

Da Raffaella Carrà è ospite Claudio Baglioni per presentare il suo album “Viaggiatore sulla coda del tempo”, a Ciao Darwin 2 è sfida tra donne. Di mezzo, su Rai 2 si conclude la maratona benefica di Telethon.
La nostra macchina del tempo non finisce mai di tirare fuori delle sorprese dai suoi circuiti. Il motore è caldo, il computer di bordo è già impostato, ma prima di azionare il telecomando e – ancora – di accendere la televisione, dobbiamo capire dove ci troviamo e per farlo guardiamo alle cronache della data che prendiamo in esame in questo numero: sabato 11 dicembre 1999.
Per certi aspetti, l’effetto dejà vu è chiaro. Il mondo è attraversato da tensioni forti e cambiamenti profondi. In politica internazionale tornavano a farsi sentire i brividi della guerra fredda e – anche in quel periodo – a far tremare il mondo era la Russia, allora capeggiata da Boris Eltsin, schierava missili strategici e minacciava l’Occidente, mentre al vertice di Helsinki si discuteva apertamente di sanzioni contro Mosca per il conflitto in Cecenia. Un clima pesante, da fine millennio inquieto, che dominava le prime pagine dei giornali.
In Italia l’attualità correva su binari diversi ma ugualmente rivelatori. Tornavano le “domeniche a piedi” in diverse città e la benzina verde sfiorava le 2.000 lire al litro (1 euro oggi), segnando uno dei primi momenti di riflessione su traffico e ambiente.
Al Ministero del lavoro entrava in vigore un protocollo contro le molestie sessuali, il primo ad applicare concretamente una direttiva europea. Ogni comportamento indesiderato a connotazione sessuale, anche solo verbale, veniva definito un’offesa alla dignità della persona. Non più una questione di “galanteria”, ma un atto sanzionabile. In un ministero con oltre 8.000 dipendenti, il 58% donne, veniva introdotta anche la figura del consigliere di fiducia. Un passaggio culturale netto, in un’Italia che stava appena iniziando a dare un nome pubblico a dinamiche fino a quel momento spesso minimizzate.
Sul fronte dello spettacolo, la giornata era segnata anche dalla morte di Pietro De Vico, volto amato del teatro popolare e della televisione, simbolo di un mondo dello spettacolo che stava lentamente scomparendo.
Dentro questo contesto, il sabato sera televisivo tornava a svolgere il suo ruolo più classico: essere spazio comune, una pausa condivisa. Rai e Mediaset si sfidavano apertamente sul terreno dell’intrattenimento, mentre le reti “minori” offrivano alternative nette, dal grande cinema al talk, fino allo sport internazionale. Una concorrenza vera, riconoscibile, in cui il telespettatore non era ancora frammentato ma centrale, corteggiato, conteso.
Su Rai 1 Baglioni e Pieraccioni da Raffaella Carrà
Dopo il TG1, alle 20.40 va in onda Carramba che fortuna, con Raffaella Carrà in diretta dall’Auditorium del Foro Italico in Roma.
Nel pieno del weekend dedicato a Telethon, il varietà legato alla Lotteria Italia quella sera è stato legato a doppio filo alla maratona Telethon: collegamenti, ospiti, raccolta fondi e un “forziere” che supera i tre miliardi di lire. In questo appuntamento sono stati ospiti Claudio Baglioni, Leonardo Pieraccioni, Enrico Papi, Anna Valle. La puntata totalizza ben 9.091.000 telespettatori ed il 40.1% di share. Numeri da Festival di Sanremo, letteralmente.
D’altronde quello è stato il sabato sera Rai per eccellenza: spettacolo, emozione, beneficenza e pubblico unito davanti allo stesso schermo.
Su Rai 2 spazio alla chiusura di Telethon 1999
Si apre con Il lotto alle otto di Tiberio Timperi, poi il TG2 e il film-tv La metà ignota (thriller, 1996). Il film racconta una storia di tensione psicologica e identità ambigue, costruita su sospetti, segreti e colpi di scena tipici del thriller mozzafiato.
Alle 22.30 arriva I fatti vostri – Speciale Telethon, con Massimo Giletti e un cast corale. Collegamenti, testimonianze e volti familiari trasformano la beneficenza in racconto per chiudere al meglio l’edizione della maratona benefica che quell’anno raccolse oltre 22 milioni di euro.
Rai 3 morbida e trasversale
Dopo Blob, alle 20.55 propone Senti chi parla (1989). La commedia segue le vicende di una coppia alle prese con una gravidanza imprevista, raccontata attraverso i pensieri – ironici e dissacranti – del nascituro doppiato da Paolo Villaggio.
In seconda serata spazio a Harem, con Catherine Spaak, che riporta il sabato sera di Rai 3 su un terreno più riflessivo e discorsivo, chiudendo la giornata con un tono intimo e adulto. La puntata è dedicata al piacere di essere donna, tra vantaggi e svantaggi della femminilità le ospiti sono Rosanna Cancellieri, Laura Freddi e l’indimenticata Franca Valeri.
Canale 5 imposta la serata con carattere
Così come nello spirito della rete, antepone il varietà classico di Rai 1 provando a competere con uno spettacolo dai gusti ‘strong’. Dopo il TG5 diretto da Enrico Mentana, arriva Striscia la Notizia, appuntamento fisso e identitario.
Il prime time è affidato a Ciao Darwin 2, con Paolo Bonolis e Luca Laurenti: nello scontro tra “categorie umane”, tra prove, tifo e ironia, che trasforma il varietà in un’arena si sfidano le donne “Bianche contro Nere” le une capitanate da Barbara de Rossi, le altre da Valerie Campbell. Presidente di giuria, l’attore Claudio Amendola.
La puntata è stata vista da 5.806.000 telespettatori ed il 20.3% di share.
Italia 1 e la serata a più strati
Si parte con Sarabanda, quiz musicale condotto da Enrico Papi, rapido e riconoscibile. Segue Walker Texas Ranger, con Chuck Norris, telefilm simbolo di un’azione semplice e rassicurante.
In seconda serata arriva Puerto Escondido (1992), di Gabriele Salvatores. Il film racconta la fuga improvvisata di due uomini molto diversi tra loro, uniti dal desiderio di cambiare vita. Tra ironia, malinconia e colpi di scena, la commedia si trasforma in un viaggio esistenziale dal sapore amaro e liberatorio.
Hitchcock movimenta la serata di Rete 4
Rete 4 punta sulla solidità del cinema classico con L’uomo che sapeva troppo (1956) di Alfred Hitchcock. Un uomo comune si ritrova coinvolto in un intrigo internazionale più grande di lui, tra spie, omicidi e tensione crescente. Un thriller elegante, costruito sul suspense e sull’idea che chiunque possa diventare protagonista suo malgrado.
Più tardi, Il corpo della ragazza (1979) chiude la serata con toni più cupi e provocatori, tipici della programmazione notturna dell’epoca.
Su TMC il mix di commedia + attualità e sport
Telemontecarlo propone Buddy Buddy (1981), commedia diretta da Billy Wilder.
Due uomini agli opposti – uno professionista metodico, l’altro imprevedibile – finiscono coinvolti in una serie di situazioni assurde, tra equivoci e gag verbali. Un film costruito sul carisma della coppia Jack Lemmon / Walter Matthau.
A seguire informazione, approfondimento con La settimana di Montanelli e calcio estero con una finestra sul campionato di calcio di Liga Spagnola: una serata pensata per un pubblico curioso e meno allineato.





