabato sera. Per soddisfare la sete del pubblico di nuovi… segreti, si potrebbe aggiungere una terza puntata, dedicata alle prove in sala da ballo. E preservare, in questo modo, il vero passo a due della stagione: non quello sul parquet, ma quello tra Ballando con le stelle e il suo lato segreto.