
Tutti i casi di Montalbano in tv: li conosci? Gioca e scoprilo

A cent’anni dalla nascita di Camilleri e con il ritorno delle puntate di Montalbano, un gioco unshow per scoprire quante ne sai del Commissario. Trentasette casi, tre indizi. Meno indizi impieghi per indovinare il caso, più punti fai.
Tutte le trame di Montalbano, per ripassare
I casi di Montalbano di cui è stata fatta una trasposizione televisiva sono trentasette. Eccoli.
1. Il ladro di merendine
- Anno di messa in onda: 1999
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, terzo della serie letteraria ma scelto come episodio inaugurale della serie televisiva. Questa scelta si rivelò fondamentale per definire immediatamente il tono della serie, mettendo in primo piano l’umanità e l’istinto paterno del commissario.
- Trama: L’episodio si apre su un duplice mistero apparentemente slegato: un marinaio tunisino viene assassinato a colpi d’arma da fuoco su un peschereccio a Mazara del Vallo, mentre a Vigàta il ragioniere Aurelio Lapecora viene accoltellato nell’ascensore del suo palazzo. La vedova di Lapecora accusa subito l’amante del marito, una giovane e bellissima donna tunisina di nome Karima, che risulta irreperibile. Mentre i superiori di Montalbano spingono per chiudere il caso come un delitto passionale, il commissario è distratto da una serie di piccoli furti di merendine in una scuola locale. Con il suo infallibile intuito, Montalbano sospetta che i due omicidi siano collegati e che la morte di Lapecora serva a mascherare un’operazione di più vasta portata, forse legata al terrorismo internazionale. La chiave per risolvere l’enigma gli viene fornita proprio dal piccolo “ladro di merendine”, François, un bambino tunisino figlio di Karima. Il bambino, infatti, riconosce nell’uomo ucciso sul peschereccio suo zio Ahmed. Montalbano ricostruisce così la verità: Karima e suo fratello erano coinvolti in un’operazione complessa e usavano la società di import-export di Lapecora come copertura. L’indagine si conclude non solo con la risoluzione del caso, ma anche con la nascita di un profondo legame affettivo tra il commissario e il piccolo François, rivelando il lato più umano e protettivo di Montalbano, disposto a scontrarsi con la burocrazia pur di garantire un futuro al bambino.
2. La voce del violino
- Anno di messa in onda: 1999
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Durante un tragitto in auto, un incidente costringe Montalbano a fermarsi nei pressi di una villa apparentemente disabitata. Spinto dalla curiosità, vi entra e scopre il cadavere di una giovane donna nuda, Michela Licalzi, morta per soffocamento. La vittima si era da poco trasferita da Bologna, e le prime indagini, condotte in modo avventato dai suoi colleghi, portano all’arresto di un ragazzo con un’ossessione per la donna. Montalbano, tuttavia, non è convinto della sua colpevolezza. La sua attenzione è catturata da un preziosissimo e antico violino appartenuto alla vittima. Quando persino la mafia interviene per segnalare l’errore della polizia, Montalbano decide di proseguire le indagini per conto proprio, scavando nella vita segreta della Licalzi. Con l’aiuto di Anna, un’amica della vittima, e di un misterioso musicista, il commissario scoprirà una complessa rete di segreti e relazioni clandestine che circondava Michela. La soluzione del delitto arriverà proprio attraverso la “voce” del violino, che svelerà i sordidi retroscena dell’omicidio, portando Montalbano a confrontarsi con le proprie vicende private e con la sua complessa relazione con Livia.
3. La forma dell’acqua
- Anno di messa in onda: 2000
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, il primo della serie letteraria.
- Trama: In una vecchia fornace abbandonata, nota come la mànnara, viene ritrovato il cadavere dell’ingegner Silvio Luparello, un influente e temuto uomo politico locale. Il corpo si trova all’interno della sua auto, e la diagnosi del medico legale parla di morte per infarto, avvenuta durante un rapporto sessuale. Il caso sembra di facile risoluzione: un incontro clandestino finito in tragedia. Tuttavia, Montalbano percepisce che qualcosa non quadra. Troppi elementi appaiono costruiti ad arte per indirizzare le indagini verso una conclusione comoda e priva di scandali. Il commissario inizia a scavare nella vita privata e politica di Luparello, scoprendo una rete di alleanze, tradimenti e segreti. La sua indagine lo porta a confrontarsi con l’avvocato Rizzo, alleato politico della vittima, e con la bellissima Ingrid, amica di Luparello. Montalbano comprende che la verità è mutevole, proprio come l’acqua, che prende la forma del recipiente che la contiene. Scoprirà che la morte dell’ingegnere, sebbene accidentale, è stata sfruttata per una cinica messa in scena orchestrata dai suoi stessi compagni di partito per scopi politici, riscattando l’onore di un potente onorevole e consolidando nuove posizioni di potere.
4. Il cane di terracotta
- Anno di messa in onda: 2000
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: L’indagine ha inizio con la soffiata di un mafioso pentito, Tanu “u grecu”, che prima di essere ucciso rivela a Montalbano l’esistenza di un arsenale nascosto in una grotta. Durante il sopralluogo, il commissario non trova solo armi, ma anche una parete finta che nasconde una seconda caverna. Al suo interno, una scena rituale e macabra: due scheletri, un uomo e una donna, abbracciati in un sonno eterno, vegliati da un grande cane di terracotta e accompagnati da una scodella con delle monete. Si tratta di un omicidio avvenuto oltre cinquant’anni prima, durante la Seconda Guerra Mondiale. Mentre la mafia cerca di intimidirlo per fermare le indagini sul traffico d’armi, Montalbano è ossessionato dal mistero dei due amanti. La sua curiosità lo spinge a intraprendere un’indagine non ufficiale, un viaggio nel passato che lo porta a interrogare anziani testimoni del tempo. A fatica, ricostruisce la tragica storia d’amore tra Lisetta Moscato e il cugino Lillo Rizzitano, una relazione osteggiata e finita nel sangue. Il caso contemporaneo di mafia si intreccia così con una vicenda antica di amore, onore e morte, in un racconto che mescola il giallo con la tragedia storica e il mito, culminando in una delle indagini più affascinanti e malinconiche del commissario.
5. La gita a Tindari
- Anno di messa in onda: 2001
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Un giovane, Nenè Sanfilippo, viene ucciso con un colpo di pistola davanti al portone del suo condominio a Vigàta. Nello stesso stabile vivono gli anziani coniugi Griffo, che scompaiono misteriosamente dopo aver partecipato a una gita organizzata per anziani a Tindari. Il figlio della coppia, preoccupato, denuncia la loro scomparsa. Montalbano intuisce subito un collegamento tra i due eventi. Le indagini rivelano che Sanfilippo era un esperto di informatica e che utilizzava una casupola di campagna, affittatagli proprio dai Griffo, come base per attività illecite online. Analizzando il suo computer, Catarella scopre materiale pornografico che coinvolge la moglie di un noto chirurgo specializzato in trapianti d’organo, ma anche la bozza di un romanzo di fantascienza. Sarà proprio questo scritto a fornire a Montalbano la chiave per decifrare il complesso mistero. Il commissario scoprirà un’organizzazione criminale che gestisce un traffico internazionale di organi, in cui Sanfilippo era coinvolto come tecnico informatico. La scomparsa dei coniugi Griffo e l’omicidio del ragazzo si rivelano essere parte di un’operazione per smantellare la base di Vigàta ed eliminare testimoni scomodi, in un’indagine che proietta Montalbano nel mondo oscuro e spietato del crimine informatico e della bioetica.
6. Tocco d’artista
- Anno di messa in onda: 2001
- Fonte letteraria: Tratto dal racconto omonimo contenuto nella raccolta Un mese con Montalbano.
- Trama: Il commissario Montalbano viene svegliato all’alba da una telefonata di Catarella: il celebre e anziano orafo Alberto Larussa è stato trovato morto, carbonizzato sulla sua sedia a rotelle. Tutti gli indizi, inclusa una rudimentale ma efficace modifica alla sedia per trasformarla in uno strumento di morte, fanno pensare a un suicidio. Montalbano, tuttavia, nutre forti dubbi e ottiene dal giudice alcuni giorni per approfondire il caso. Nello stesso giorno, il suo vice Mimì Augello si occupa di un altro delitto: un elettricista, noto strozzino, è stato ucciso a colpi di pistola. Le due indagini sembrano separate, ma un dettaglio le collega: il nome di Emma, la giovane e bellissima amica di Larussa, compare anche nell’agenda dell’elettricista assassinato. Montalbano, scavando nel passato dell’orefice e nei suoi rapporti con il fratello Giacomo, unico erede, scopre una verità inaspettata e tragica.
7. Il senso del tatto
- Anno di messa in onda: 2002
- Fonte letteraria: L’episodio è un abile intreccio di due racconti di Camilleri, “Amore e fratellanza” e “Sequestro di persona”, entrambi contenuti nella raccolta Gli arancini di Montalbano. Questa fusione permette di costruire una narrazione più ampia e complessa rispetto alle singole storie.
- Trama: Montalbano indaga sulla morte di Enea Silvio Piccolomini, un anziano signore non vedente trovato morto nella sua casa di campagna, apparentemente a causa di una fuga di gas. L’uomo viveva da solo con il suo fedele cane guida, Orlando. Il commissario non crede alla tesi dell’incidente e sospetta che la morte sia dovuta a una dose eccessiva del suo medicinale. Le indagini lo conducono a sospettare dell’ingegner Di Stefano, presidente dell’opera pia che aveva fornito il cane a Piccolomini. Montalbano, affezionatosi al cane Orlando, lo porta con sé a casa. Per scoprire la verità, convince la sua fidanzata Livia a seguirlo sull’isola di Levanzo, mascherando la missione come una vacanza romantica. Lì, scopre che l’anziano si recava regolarmente sull’isola e aveva stretto amicizia con un pescatore locale. Il caso si complica con due nuovi omicidi, ma sarà proprio il cane Orlando a fornire la chiave per svelare un insospettabile traffico di droga, in cui il bastone da passeggio del vecchio cieco fungeva da ingegnoso nascondiglio.
8. Gli arancini di Montalbano
- Anno di messa in onda: 2002
- Fonte letteraria: Basato su due racconti della raccolta Gli arancini di Montalbano: il racconto omonimo e “Stiamo parlando di miliardi”. L’episodio unisce un’indagine di omicidio con l’atmosfera del Capodanno siciliano.
- Trama: È la vigilia di Capodanno e Montalbano, per evitare di festeggiare a Parigi con Livia, ha accettato l’invito a cena della sua governante Adelina, pregustando i suoi famosi arancini. I suoi piani vengono però interrotti da un caso complesso: i coniugi Pagnozzi, un ricco costruttore edile colluso con la mafia e la sua giovane e avvenente seconda moglie, vengono trovati morti nella loro auto, precipitata in un burrone. Sebbene appaia come un tragico incidente, alcuni dettagli, come le unghie spezzate della donna, insospettiscono il commissario. Le indagini si concentrano inizialmente sul figlio del costruttore, Giacomo, che odiava il padre, e su una banda di ladri albanesi accusati di aver svaligiato la villa dei Pagnozzi. Il questore Bonetti Alderighi considera il caso risolto, ma Montalbano non è convinto. Scavando nel passato della famiglia, il commissario scopre che trent’anni prima una bellissima cameriera, rimasta incinta, era stata allontanata dalla prima moglie di Pagnozzi. Ricostruendo gli eventi, Montalbano svelerà una storia di vendetta familiare, in cui il colpevole è il figlio illegittimo del commendatore, che ha orchestrato un piano diabolico per vendicare la madre e prendersi l’eredità che gli spettava.
9. L’odore della notte
- Anno di messa in onda: 2002
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Il ragioniere Emanuele Gargano, un abile promotore finanziario tornato da Milano con la promessa di risvegliare l’economia locale, scompare nel nulla insieme ai risparmi di centinaia di cittadini di Vigàta e della provincia di Montelusa. L’ipotesi più ovvia è quella della truffa: il classico schema del finanziere che fugge con il bottino. Tuttavia, Montalbano è perplesso. Gargano non sembra il tipo da architettare una fuga così plateale, e alcuni dettagli della sua vita non tornano. Mentre indaga sul caso, il commissario deve anche gestire i tormenti sentimentali del suo vice, Mimì Augello, “fimminaro” incallito ma ormai prossimo al matrimonio. L’indagine porta Montalbano a esplorare la vita solitaria di Gargano, le sue abitudini e le sue relazioni, scoprendo un uomo molto diverso da come appariva. La soluzione del mistero si rivelerà molto più tragica e amara di una semplice truffa, legata a un segreto personale e a una disperazione che ha un odore particolare, l’odore della notte.
10. Gatto e cardellino
- Anno di messa in onda: 2002
- Fonte letteraria: L’episodio fonde due racconti provenienti da raccolte diverse: “Il gatto e il cardellino” da Gli arancini di Montalbano e “Una gigantessa dal sorriso gentile” da Un mese con Montalbano.
- Trama: A Vigàta si verificano una serie di scippi anomali ai danni di anziane signore. Un uomo in moto, con il volto coperto dal casco, le rapina e poi spara, mancandole sistematicamente. Montalbano intuisce che i colpi sono sparati a salve e che il ladro sta solo creando dei precedenti per mascherare il suo vero obiettivo: l’omicidio di una ricca signora. La chiave per risolvere il caso si nasconde nell’amore della vittima designata per i suoi animali domestici, un gatto e un cardellino, che permetteranno al commissario di svelare l’inganno. Parallelamente, Montalbano indaga sulla misteriosa scomparsa del dottor Landolina, un noto ginecologo, e si occupa del caso della giovane Mariuccia, incinta e terrorizzata dalla reazione del padre. In commissariato, l’atmosfera è movimentata dall’assenza di Mimì Augello, in licenza matrimoniale, e dall’arrivo della bellissima Barbara Valente, amica d’infanzia di Montalbano, che fa breccia nel cuore dell’ispettore Fazio. L’episodio si conclude con l’addio al celibato di Augello e con Fazio che finalmente trova il coraggio di invitare Barbara a uscire.
11. Il giro di boa
- Anno di messa in onda: 2005
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Durante la sua consueta nuotata mattutina, Montalbano si imbatte in un cadavere in avanzato stato di decomposizione che galleggia in mare. L’uomo ha polsi e caviglie incisi, un dettaglio che turba profondamente il commissario. Questo ritrovamento avviene in un momento di crisi personale e professionale per Montalbano, scosso dagli eventi del G8 di Genova e disgustato dalla brutalità della polizia, al punto da considerare le dimissioni. L’indagine sul cadavere si intreccia presto con un’altra emergenza: lo sbarco di immigrati clandestini sulle coste di Vigàta. Tra i profughi c’è un bambino di otto anni, spaventato e solo. Montalbano scopre che il bambino è stato testimone dell’omicidio di un altro uomo e che l’assassino è lo stesso per entrambi i delitti: un potente boss tunisino coinvolto in un infame traffico di bambini. L’inchiesta si rivela una delle più dure e tragiche per il commissario, che deve affrontare indizi falsi e depistaggi. Con un’operazione rischiosa e audace, Montalbano e la sua squadra riusciranno a smantellare l’organizzazione criminale, ma l’esperienza lascerà segni indelebili nella sua coscienza.
12. Par condicio
- Anno di messa in onda: 2005
- Fonte letteraria: Ispirato a due racconti: “Par condicio” dalla raccolta Un mese con Montalbano e “Catarella risolve un caso” da Gli arancini di Montalbano.
- Trama: Dopo quindici anni di tregua, a Vigàta si riaccende una sanguinosa guerra di mafia tra le due storiche famiglie rivali, i Sinagra e i Cuffaro. Una serie di omicidi apparentemente inspiegabili sconvolge la città, e Montalbano si trova a dover navigare in un mare di omertà e violenza. Parallelamente, il commissario è impegnato nella ricerca di una giovane ragazza ucraina di nome Eva, scomparsa nel nulla. Le due indagini sembrano non avere alcun punto di contatto, ma Montalbano scopre presto che la causa scatenante della nuova faida non è una questione di potere o di affari, ma una faccenda di cuore. La giovane Eva si era innamorata, ricambiata, del marito di Mariuccia Cuffaro, figlia di uno dei capifamiglia. La gelosia della donna ha innescato una spirale di vendetta che ha portato all’eliminazione fisica di uno degli uomini dei Sinagra, scatenando la reazione della famiglia rivale. Montalbano deve quindi agire in fretta per salvare la vita di Eva e porre fine a una guerra nata da una passione proibita, dimostrando che anche le dinamiche mafiose possono essere governate da sentimenti antichi come l’amore e l’odio.
13. La pazienza del ragno
- Anno di messa in onda: 2006
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Montalbano è in convalescenza, tormentato sia nel corpo che nello spirito dopo la precedente indagine. La sua quiete viene interrotta dal rapimento di Susanna Mistretta, una giovane studentessa universitaria scomparsa mentre tornava a casa in motorino. Il sequestro si presenta fin da subito anomalo: la richiesta di riscatto è spropositata per le possibilità economiche della famiglia, e i rapitori commettono errori da dilettanti. Il commissario, con l’aiuto del fidanzato della ragazza, inizia a sospettare che dietro il rapimento si nasconda qualcos’altro, una complessa messinscena. L’indagine si rivela un giallo atipico, quasi senza delitto, in cui la chiave non è trovare un colpevole, ma comprendere il movente nascosto dietro la farsa. Montalbano scopre che il sequestro è stato orchestrato dallo zio di Susanna, da sempre innamorato della cognata, la madre della ragazza, gravemente malata di depressione. L’obiettivo dell’uomo non era il denaro, ma rovinare economicamente e politicamente il fratello della cognata, da lui ritenuto responsabile della malattia della donna. Con la pazienza di un ragno che tesse la sua tela, Montalbano svela una tragica storia di amori non corrisposti e vendette familiari, dove le vittime e i carnefici si confondono.
14. Il gioco delle tre carte
- Anno di messa in onda: 2006
- Fonte letteraria: L’episodio è un mosaico narrativo costruito a partire da ben quattro racconti tratti dalla raccolta Gli arancini di Montalbano: “Il gioco delle tre carte”, “Sostiene Pessoa”, “Come fece Alice” e “Una mosca acchiappata al volo”.
- Trama: Girolamo Cascio, un costruttore edile legato alla famiglia mafiosa dei Riolo, viene trovato morto sul ciglio di una strada, apparentemente investito da un’auto pirata. Montalbano, però, scarta subito l’ipotesi dell’incidente e inizia a indagare sull’omicidio, sospettando che la morte sia legata a un delitto avvenuto vent’anni prima. All’epoca, un giovane imprenditore era stato condannato per l’omicidio del suo socio, marito della sua amante, ed era stato scarcerato da poche settimane. Mentre il commissario cerca di districare questa complessa rete di vecchi rancori e interessi mafiosi, un altro cadavere viene scoperto: uno straniero misterioso, ucciso con un colpo di pistola alla nuca vicino a un casolare isolato. Le due indagini si intrecciano, rivelando un abile gioco di depistaggi e false piste, un “gioco delle tre carte” in cui nulla è come sembra. La soluzione del caso arriverà grazie a una rivelazione sconvolgente: l’assassino del killer è suo padre, un vecchio pastore poeta che, scoperto il vero volto del figlio, ha deciso di punirlo per il male commesso, prima di togliersi la vita.
15. La vampa d’agosto
- Anno di messa in onda: 2008
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: È un agosto torrido e afoso. Montalbano, su richiesta di Livia, presta la sua casa al mare a Mimì Augello, sua moglie Beba e il loro bambino. Durante un gioco, il piccolo Salvo si infila in un cunicolo nel giardino della villetta accanto e scompare. Per salvarlo, Montalbano e Augello aprono un baule in un locale sotterraneo e fanno una scoperta agghiacciante: il cadavere di Rina, una ragazza scomparsa sei anni prima. L’indagine, condotta nella canicola estiva, porta il commissario a conoscere Adriana, la bellissima sorella gemella della vittima. Tra i due nasce un’attrazione fatale e travolgente, che fa perdere la testa a Montalbano e lo porta a tradire Livia. Il commissario si lascia sedurre da Adriana, collaborando con lei per trovare l’assassino della sorella. Tuttavia, si rende conto troppo tardi di essere diventato uno strumento inconsapevole nelle mani della donna, che non cerca solo giustizia, ma una spietata vendetta. Montalbano risolverà il caso, ma a un prezzo altissimo, consumato da una sofferenza che lo porterà a piangere lacrime amare nel suo mare purificatore.
16. Le ali della sfinge
- Anno di messa in onda: 2008
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Il commissario Montalbano sta attraversando un periodo difficile: la sua relazione con Livia è segnata da continui litigi e incomprensioni, e un senso di malinconia pervade i suoi pensieri. In questo clima di tensione, viene chiamato in una vecchia discarica dove è stato rinvenuto il cadavere di una giovane donna. Il corpo è nudo, il volto sfigurato da un proiettile, e l’unico segno di riconoscimento è un tatuaggio a forma di farfalla su una spalla. Le indagini portano Montalbano a scoprire che la vittima, come altre ragazze provenienti dall’Est Europa, era ospite di un’associazione benefica cattolica chiamata “La buona volontà”, che si occupa del loro reinserimento sociale. Il commissario si trova a dover navigare in un ambiente ambiguo, subendo pressioni dal vescovo e dal procuratore, entrambi desiderosi di evitare scandali che possano coinvolgere l’istituzione. L’indagine rivela che dietro la facciata caritatevole si nascondono abusi e sfruttamento. Montalbano riuscirà a risolvere il caso, smascherando i “mostri che si fingono mulini a vento”, ma il successo professionale coinciderà con una profonda crisi personale: Livia, stanca e delusa, sembra decisa a lasciarlo per sempre.
17. La pista di sabbia
- Anno di messa in onda: 2008
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Una mattina, Montalbano si sveglia e trova sulla spiaggia, proprio davanti a casa sua, la carcassa di un cavallo da corsa brutalmente ucciso. Prima che possa avviare le indagini, il corpo dell’animale scompare misteriosamente. Questo evento bizzarro è solo l’inizio di un’indagine che proietta il commissario nel mondo elitario e corrotto dell’ippica, tra corse clandestine controllate dalla mafia e gare di beneficenza organizzate dall’aristocrazia locale. Le indagini lo portano a conoscere Rachele, un’affascinante e ricca amazzone che lo coinvolge in un gioco di seduzione tanto attraente quanto pericoloso. Mentre cerca di far luce sull’omicidio del cavallo e su un cadavere umano che viene ritrovato poco dopo, la casa di Montalbano a Marinella subisce ripetute e strane intrusioni: nulla viene rubato, ma tutto è messo a soqquadro, come se qualcuno stesse cercando qualcosa di specifico. Il commissario si trova a seguire una “pista di sabbia”, effimera e difficile da decifrare, dove nobiltà e malavita si mescolano in un torbido intreccio di interessi. Alla fine, Montalbano riuscirà a risolvere il caso e a recuperare un altro cavallo di Rachele, ma non senza complicare ulteriormente la sua già precaria situazione sentimentale con Livia.
18. La luna di carta
- Anno di messa in onda: 2008
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Angelo Pardo, un informatore medico-scientifico, viene trovato assassinato con un colpo di pistola a bruciapelo nel soggiorno della sua casa. L’indagine sembra inizialmente orientarsi sulla pista passionale, ma si rivela presto un complesso rompicapo psicologico per Montalbano. Il commissario si trova infatti stretto tra due figure femminili potenti e manipolatrici, entrambe potenziali assassine: Michela, la sorella della vittima, una donna fredda e inquietante, e Elena, l’amante di Pardo, una donna affascinante e ambigua. Entrambe mentono, lo depistano e cercano di sedurlo, raccontandogli una verità parziale, fragile come una “luna di carta”. Montalbano, sentendo il peso dell’età e della stanchezza, fatica a districarsi in questo gioco di specchi e menzogne, arrivando quasi a tradire Livia. Parallelamente, deve indagare su una serie di morti sospette causate da una partita di droga tagliata male. Alla fine, il commissario riuscirà a collegare i casi e a scoprire la dolorosa verità, ma non senza aver compreso, a sue spese, quanto possa essere arduo decifrare la psicologia femminile e quanto sia facile credere a verità di comodo.
19. Il campo del vasaio
- Anno di messa in onda: 2011
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: In una giornata di pioggia torrenziale, in un’impervia area argillosa conosciuta come il critaru, viene ritrovato un sacco contenente un cadavere fatto a pezzi. L’omicidio, per la sua brutalità, richiama antichi rituali mafiosi. Mentre Montalbano avvia l’indagine, una donna denuncia la scomparsa del marito, Giovanni Alfano, un uomo con legami di parentela con il vecchio boss Balduccio Sinagra. A complicare la situazione c’è lo strano comportamento del vicecommissario Mimì Augello, che appare insolitamente scontroso, irascibile e distaccato, al punto da mettere a dura prova la sua amicizia con Salvo. Montalbano si trova a dover gestire non solo un caso complesso, ma anche una profonda crisi nel suo rapporto con il più fidato dei suoi collaboratori. L’indagine lo porta a riflettere sul tradimento, evocando la figura biblica di Giuda e il “campo del vasaio”, acquistato con i trenta denari del tradimento per dare sepoltura agli stranieri. Tra tradimenti coniugali, vendette mafiose e segreti familiari, il commissario riuscirà a montare una trappola per costringere il colpevole a confessare, risolvendo sia il caso criminale sia la crisi con l’amico Mimì.
20. La danza del gabbiano
- Anno di messa in onda: 2011
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Montalbano sta per partire per una meritata vacanza con Livia, ma un’improvvisa preoccupazione lo assale: il suo fedele ispettore, Giuseppe Fazio, è scomparso. Non è tornato a casa, il suo cellulare è irraggiungibile e nessuno sa dove sia. Per il commissario inizia una ricerca angosciante, consapevole che ogni ora che passa riduce le speranze di ritrovare vivo il suo uomo. L’indagine sulla scomparsa di Fazio si intreccia con un caso a cui lo stesso ispettore stava lavorando segretamente: un sospetto traffico di droga e armi nel porto di Vigàta. Montalbano, in preda all’angoscia, teme il peggio e fa ispezionare pozzi e fondali marini, vivendo momenti di profonda disperazione che rivelano il forte legame di amicizia che lo lega a Fazio. La sua determinazione lo porterà a scoprire che Fazio è stato rapito e ferito gravemente dopo aver scoperto i loschi traffici di una banda criminale. La “danza del gabbiano”, un’immagine di un uccello in agonia che Montalbano osserva sulla spiaggia, diventa la metafora di un mondo naturale e umano ferito a morte. Alla fine, il commissario riuscirà a salvare l’amico e a sgominare la banda, in una delle sue indagini più personali e sofferte.
21. La caccia al tesoro
- Anno di messa in onda: 2011
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri e dal racconto “La sigla” contenuto in Un mese con Montalbano.
- Trama: La tranquillità di Vigàta è scossa da un evento bizzarro: due anziani e devoti fratelli, Gregorio e Caterina Palmisano, si barricano in casa e iniziano a sparare all’impazzata dai balconi. Dopo un’operazione ad alta tensione, Montalbano e i suoi uomini riescono a disarmarli. All’interno dell’appartamento, oltre a segni di follia religiosa, il commissario trova una bambola gonfiabile, stranamente deturpata. Il giorno seguente, un’altra bambola identica, con le stesse mutilazioni, viene ritrovata in un cassonetto. Montalbano capisce di trovarsi di fronte a un enigma. Poco dopo, inizia a ricevere una serie di lettere anonime contenenti indovinelli e sciarade, che lo invitano a partecipare a una macabra “caccia al tesoro”. Inizialmente divertito, il commissario si rende presto conto che il gioco nasconde qualcosa di folle e pericoloso. La caccia al tesoro prende una piega inquietante e tragica con la scomparsa di una giovane ragazza, portando Montalbano sulle tracce di uno psicopatico, in un’indagine che sprofonda negli abissi della demenza erotomane e del terrore.
22. L’età del dubbio
- Anno di messa in onda: 2011
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Montalbano è tormentato da un incubo: ha sognato il proprio funerale, al quale Livia, la sua eterna fidanzata, ha scelto di non partecipare. Questo sogno angosciante lo lascia scosso e vulnerabile, in un momento in cui sente il peso dell’età che avanza. La sua giornata inizia con il ritrovamento, nel porto di Vigàta, di un canotto con a bordo il cadavere di un uomo dal volto sfigurato. Le indagini lo portano a collaborare con il tenente della Capitaneria di Porto, Laura Belladonna, una donna trentenne, bella, intelligente e affascinante, che fa perdere la testa al commissario. Tra i due nasce un’attrazione improvvisa e potente, un colpo di fulmine che mette in crisi le certezze di Montalbano e il suo rapporto con Livia. L’indagine sull’omicidio si rivela un caso complesso di traffici internazionali e identità nascoste, che coinvolge uno yacht di lusso e un secondo delitto. Ma il vero fulcro dell’episodio è la crisi interiore del commissario, che si trova a confrontarsi con “l’età del dubbio”: il dubbio sui propri sentimenti, sulle scelte di una vita e sulla possibilità di un amore tardivo, destinato a portare con sé solo sofferenza.
23. Il sorriso di Angelica
- Anno di messa in onda: 2013
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Una serie di furti anomali scuote la Vigàta bene: una misteriosa banda, soprannominata “la banda di Zeta”, svaligia con impressionante abilità le ville di alcuni ricchi professionisti locali, tutti amici tra loro. I furti sono eseguiti con una precisione quasi militare e sembrano nascondere un obiettivo più complesso del semplice bottino. Tra le vittime c’è anche Angelica Cosulich, un’affascinante direttrice di banca il cui sorriso e la cui bellezza ricordano a Montalbano l’Angelica dell’
- Orlando Furioso. Il commissario rimane folgorato dalla donna e se ne innamora perdutamente, vivendo una passione travolgente che lo distrae e lo tormenta. L’indagine si complica quando uno dei membri della banda viene trovato morto. Montalbano capisce che i furti non sono ciò che sembrano, ma una copertura per un piano più grande e tragico. Scoprirà che dietro le rapine si cela una vendetta legata a un evento del passato, in cui i genitori di Angelica erano stati rovinati da un ricatto ordito proprio dagli amici che ora vengono derubati. L’indagine si trasforma in una “gara” cavalleresca, dove amore, tradimento e vendetta si intrecciano, costringendo Montalbano a confrontarsi con la propria vulnerabilità sentimentale.
24. Il gioco degli specchi
- Anno di messa in onda: 2013
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: La quiete di Vigàta è turbata da una serie di eventi apparentemente inspiegabili. Una bomba di basso potenziale esplode davanti a un magazzino vuoto, causando un danno minimo. Poco dopo, qualcuno spara contro l’auto di Montalbano, senza colpirlo. Il commissario si trova al centro di un pericoloso “gioco degli specchi”, in cui qualcuno sembra volerlo depistare e confondere con falsi indizi e minacce ambigue. In questo clima di tensione, fa la sua comparsa la sua nuova vicina di casa, Liliana Lombardo, una donna bellissima e seducente che cerca la sua protezione. Montalbano è attratto da lei, ma intuisce che la donna gli sta nascondendo qualcosa. Le sue indagini, che sembrano non portare da nessuna parte, subiscono una svolta drammatica con due efferati omicidi che coinvolgono proprio i coniugi Lombardo. Il commissario capisce che gli attentati e le minacce erano solo una messa in scena per distogliere l’attenzione da un crimine ben più grave, legato al traffico di droga e a una spietata resa dei conti. Alla fine, Montalbano riuscirà a risolvere il complesso enigma, ma non a salvare Liliana e suo marito da un tragico destino, vittime di un gioco più grande e crudele di loro.
25. Una voce di notte
- Anno di messa in onda: 2013
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Gli anni passano anche per il commissario Montalbano, che festeggia il suo compleanno sentendo il peso dell’età. La giornata inizia con l’arresto di Giovanni Strangio, un pirata della strada che si rivela essere il figlio del presidente della Provincia di Montelusa. Questo arresto scomodo attira su Montalbano le ire dei potenti, che cercano in ogni modo di ostacolarlo. Parallelamente, il commissario indaga su un furto anomalo in un supermercato controllato dalla famiglia mafiosa dei Cuffaro: l’incasso è stato rubato, ma non ci sono segni di effrazione, e il direttore appare terrorizzato. L’indagine sul furto si trasforma presto in un’indagine per omicidio quando viene trovata uccisa la giovane fidanzata del direttore. Montalbano si trova a combattere su due fronti: da un lato, un caso di omicidio che svela una torbida rete di connivenze tra politica e mafia; dall’altro, la pressione dei suoi superiori che vorrebbero insabbiare tutto. Per risolvere i due casi e assicurare i colpevoli alla giustizia, Montalbano dovrà ricorrere a metodi non ortodossi, spingendosi oltre i limiti della legalità e dimostrando che, per lui, l’unica cosa che conta è rimettere ordine nel mondo, anche a costo di inimicarsi i potenti.
26. Una lama di luce
- Anno di messa in onda: 2013
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Montalbano è tormentato da un sogno inquietante che preannuncia una tragedia. La sua giornata è segnata da due casi apparentemente distinti. Da un lato, Salvatore Di Marta, ricco proprietario di un supermercato, denuncia una rapina subita dalla moglie Loredana, ma la versione dei fatti non convince il commissario. Dall’altro, un anziano contadino, Gaspare Intelisano, denuncia un evento surreale: qualcuno ha murato porte e finestre del suo casolare diroccato in campagna. Mentre indaga, la vita privata di Montalbano è scossa dall’arrivo di Marian, una bellissima gallerista d’arte che lo seduce con la sua determinazione e la sua passionalità, portandolo a un passo dal tradire Livia. L’indagine sul casolare rivela che la struttura è usata come base da una banda di trafficanti d’armi tunisini. Le forze dell’ordine stringono il cerchio attorno ai criminali, ma la conclusione del caso si trasforma in una tragedia personale per Montalbano e Livia. Il terzo uomo della banda, trovato morto, si rivela essere François, il bambino tunisino che il commissario aveva salvato anni prima ne
- Il ladro di merendine e che era diventato per loro come un figlio. La dolorosa scoperta getta un’ombra cupa sulla vita della coppia, una “lama di luce” che taglia e trafigge come un addio.
27. Una faccenda delicata
- Anno di messa in onda: 2016
- Fonte letteraria: L’episodio è basato principalmente sul racconto “Una faccenda delicata” da Un mese con Montalbano e integra elementi da “La povira Maria Castellino” dalla raccolta Gli arancini di Montalbano.
- Trama: Mesi dopo la tragica morte di François, Montalbano si trova in Liguria con Livia, che sembra aver superato il lutto. La sua vacanza viene però interrotta da una chiamata da Vigàta: deve tornare per indagare sull’omicidio di Maria Castellino, una prostituta di quasi settant’anni, strangolata nel suo appartamento. Mimì Augello, convinto di trovarsi di fronte a un serial killer di prostitute, sviluppa una teoria bizzarra che Montalbano, pur non condividendola, gli permette di seguire per non mortificarlo. Mentre il commissario cerca di risolvere il caso, viene coinvolto in un’altra “faccenda delicata”: il preside di una scuola gli chiede aiuto per far luce sulle accuse di una madre, convinta che suo figlio abbia subito abusi da parte di un insegnante. Montalbano si trova a dover agire con estrema cautela per scoprire la verità senza rovinare la vita di un innocente. Un secondo, brutale delitto sembra dare ragione alle strampalate teorie di Augello, ma Montalbano riuscirà a ricondurre l’amico alla ragione, a risolvere entrambi i casi e a dare finalmente giustizia alla povera Maria Castellino.
28. La piramide di fango
- Anno di messa in onda: 2016
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: In una notte di pioggia torrenziale, un uomo in fin di vita, Gerlando Nicotra, corre disperatamente in bicicletta fino a un cantiere edile, dove si nasconde in un tubo della condotta idrica prima di morire. Il giorno dopo, il suo cadavere viene ritrovato. L’indagine porta subito Montalbano nel torbido mondo degli appalti pubblici e delle infiltrazioni mafiose. La moglie della vittima, una bellissima donna tedesca, è scomparsa, e ogni indizio sembra condurre a una complessa rete di corruzione, intimidazioni e false testimonianze. Il caso si intreccia con il tentato omicidio di un muratore che aveva iniziato a parlare con la coraggiosa giornalista Lucia Gambardella delle irregolarità nel cantiere. Montalbano si trova a dover scalare una “piramide di fango”, un sistema di potere impenetrabile fatto di sangue, omertà e malaffare. Nonostante i depistaggi e le false confessioni orchestrate per proteggere i vertici dell’organizzazione, il commissario, con acume e coraggio, riuscirà a trovare un punto debole nella struttura e a farla crollare, portando alla luce la verità e assicurando i colpevoli alla giustizia, prima di correre a Boccadasse per riabbracciare Livia.
29. Un covo di vipere
- Anno di messa in onda: 2017
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: L’imprenditore sessantenne Cosimo Barletta viene trovato morto nella sua casa al mare, ucciso con un colpo di pistola alla nuca mentre beveva un caffè. Non ci sono segni di effrazione, il che suggerisce che l’assassino fosse una persona conosciuta dalla vittima. L’indagine si complica enormemente con l’esito dell’autopsia: Barletta, poco prima di essere ucciso, era stato anche avvelenato. Sembra che due assassini, agendo indipendentemente l’uno dall’altro, abbiano deciso di ucciderlo nella stessa notte. Montalbano si addentra nella vita della vittima, scoprendo un uomo crudele e perverso, uno strozzino che godeva nel rovinare la vita altrui e che nascondeva torbidi segreti familiari, tra cui una relazione incestuosa con i propri figli. Il commissario si trova a indagare in un vero e proprio “covo di vipere”, una famiglia distrutta dall’odio e da colpe inconfessabili. La soluzione del caso si rivelerà tragica e sconvolgente, costringendo Montalbano a confrontarsi con abissi di perversione umana e a chiudere l’indagine con un atto di pietà e dolorosa malinconia, consapevole che non tutti i colpevoli sono privi di innocenza.
30. Come voleva la prassi
- Anno di messa in onda: 2017
- Fonte letteraria: L’episodio è un complesso adattamento che attinge a diversi racconti di Camilleri, principalmente dalle raccolte Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano, Gli arancini di Montalbano e Un mese con Montalbano.
- Trama: Il cadavere di una giovane e bellissima donna viene ritrovato nell’androne di un palazzo, avvolto solo in un accappatoio intriso di sangue. La brutalità del delitto è sconcertante: la vittima è stata torturata e seviziata prima di essere uccisa, secondo un macabro rituale. Montalbano sospetta che si tratti di una prostituta dell’Est Europa, coinvolta in un giro losco e spietato. L’indagine lo porta a scoprire che la ragazza era una escort di alto bordo, contesa tra potenti uomini d’affari e politici locali, e che la sua morte è legata a una festa a base di sesso e droga finita in tragedia. Durante l’inchiesta, Montalbano incontra Leonardo Attard, un giudice in pensione ossessionato dalla revisione di tutti i processi che ha celebrato, per assicurarsi di non essere mai stato influenzato dai suoi problemi personali. Questo incontro inquietante lascia il commissario con profondi interrogativi sulla natura della giustizia e della colpa. Pur intuendo il tragico epilogo a cui porterà la revisione del giudice, Montalbano non riuscirà a evitarlo, chiudendo un caso che lo lascia con un amaro senso di impotenza.
31. La giostra degli scambi
- Anno di messa in onda: 2018
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Un negozio di antiquariato viene distrutto da un incendio di natura dolosa, e il proprietario, l’affascinante playboy Marcello Di Carlo, scompare nel nulla. Contemporaneamente, a Vigàta si verificano una serie di sequestri lampo ai danni di giovani donne: vengono aggredite, narcotizzate e poi rilasciate illese. I due casi sembrano non avere alcun collegamento, ma Montalbano intuisce che dietro questa “giostra degli scambi” si nasconde un piano criminale ben preciso. Le indagini sono complicate da una serie di equivoci e false piste, preparate con cura dall’assassino per incastrare un innocente. Montalbano rischia più volte di cadere in errore, ingannato dalle apparenze. Alla fine, scoprirà che l’incendio, la scomparsa e i finti rapimenti sono tutti collegati a una vendetta personale e a un tentativo di estorsione. L’assassino ha orchestrato una complessa messa in scena per far ricadere la colpa dei suoi crimini su un rivale, in un gioco perverso di scambi di identità e responsabilità.
32. Amore
- Anno di messa in onda: 2018
- Fonte letteraria: L’episodio è tratto da due racconti: “Amore” da Un mese con Montalbano e “La prova generale” da Gli arancini di Montalbano.
- Trama: La bellissima Michela Prestia scompare misteriosamente. La ragazza ha un passato difficile, segnato dalla prostituzione, ma da tempo si è rifatta una vita e ha trovato la felicità accanto al suo compagno Saverio. La maggior parte delle persone, inclusi i carabinieri, crede che sia semplicemente fuggita con un altro uomo, data la sua storia passata. Montalbano, però, non è convinto e intuisce che a Michela sia successo qualcosa di molto grave, forse è stata uccisa. L’indagine sulla sua scomparsa porta il commissario a esplorare le diverse sfaccettature dell’amore, da quello passionale a quello platonico, da quello tradito a quello folle. A risolvere il mistero lo aiuta l’incontro con due anziani attori di teatro, i coniugi Di Giovanni, che ogni notte mettono in scena la “prova generale” del loro suicidio, per non sopravvivere l’uno all’altro. Attraverso la loro tenera e bizzarra storia, e spinto anche da un rinnovato sentimento di gelosia nei confronti di Livia, Montalbano capisce che la scomparsa di Michela è il frutto di un amore impossibile e tragico, un sentimento così totalizzante da portare alla follia e alla morte.
33. L’altro capo del filo
- Anno di messa in onda: 2019
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Il commissariato di Vigàta è allo stremo delle forze, impegnato a gestire la continua emergenza degli sbarchi di migranti. Montalbano e i suoi uomini lavorano senza sosta, affrontando la tragedia umana con la consueta dedizione e umanità. In questo clima di tensione, un terribile delitto sconvolge la città: la sarta Elena Biasini, un’amica di Livia, viene trovata barbaramente massacrata nel suo laboratorio, uccisa con decine di colpi di forbici. L’omicidio sembra inspiegabile: Elena era una donna benvoluta da tutti, riservata e senza nemici apparenti. Montalbano si trova a dover districare una matassa complessa, cercando di capire chi fosse veramente la vittima. L’indagine lo porta a scoprire che la chiave del delitto si nasconde nel passato misterioso e doloroso di Elena, in un piccolo paese del Nord Italia. Con l’aiuto di una giovane mediatrice culturale, Meriam, il commissario riuscirà a trovare “l’altro capo del filo”, svelando una verità lacerante che affonda le sue radici in una vecchia storia di violenza e vendetta.
34. Un diario del ’43
- Anno di messa in onda: 2019
- Fonte letteraria: L’episodio fonde abilmente due racconti tratti dalla raccolta Un mese con Montalbano: “Un diario del ’43” e “L’uomo che andava appresso ai funerali”.
- Trama: Tre storie provenienti dal passato si intrecciano sul tavolo del commissario Montalbano. Durante la demolizione di un vecchio silo, viene ritrovato un diario scritto nell’estate del 1943 da un giovane fascista di quindici anni, Carlo Colussi. Il ragazzo racconta di aver pianificato un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia e l’ultima pagina si chiude con una frase inquietante: “L’ho fatto. È stato terribile”. Contemporaneamente, un novantenne vigatese, John Zuck, tornato in Sicilia dopo una vita passata in America, scopre con orrore che il suo nome è stato inserito per errore sulla lapide dei caduti in guerra e chiede a Montalbano di aiutarlo a cancellarlo. Il giorno seguente, un altro novantenne, Angelino Todaro, uno degli uomini più ricchi di Vigàta, viene trovato assassinato. Montalbano, con il suo acume, capisce che le tre vicende, apparentemente slegate, sono collegate da un filo invisibile che affonda le radici negli eventi turbolenti di settant’anni prima. L’indagine si trasforma in un viaggio nella memoria storica della città, svelando un segreto sorprendente e tragico.
35. Salvo amato, Livia mia
- Anno di messa in onda: 2020
- Fonte letteraria: Basato su due racconti di Camilleri: “Salvo amato… Livia mia” da Un mese con Montalbano e “Il vecchio ladro” da Gli arancini di Montalbano.
- Trama: Il cadavere di Agata Cosentino, una giovane archivista, viene ritrovato nell’archivio comunale di Vigàta, uccisa con estrema violenza. Il caso tocca Montalbano molto da vicino: Agata era un’amica di Livia, conosciuta quando la ragazza si era trasferita a Genova per lavoro. La prima ipotesi è quella di una violenza sessuale degenerata in omicidio, ma il commissario non ne è convinto. Inizia così un’indagine delicata, concentrandosi sulla cerchia ristretta di amicizie e amori della vittima, una ragazza timida e riservata. Montalbano capisce presto che l’assassino è qualcuno di molto vicino ad Agata. Leggendo le lettere e i diari della ragazza, il commissario ricostruisce i pezzi di una vita segreta e tormentata, svelando una verità squallida e dolorosa. L’indagine sulla passione omicida si intreccia con il caso di un anziano ladro gentiluomo, in un episodio che esplora le diverse forme dell’amore e della violenza che da esso può scaturire, confermando come la passione sia spesso il movente centrale delle vicende umane.
36. La rete di protezione
- Anno di messa in onda: 2020
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: Montalbano si trova a gestire due casi molto diversi tra loro, che lo costringono a confrontarsi con il passato e con le insidie del mondo moderno. Da un lato, l’ingegner Sabatello gli porta una serie di filmini in super 8, girati da suo padre per decenni, che mostrano sempre e solo l’inquadratura di un muro. L’ingegnere chiede a Montalbano di scoprire il perché di questa ossessione. L’indagine si trasforma in un viaggio nel tempo, che porterà alla luce una tragica storia familiare sepolta da oltre cinquant’anni. Dall’altro lato, il commissariato è alle prese con un’emergenza contemporanea: due individui a volto coperto fanno irruzione in una scuola, sparando e seminando il panico tra studenti e insegnanti. L’evento, che inizialmente fa pensare a un atto terroristico, si rivelerà essere un crudele episodio di cyberbullismo ai danni di un professore. Infastidito dal caos mediatico generato a Vigàta dalle riprese di una fiction svedese, Montalbano si sente sempre più estraneo a un mondo tecnologico che non comprende, e si rende conto che a volte la verità è meglio lasciarla nascosta, protetta da una “rete” che preservi dal dolore.
37. Il metodo Catalanotti
- Anno di messa in onda: 2021
- Fonte letteraria: Tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri.
- Trama: L’episodio finale della serie vede Montalbano indagare sull’omicidio di Carmelo Catalanotti, un usuraio ma anche un geniale e tormentato artista di teatro, fondatore della compagnia amatoriale Trinacriarte. L’uomo viene trovato morto, ucciso con una pugnalata al petto. L’indagine svela presto la doppia natura della vittima: un guru carismatico per i suoi attori, ma anche un uomo sadico e spietato che, attraverso il suo “metodo”, costringeva gli attori a confrontarsi con i propri demoni interiori, manipolandoli psicologicamente fino a confondere la realtà con la finzione teatrale. Mentre Mimì Augello è distratto da un altro caso, il ritrovamento di un cadavere che poi scompare misteriosamente , Montalbano si addentra nel mondo ossessivo e passionale della compagnia teatrale. La sua indagine e la sua stessa vita vengono sconvolte dall’arrivo di Antonia, la nuova responsabile della scientifica, una donna affascinante e risolta per cui il commissario prova un’attrazione irresistibile, al punto da innamorarsene e mettere in discussione la sua intera esistenza e il suo rapporto ventennale con Livia. Il caso si risolve in un intreccio di drammaturgia e realtà, ma lascia Montalbano di fronte a una scelta di vita cruciale, in un finale aperto e malinconico.
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