

I casi più eclatanti in cui la guerra dell’audience tra due programmi si è trasformata in un dibattito pubblico.
C’è attesa per i dati Auditel che usciranno alle ore 10 di mercoledì 3 settembre 2025. Con La Ruota della Fortuna che ha rinvigorito l’access prime time di Canale 5, la sfida con Affari Tuoi, e la seconda edizione condotta da Stefano De Martino, è diventata di colpo nettamente più interessante.
La Ruota della Fortuna consoliderà il pubblico fidelizzato in estate? O Affari Tuoi si riprenderà facilmente il trono dell’access prime time?
Gianni Morandi in mutande e l’esperimento scientifico
In passato, non sono mancate occasioni nelle quali la sfida Auditel ha interessato anche il pubblico, smettendo di essere una mera faccenda per addetti ai lavori e appassionati di statistica.
Come non citare, ad esempio, l'”esperimento scientifico” di Gianni Morandi che apparì in mutande durante la quinta puntata di Uno di noi, il suo show del sabato sera, protagonista di un avvincente faccia a faccia negli ascolti con C’è posta per te di Maria De Filippi nel 2002.
L’Eterno Ragazzo spiegò così il suo improvviso colpo di testa: “Non vi preoccupate. Non sono impazzito. Questo è solo un esperimento scientifico. I protagonisti di questo esperimento sono tre, io, il pubblico televisivo e la macchinetta dell’Auditel. Dell’audience. Dello share”.
In breve, Morandi volle dimostrare come un contenuto, che oggi verrebbe definito trash, potesse influenzare facilmente la curva degli ascolti (“Il pudore non va d’accordo con la macchinetta”) e come lo spettacolo fosse più importante dell’Auditel.
L’esperimento proseguì con il cantante che iniziò ad indossare pian piano degli abiti (“Allora qui scommetto che l’Auditel comincia a scendere. Mi rimetto la camicia e qui perdiamo subito un punto”) fino a rivestirsi completamente (“Mi metto i pantaloni e qui proprio scendiamo”).
Nel 2021, a L’Intervista di Maurizio Costanzo, Gianni Morandi tornò a parlare di quell’accesissima sfida: “C’era la guerra dell’audience. Maria vinceva spesso. Dovevo inventarmi qualcosa. Mia moglie, quando mi ha visto in mutande in tv, si è messa a piangere. Poi tu (rivolto a Costanzo, ndr) andavi in onda alle due alla domenica e dicevi ‘Ieri sera la corazzata di Rai 1 ha sbattuto contro Canale 5′”.
Paolo Bonolis e il passaggio in Rai nel 2003
Il passaggio di Paolo Bonolis in Rai nel 2003 scatenò due guerre Auditel: la sua Domenica In contro la Buona Domenica di Maurizio Costanzo e la prima edizione di Affari Tuoi contro Striscia la Notizia.
La guerra tra Striscia e il game show di Rai 1 è affare anche recente, con il tg di Antonio Ricci che ha giocato le sue ultime cartucce, mandando in onda una lunga serie di servizi contro il diretto competitor.
Nel 2004, Striscia la Notizia, programma praticamente imbattibile nella sua fascia oraria, iniziò a perdere colpi proprio a causa di Affari Tuoi e di Paolo Bonolis, conduttore di Striscia fino all’anno precedente.
La competizione Auditel scatenò diversi episodi controversi: un’accesa lite tra l’allora direttore di Rai 1 Fabrizio Del Noce e Valerio Staffelli, inviato di Striscia, e una querela della Rai nei riguardi di Mediaset per i numerosi servizi con i quali il tg di Canale 5 tentò di dimostrare come alcuni concorrenti di Affari Tuoi fossero attori e come il gioco fosse irregolare e pilotato dagli autori.
Si incrinarono anche i rapporti personali tra Paolo Bonolis e Antonio Ricci. Quest’ultimo accusò il conduttore romano di aver speculato sul dolore per un’intervista con una medium; Bonolis gli rispose con un monologo a Domenica In terminato con un invito a vergognarsi (“Ora fai un passo indietro e vergognati”). Ricci dichiarò anche di non essere mai stato amico di Bonolis.
La Domenica In di Paolo Bonolis, inoltre, mise in crisi la Buona Domenica di Costanzo che recuperò punti nella seconda parte di stagione, con nuove idee come il Tavolo (è rimasta negli annali una lite tra Rocco Casalino, ex portavoce e ufficio stampa del premier Giuseppe Conte nei suoi due governi, e Tina Cipollari) e con forze fresche come Costantino Vitagliano e Alessandra Pierelli, esplosi nel frattempo a Uomini e Donne.
I flop di Paolo Bonolis: Serie A e Italiani
Dai successi Rai di Paolo Bonolis ai flop Mediaset del conduttore romano.
Nel 2005, Bonolis torna a Mediaset nell’anno in cui l’azienda di Cologno Monzese acquisì i diritti televisivi per la trasmissione della sintesi delle partite di Serie A, dando vita, quindi, al suo 90° Minuto e privando, al contempo, Rai 1 del suo tradizionale appuntamento con gli highlights del campionato nel mezzo di Domenica In.
Serie A – Il Grande Calcio fu un disastro su tutta la linea: ascolti bassi fin dall’inizio, polemiche sui contenuti, attriti interni tra i quali una clamorosa presa di posizione di Sandro Piccinini e Giampiero Mughini contro Bonolis, in difesa dell’allora direttore di Sport Mediaset, Ettore Rognoni.
Nessun danno, invece, per quell’edizione di Domenica In, divisa in tre parti. La parte che si confrontò con Serie A – Il Grande Calcio fu il segmento Domenica in… Ieri Oggi Domani condotto da Pippo Baudo. La puntata del 13 novembre 2005, con Roberto Benigni e Claudio Baglioni ospiti, raggiunse gli 8 milioni di telespettatori e il 40% di share.
Lo show di prima serata meno apprezzato di Bonolis, invece, fu sicuramente Italiani, nato sotto una cattiva stella, con una polemica interna con protagonista Teo Teocoli: annunciato come presenza fissa, il comico abbandonò il programma dopo la seconda puntata. Anche un promo del varietà ironizzò su questa vicenda.
Italiani fu surclassato da Torno Sabato, varietà di Rai 1 con Giorgio Panariello, e a nulla servirono gli aggiustamenti in corsa come i collegamenti con la casa del Grande Fratello e ospiti più famosi.
Mediaset sostituì Italiani con un programma di approfondimento giornalistico.
Le sfide recenti
Nell’estate 2024 (e anche quest’anno), i risultati d’ascolto di Temptation Island hanno dirottato il dibattito pubblico su argomenti differenti da corna, falò di confronto e tentatori.
L’anno scorso, nella fattispecie, il confronto diretto con Noos, il programma di Alberto Angela in onda su Rai 1, battuto dal docu-reality prodotto da Maria De Filippi e per questo motivo sospeso, scatenò un dibattito circa la dicotomia “alto vs basso”, “cultura vs trash”, con il trash, o presunto tale, che vince a mani basse: la vittoria di Temptation Island, in breve, interpretata come specchio della società attuale, una visione sulla quale si può essere d’accordo o meno.
Il sabato sera di Canale 5, roccaforte dei programmi di Maria De Filippi da non pochi anni, inoltre, nell’autunno scorso, ha visto Ballando con le Stelle prevalere sul talent show di Canale 5, Tú sí que vales, precisamente nelle puntate del 28 settembre e del 16 novembre 2024.
Anche quest’anno, la sfida si preannuncia avvincente con Milly Carlucci che annovererà Barbara D’Urso tra i concorrenti della ventesima edizione e Maria De Filippi che ha rinfrescato la giuria del suo talent show con l’innesto dell’ormai stracitato Paolo Bonolis.
Lo sfogo di Pippo Baudo a Sanremo 2008
L’ultimo Festival di Sanremo condotto da Pippo Baudo, purtroppo, fu insoddisfacente dal punto di vista degli ascolti. Ad oggi, è l’edizione meno vista di sempre e la serata del venerdì fu anche battuta da una puntata de I Cesaroni, andata in onda su Canale 5.
A posteriori, Baudo ammise che non si trattò di un’edizione brillante ma durante il Festival si sfogò nel corso di una conferenza stampa, rispondendo così alle critiche sui bassi ascolti: “L’evento ormai non esiste più, esiste solo l’aspetto scandalistico. Sputiamoci in faccia, scazzottiamoci: ma così lo imbarbariamo il pubblico, lo fottiamo e avremo un’Italia di merda!”.





