Orgoglio Coatto: RaiPlay ripropone lo show del 1999 per i 75 anni di Carlo Verdone

Per i 75 anni dell’attore e regista romano, su RaiPlay sarà disponibile per la prima volta lo show televisivo di Rai 2 condotto da Piero Chiambretti.

Lunedì 17 novembre 2025, Carlo Verdone festeggerà il suo 75esimo compleanno e, per l’occasione, diventerà sindaco di Roma per un giorno. L’attore e regista romano, in queste settimane, è impegnato nella promozione della quarta e ultima stagione di Vita da Carlo che sarà disponibile sulla piattaforma Paramount+ a partire dal prossimo 28 novembre. La serie è stata presentata in anteprima all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. Recentemente, Verdone è stato anche ospite di Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio sul NOVE.

Per il compleanno di Carlo Verdone, Rai Teche ha deciso di pubblicare per la prima volta lo show televisivo Orgoglio Coatto che sarà disponibile, appunto, a partire dal 17 novembre su RaiPlay.

Orgoglio Coatto: lo show

Orgoglio Coatto fu un programma andato in onda, in un’unica serata, il 9 luglio 1999 su Rai 2. Il programma fu condotto da Piero Chiambretti che lo firmò insieme a Marco Giusti e Andrea Lo Vecchio, con la collaborazione di Alberto Piccinini e Tiberio Fusco. La regia fu firmata da Maurizio Ventriglia.

A metà tra show comico e talk sociologico, con dibattiti semiseri e momenti comici e musicali, andato in onda nello studio di Porta a Porta, all’epoca situato al Teatro delle Vittorie, il programma era incentrato sulla figura del coatto diventata un fenomeno di costume legato ovviamente alla città di Roma, con Chiambretti pronto ad analizzarne, con un nutrito gruppo di ospiti pro e contro, pregi e difetti.

Nel 1999, Carlo Verdone era reduce dal successo di Viaggi di Nozze, film uscito nelle sale nel 1995 nel quale l’attore, tra gli altri, interpretò il personaggio del coatto romano di famiglia arricchita Ivano (con la moglie Jessica, interpretata da Claudia Gerini), e di Gallo Cedrone, uscito al cinema l’anno prima, film nel quale Verdone vestì i panni di Armando Feroci, volontario romano della Croce Rossa rapito da un gruppo di integralisti islamici, più noto però per le sue avances alle donne al limite del molesto e per la convinzione di essere il figlio segreto di Elvis.

Lo show, però, traeva ispirazione soprattutto dal libro firmato da Carlo Verdone e Marco Giusti, dal titolo Fatti Coatti (o quasi).

Il 1999, però, fu anche l’anno del Supercafone, successo discografico di Piotta, rapper romano che all’epoca incarnava la figura del coatto, di cui rimase impresso soprattutto il videoclip ufficiale che vedeva la partecipazione di Valerio Mastandrea e Angelo Bernabucci e la regia dei Manetti Bros..

Anche Enzo Salvi, in quel periodo, conquistò a livello locale (e successivamente a livello nazionale grazie ad una lunga serie di cinepanettoni) il successo grazie al personaggio di Er Cipolla.

Il principale protagonista del programma, però, rimase Carlo Verdone che, nelle due ore di spettacolo, ripropose la sua celebre galleria di personaggi.

Tra gli ospiti, ricordiamo Roberto D’Agostino, i precitati Enzo Salvi e Piotta, Manuela Arcuri e Lillo e Greg.

Che fai… ridi? del 1982

In occasione del settantacinquesimo compleanno di Verdone, sempre per quanto concerne la giornata di lunedì 17 novembre, Rai Cultura riproporrà anche lo speciale del 1982 della serie Che fai… ridi?, curata da Enzo Marchetti e diretta da Claudio Sestieri, che andrà in onda precisamente su Rai Storia alle ore 12:45.

In questo speciale, Carlo Verdone ricorda le sue origini artistiche, incontra tutti i personaggi del mondo dello spettacolo a lui più cari (dalla sora Lella ossia Elena Fabrizi a Paolo Poli, da Sergio Leone ai De Sica) e mostra anche il proprio lato più privato.

In Che fai… ridi?, ad esempio, è presente una ricostruzione di quello che fu il primo incontro tra Verdone e Sergio Leone (produttore esecutivo di alcuni suoi film, Un sacco bello, Bianco Rosso e Verdone, Troppo Forte) che gli bocciò un soggetto cinematografico che, a detta del regista, non esaltava le qualità artistiche di Verdone che Leone scoprì grazie al programma televisivo Non Stop.

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