

Su HRT questo game show è diventato storico per la sua formula: trasforma la conoscenza della Croazia in un varietà familiare, affermandosi come appuntamento fisso della domenica pomeriggio.
Continua il viaggio nelle domeniche degli altri. Stavolta facciamo un salto in Croazia, su HRT 1, rete pubblica nazionale croata. La domenica pomeriggio si accende con Volim Hrvatsku, letteralmente “Amo la Croazia”, un game-show che dal 2012 unisce quiz, musica e identità nazionale. Prodotto dalla televisione pubblica croata, il programma nasce dal format internazionale I Love My Country ed è adattato in chiave locale per valorizzare la lingua, la cultura e le curiosità del Paese.
In ogni puntata due squadre di personaggi noti – attori, musicisti, sportivi e volti televisivi – si sfidano in uno studio che si trasforma in un’arena tra gag, prove a tempo e quiz a risposta rapida. Tutto è guidato dal conduttore Mirko Fodor, volto storico della HRT, con i due capitani Dušan Bućan e Goran Navojec, che si affrontano con spirito da competizione, ma sempre ironico.
Giochi, musica e pubblico come protagonista
Le sfide cambiano di puntata in puntata ma ruotano attorno a un’idea chiave: conoscere il proprio Paese divertendosi.
Dalla rubrica Riječ hrvatska (“Parola croata“) in cui si riscoprono termini antichi o dialettali, a Sretan rođendan (“Buon compleanno“), dove una bomba-tempo scandisce il ritmo delle risposte, fino ai giochi su sport, cinema, musica e cultura pop.
Il pubblico in studio è parte integrante dello spettacolo e diventa il “quinto giocatore”, potendo vincere premi insieme al team trionfatore.
La band di Ante Gelo accompagna la gara con musica dal vivo, spesso riprendendo hit croate reinterpretate in chiave pop-orchestrale. Questa componente musicale, unita all’ironia dei conduttori, rende Volim Hrvatsku uno show di pura festa nazionale, più vicino a un sabato sera che a un tranquillo pomeriggio televisivo.
Per certi versi, il modello ricorda la nostra Buona Domenica dei primi anni ’90: quella di Lorella Cuccarini e Marco Columbro (1991-92, 1992-93) e poi di Gerry Scotti e Gabriella Carlucci (1993-94, 1994-95). Anche lì la chiave era la stessa: varietà, leggerezza, musica dal vivo e partecipazione del pubblico, con un tono di festa collettiva che univa gioco e intrattenimento familiare. In Croazia, Volim Hrvatsku ne conserva lo spirito più genuino, spostandolo però sul terreno del quiz e dell’identità nazionale.
Che peso ha nel palinsesto di HRT?
Nel palinsesto di HRT 1, Volim Hrvatsku occupa uno slot cruciale – intorno alle 17:40 – collocato fra la fiction (trasmesso a metà del pomeriggio) e il telegiornale serale in onda alle ore 19. È il momento in cui la tv pubblica rallenta e si apre al pubblico familiare: non un semplice quiz, ma una celebrazione condivisa della cultura nazionale.
Questo equilibrio tra leggerezza e senso civico è una cifra distintiva della programmazione HRT: intrattenere e al tempo stesso “abbracciare” il popolo, mantenendo vivo il legame con le radici. Lo show, nel corso di 12 stagioni e più di 100 puntate, ha coinvolto oltre 90 celebrità e rinnovato di anno in anno la propria formula con ritmi più veloci e nuovi giochi a tema.
Come nasce lo show
La regia è di Ivan Miladinov, mentre la curatrice del progetto è Andrijana Škorput. La scenografia, ideata da Daniela Boban, alterna colori caldi, pannelli luminosi e simboli nazionali reinterpretati in chiave moderna.
Mirko Fodor, insegnante di geografia e storia prima di diventare conduttore, ha raccontato in un’intervista di sentirsi “nel suo habitat naturale”. “Non è un quiz per mostrare chi ne sa di più, ma per fare festa insieme“, ha dichiarato. I capitani Bućan e Navojec alimentano la rivalità con umorismo. Bućan, passato da concorrente a capitano, dice di studiare persino le statistiche prima delle puntate; Navojec, invece, scherza: “Mi fa piacere vincere, ma ancora di più quando vedo Bućan in difficoltà“.
Dietro le quinte, la produzione mantiene ritmi serrati: sapete quanto tempo occorre per registrare ogni episodio? Un’intera giornata. Le prove con la band, i momenti di improvvisazione e le battute fuori copione spesso restano nei blooper trasmessi online.
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L’adattamento ai tempi e il rapporto con il pubblico
Durante le restrizioni Covid, Volim Hrvatsku ha continuato ad andare in onda anche senza pubblico in studio, reinventando il format con clip video e contributi registrati dai fan. Mirko Fodor ha ammesso che fu una delle stagioni più difficili: “senza la reazione del pubblico, mancava metà del gioco“.
Negli ultimi anni la produzione ha intensificato la presenza social: backstage, clip “dietro le quinte” e contenuti extra sui profili HRT, con fan che commentano, suggeriscono domande o inviano video per partecipare. Un modo per dare continuità al programma mantenendo il rapporto con il pubblico e non spendere tutte le energie nell’ora e mezza di trasmissione.
Il tono resta sempre identitario ma non retorico, proprio questa formula l’ha reso uno dei programmi più riconoscibili della rete pubblica.
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Un modello di intrattenimento “di servizio”
E mentre molti format europei del weekend si concentrano su talent e reality o si appoggiano all’usato sicuro del gossip (com’è stato l’esempio di “Fiesta” in Spagna, su Telecinco), la Croazia sceglie la via del quiz-show nazionale: semplice, inclusivo, festoso.
Non ci sono dati ufficiali di ascolto precisi sul programma, ma la longevità – di ben dodici stagioni – parla da sola. Volim Hrvatsku rappresenta bene il DNA della televisione pubblica croata: unire cultura pop, ironia e spirito comunitario. È la dimostrazione che anche un gioco può essere strumento di servizio pubblico se riesce a creare un senso collettivo e condiviso.












